Evento di inaugurazione Monumento ai caduti
“Anche il cielo sembra abbia a cuore l’inaugurazione del Monumento ai Caduti di Piazza Tricolore sul lungomare di Catania”.
È così che un emozionato Enzo Bianco, sindaco di Catania e Presidente dell’ANCI, dopo una breve pioggia, ha esordito martedì 16 maggio in occasione della riapertura del Monumentoai Caduti. Una conferenza stampa moderata dalla giovane e brillante giornalista Giuliana Corica, che al suo tavolo ospitava per l’appunto l’avv. Enzo Bianco, l’Assessore all’Urbanistica, Decoro urbano e Manutenzione Salvo Di Salvo, l’Arch. Renato Basile, presidente del Museo Reba, il vice prefetto di Catania, D.ssa Rosaria Giuffrè, l’Arch. Giuseppina Santagati, moglie di colui che progettò il Monumento, Arch. Pino Marino e il Cavalier Ufficiale Giuseppe Ferraro.
Come nella migliore tradizione delle occasioni importanti, la riapertura di questo spazio segna un inizio altrettanto importante. Un monumento non molto conosciuto dai catanesi, realizzato negli anni ’90, ma forse, anche, non molto amato, visti i trascorsi e le condizioni in cui da anni versava.
Per fortuna, però, a fare da contraltare ad inciviltà ed incuria, vi è anche chi ama la propria città ed è da una dichiarazione d’amore fatta in pubblico dall’Arch. Basile che emerge la gran voglia di fare, di esserci, così come recita lo slogan del Museo REBA di San Berillo, padre adottivo e custode del Monumento ai Caduti: “Rigenerare, Recuperare, Restituire”.
Un architetto giovane, con grandi idee. Un promotore del bello, laddove il bello solo una visione lungimirante riesce a vedere.
Nelle intenzioni dell’architetto e del suo staff non vi è solo una nuova area per i catanesi, ma un luogo dove oltre allo spazio fisico vi saranno dei contenuti. Contenuti che si rivolgono alle nuove generazioni e alle scuole, presenti in occasione dell’evento inaugurale. “Siete voi i detentori di questo Monumento. É un pezzo della vostra storia, dovete rispettarlo e viverlo attivamente, in maniera assolutamente propositiva, premurandovi di conservarlo e farlo amare anche a chi verrà dopo di voi, perché è vostro. Restaurato dall’Arch. Basile – che lo ha adottato per ben sei anni – in collaborazione con l’Amministrazione Comunale,viene oggi restituito alla Città per i cittadini”, ha tenuto a sottolineare l’addetta stampa, con il precipuo scopo di evidenziare il fine sociale, morale e pratico di un’opera di così grande prestigio. Gli spazi all’interno, interamente ideati dal “genitore adottivo” della struttura Basile, hanno proprio lo scopo di rendere fruibile uno spazio sin ad oggi sconosciuto ai catanesi, attraverso mostre alla riscoperta degli itinerari siciliani e delle tradizioni ed esposizioni fotografiche, con un percorso sensoriale mirato proprio al risveglio dei sensi e di sé.
I bambini e i giovani, coinvolti già a monte in progetti fatti di attività artistiche e ludiche, con laboratori d’arte, corsi di scrittura e di teatro, saranno proprio il volano dell’iniziativa.
Le attività non si rivolgeranno soltanto ai più piccoli, ma strizzeranno l’occhio anche agli adulti, coinvolgendoli in altrettanti laboratori d’arte, di scrittura ed altro in itinere.
Ed è così che durante il pomeriggio e a seguire in serata si sono alternati sul palco giovani promesse della musica, gruppi folk, danzatrici e performer.
La serata si è conclusa con la prima esibizione del pianista e compositore di musica per orchestra Carmelo Arena, che ha proposto tre brani del suo primo CD “You are loved” (a breve in uscita) e della sua Orchestra in formazione ridotta, (Alberto Guzzardi al basso elettrico, Dario Scimone alla tromba, Alfredo Vitale al trombone, Giovanni Caruso al rum, Orazio Spoto primo violino, Simona Sciuto secondo violino, Seby Battiato violista, Francesco Musumeci al violoncello e Annamaria Caporlingua), catturando l’ascolto anche dei più distratti e trasformando quel luogo, complice la notte, in un luogo di magia.
Sembra quasi tutto fatto. Adesso può anche ricominciare a piovere!
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