Agata Crieleison, teatro L’Istrione

Gran successo per la prima assoluta al Teatro L’Istrione di Catania di Agata Crielesion scritto e diretto da Valerio Santi

Una storia vera con una regia attenta e recitazione ben misurata

Lella Battiato

Per la prima volta, va in scena al Teatro L’Istrione di Catania Agata Crieleison scritto e diretto da Valerio Santi, una lontana parente dei familiari dell’autore vissuta a Catania intorno al 1500, che ne ha acceso l’emotività e la sensibilità, spingendolo la sua scrittura creativa, a raccontare una storia vera. L’opera riambientata nel 1935 e contiene una sequenza narrativa con una regia minuziosa e curata che tiene lo spettatore incollato alla poltrona. Una pi ce energica con ritmi incalzanti, momenti di drammaticità con situazioni in continuo mutamento che creano tensione e suspense. Aleggia il mito di questa donna avvolta da un velo mistico, che riesce a cambiare relazioni e rapporti tra i personaggi, quasi un deus ex machina con qualcosa di inspiegabile a cui si crede per fede. Il regista fa notare “La storia di Agata Crieleison non è – come nella maggior parte dei casi – frutto della prodigiosa fantasia dell’autore (in questo caso la mia) o per meglio dire, lo è, ma solo in parte poiché ciò che racconto in questo mio testo è realmente accaduto. Agata Crieleison fu una lontana parente dei miei familiari; conosco questa storia fin da bambino e tre anni fa mi venne l’idea di portarla in teatro. Scrissi dunque questo testo ambientandolo nel ’35 così da poter dare una collocazione temporale certa e facilmente documentabile, senza però alterare minimamente la veridicità della storia”. Continua con una nota di orgoglio “viene fuori una pièce forte, pregnante, la cui drammaticità delle situazioni in continuo mutamento crea tensione e suspense come in un thriller”.

Uno spettacolo dall’atmosfera forte, travolgente, che trasporta lo spettatore in una dimensione cinematografica, poiché guardando lo spettacolo non si ha l’impressione di stare a teatro ma bensì al cinema. In scena un cast di altissimo livello, da Riccardo Maria Tarci figura ormai portante del teatro catanese con alle spalle innumerevoli successi a fianco a nomi nazionali che vanno da Tuccio Musumeci a Massimo DapportoFrancesco Russo reduce dal successo del Don Chisciotte e Sancio Panza da lui scritto, diretto e interpretato magistralmente nel ruolo di Sancio che ha aperto la stagione Maschere Nude de L’Istrione, lo stesso Valerio Santi giovane promessa ormai affermatasi nel territorio nonché autore e regista dello spettacolo, Giovanni Santangelo altro giovane ed esperiente talento, Roberta Andronico anch’essa giovanissima e talentuosa attrice e infine Mary Barbagallo.

Una storia convincente che illustra il fascino misterioso della belle  epoque, sempre intrigante ma piena di pathos,in uno stile asciutto ed essenziale, una prova di prosa ben riuscita che punta i riflettori su un patrimonio di valori e di storia che merita di essere conosciuta e apprezzata.

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