Castello Ursino la giornata della foia

Alla corte catanese di Federico II febbre alta e successo per la ‘Notte della Follia’: no stop di cultura, musica e teatro con Vittorio Sgarbi, Flavio Bucci, Federico Moccia, Tiziana Foschi e la compagnia Kalòs Archeoclub “Aidone-Morgantina”

Lella Battiato

 

Il Castello Ursino di Catania si è trasformato per la prima volta in un immenso palcoscenico accogliendo per ‘La Notte della Follia’: 44 eventi in 24 ore no stop di cultura, danza, musica e teatro, stage e laboratori culturali, coinvolgendo le sale interne dell’antico maniero federiciano e la piazza. Il progetto nasce da un’idea di Gianni Filippini, art promoter delle grandi mostre nell’area del Mediterraneo attualmente produttore della mostra “Museo della Follia” curata da Vittorio Sgarbi. Grande successo e impazzimento generale con lunghe code per partecipare, un evento nell’evento che ha sfiorato la follia tra gente in mascherina che simulava Sgarbi, qualcuno in smoking, con un mix di atmosfere e ritmi che hanno coinvolto tutti vivacemente.

Tra gli spettacoli: la follia talvolta ti parla in faccia, succede producendo momento di grande emozione che ha affascinato e appassionato il pubblico, con applausi a scena aperta per la compagnia Kalòs  di Morgantina Aidone Enna, a cura dell’Archeoclub di Aidone, regia Calogero Matina, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania Dirigente Scolastico Dott. Daniela Di Piazza, presentando la performance “Elogio della Follia”, un lavoro molto raffinato. Una pièce ispirata al celeberrimo testo del filosofo olandese Erasmo da Rotterdam.   La pazzia va in scena, essa si dimena sul palco attraente e malridotta, irrispettosa degli altri e di sé stessa,  capace di ogni azione. Evoluzioni creative e artistiche hanno prodotto un messaggio legato al tema del genio e della follia, elencando quanti vantaggi arreca a tutti gli uomini rendendo la loro vita più piacevole. Attraverso la brillantezza e l’allegria, giocando con i difetti e le abitudini di tutti gli uomini, Essa colpisce al centro i mali del suo tempo. Lo spettacolo ha due chiavi di lettura: intima che ti lega all’alternanza della razionalità e irrazionalità che caratterizza la vita di ognuno di noi, e quella pubblica costituisce il bersaglio rinascimentale della Follia adattandola ai nostri tempi. L’elogio della follia da Erasmo da Rotterdam, Shakespeare, Pirandello e altri autori, ben costruito dal regista Matina, diventa una parodia del mondo contemporaneo mostrando le sfaccettature dei comportamenti umani e mutamenti portando a riflettere sulla propria esistenza e a prendere coscienza di ciò che siamo:pazzi in un mondo di pazzi.

Gli attori, riescono a portare in scena l’ancenstralità dell’anima con sensibilità e sono dei magnifici folli con i loro vari volti, un cast affiatato e brillante: Sara Minincleri aiuto-regia, Vincenzo Camiolo scenografia, Erminio Gattuso fotografia di scena, Marianna Guastella costumista, Filippo Silvestre trucco e parrucco. Attori: Domenico Oieni, Gaetano Calcagno, Rasheed Bello, Cristina Paternicola, Melania Calcagno, Melissa Calì, Angela Randazzo, Fernanda Rinaldo, Giusy Di Prima, Patrizia Calcagno, Filippa D’Itria, Giusy Chiaramonte, Eleonora Chiaramonte; e inoltre i  giovani mistici ed eterei Gaia Di Martino, Ludovica Dinamo, allievi del Liceo Classico “Antonino Caslino” di Piazza Armerina, ed i new talent dell’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania: Iolanda Giuffrida, Martina Rapisarda, Antonino Caltabiano, che sono riusciti a comunicare con la gente sensazioni e passionalità, con agilità. Uno spettacolo che entra dentro, una tragicomica rappresentazione dell’umanità che non smette di onorare la sua dea, ossia la Follia, cieca. regalando una mattinata magica che ha giocato una pagina di teatro bizzarra e accattivante, frutto di un’elaborazione accurata firmata dalla brillante regia di Matina, che nutre una antropologica passione per il teatro che non si spegne mai. “La follia della donna addolcisce il melanconico temperamento dell’uomo”. Presente Alessandra Mirabella Presidente Archeoclub “Aidone-Morgantina”, che evidenzia l’importanza di questo percorso teatrale in sinergia con il patrimonio culturale e il territorio. Molta suspense per l’esperienza sensoriale di gusto curata dal ristorante “Km0” raccontando con fantasia il “menu della follia” curato dallo chef di grande prestigio Marco Cannizzaro, accompagnato dai ragazzi dell’Istituto  Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, indirizzo enogastronomico. Una notte con un tema particolare, quello della follia. Oltre alla mostra “Museo della follia” visitabile al Castello Ursino che da mesi permette a cittadini e turisti di osservare da vicino le opere di Ligabue e non solo, tanti appuntamenti e graditi ospiti attori, registi e critici d’arte, tra cui Flavio Bucci ha tenuto una performance sul pittore Ligabue, da lui magistralmente interpretato in una produzione RAI del 1977 e Federico Moccia oltre a fornire alcune basi e suggerimenti per sviluppare soggetti attinenti al cinema ed alla tv, ha portato le sue esperienze nei relativi settori.

Tiziana Foschi, attrice nota per la sua appartenenza alla “Premiata Ditta”, ha tenuto una performance dal titolo “La cuoca” di Cinzia Villari e Stefano Benni, tratto dallo spettacolo “Cibami” regia di Antonio Pisu, tra seduzione e paura identitaria e fa notare “l’ho scelto perché la follia è presente in ognuno di noi, basta una scintilla qualunque per attivarla. Ed ecco lo sguardo che si rispecchia e ci si perde nella solitudine”. Un’attrice sorprendente e versatile tenuta assieme dalla linea registica compatta e giocosa di Pisu, ha appassionato e trascinato il pubblico in questo gioco del cibo metaforico che racchiude una lunga storia d’amore. Il regista racconta “fin da bambino ho respirati teatro e tv” figlio del noto Raffaele Pisu, con esperienza di teatro cinema e tv. Infine, un approfondimento tematico di Vittorio Sgarbi sul genio e la follia.

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