Sabato al Metropolitan di Catania il Ballet of Moscow con “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Sabato al Metropolitan di Catania il Ballet of Moscow con “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Carlo Majorana Gravina
Saranno Natalia Lazebnikova e Sergii Volodymyrovych Kliachin, nei rispettivi ruoli di Odile/Odette e principe Siegfried, a far rivivere le straordinarie invenzioni coreografiche di Marius Petipa, rivisitate da Yuri Shaprunov con la sapiente direzione artistica di Timur Gareev, dell’antica fiaba tedesca Il velo rubato nel racconto di Jophann Karl August Musäus, ovvero Il lago dei cigni, forse il balletto più famoso del mondo. Dall’atmosfera lunare in cui appare Odette/Odile, cigno bianco/nero, espressione duale di Bene e Male, al sopraggiungere del principe Siegfried per sconfiggere il maleficio del perfido Rothbart (Maksim Tckachenko) con la forza dell’amore.
La storia. Al termine di una festa bucolica, Siegfried e suoi amici vedono uno stormo di cigni e decidono di seguirli; i volatili si posano su un lago e i cacciatori stanno per colpirli quando li vedono trasformarsi in bellissime fanciulle stregate dal malvagio Rothbart, che possono tornare alla forma umana solo la notte. Siegfried e i suoi amici le contemplano al chiaro di luna e Odette spiega che solo una promessa di matrimonio fatta in punto di morte potrà sciogliere l’incantesimo che le tiene prigioniere. Siegfried, incantato dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte al ballo del giorno dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. Al ballo arriva Rothbart con la figlia Odile, sosia di Odette, con l’intento di legare i principe a Odile e mantenere per sempre Odette in suo potere. Odette, morente, piange il destino crudele che la attende. Siegfried arriva da lei tentando di salvarla, ma una tempesta si abbatte sul lago e le sue acque inghiottono i due amanti. Finita la bufera, le anime dei due si riuniscono in un’apoteosi celeste. Attorno ai due straordinari solisti principali, Lazebnikova e Kliachin, un corpo di ballo di quasi 60 elementi con sfarzosi costumi ideati da Zakia Bashaeva, fantasmagoriche scene luci ed effetti spettacolari che appagheranno le aspettative e il gusto del pubblico catanese.
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