Ezio Bosso, Concerto e Sinfonia con l’Orchestra Sinfonica

Concerto di Ezio Bosso al Teatro Antico di Taormina: “amo la Sicilia, amo la sua luce, amo la sua gente”. Lunghissimi applausi e tanti bis a richiesta tra Beethoven e una ‘prima’ assoluta

Lella Battiato Majorana

 

Il compositore e direttore d’orchestra torinese Ezio Bosso chiude il programma estivo dell’Orchestra Sinfonica Siciliana nella straordinaria cornice del Teatro Antico di Taormina. Violoncello solista, con un gran concerto. Sul palco Relja Lukic (nato a Belgrado, classe 1970), primo violoncello dell’Orchestra Teatro Regio di Torino. In programma: Concerto per pianoforte, violoncello e orchestra e la Sinfonia n.7 in la maggiore Op. 92 di Ludwig van Beethoven (1770-1827).

Il Concerto, ultima opera di Bosso, eseguito in prima assoluta a Taormina con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, deriva da Roots, sonata per violoncello e pianoforte, nata dalla collaborazione con il violoncellista Mario Brunello: la composizione, di notevole impegno a livello formale, presenta tutte le caratteristiche del linguaggio compositivo di Bosso segnalandosi per i passaggi virtuosistici che riguardano gli archi e il solista. La struttura dell’opera è in tre movimenti: Adagio quasi una marcia funebre; Allegro molto, ma presto; Presto (durata: 30′).

La Sinfonia n. 7 di Beethoven fu composta tre anni dopo la “Pastorale“, ovvero la Sinfonia n.6, fra il 1811 e 1812. Beethoven vi pose mano a Teplitz, città termale della Boemia, dove era in cura per recuperare suo udito. La prima esecuzione ebbe luogo l’8 dicembre del 1813 nella sala grande dell’Università di Vienna per un concerto di beneficenza tenuto in onore dei soldati austriaci e bavaresi feriti nella battaglia di Hanau durante le guerre napoleoniche. Richard Wagner in L’opera d’arte dell’avvenire così descrisse questa sinfonia: «La sinfonia è l’apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni. Beethoven nelle sue opere ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente.» La sinfonia è divisa in quattro movimenti: Poco sostenuto, Vivace; Allegretto; Presto; Allegro con brio (Durata: 38′)

Per il direttore e compositore Ezio Bosso la Sinfonia, definita da Beethoven “una mappa dell’utopia, è una delle cose più belle fatte dall’uomo. La musica è una magia e una terapia, una terapia sociale. Perché devi studiare ogni volta per eseguirla e migliori ogni volti.” Bosso, affetto da una malattia degenerativa contratta nel 2011 dopo un intervento chirurgico per una neoplasia, è tornato a dirigere un’orchestra dopo sette anni, nel maggio scorso: “Avevo disimparato tutto, è stata un’impresa riprendere a fare le cose di una volta. E oggi sono qui a dirigere in questo magnifico e antico teatro.”

Nel tour Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, in acustico, ad un dialogo musicale tra il suono originale dell’amico Pianoforte Grancoda Steinway e gli spettatori hanno partecipato allo spettacolo in rapito silenzio.  “Propongo me stesso – commenta Ezio Bosso – il mondo che amo e in cui credo. Propongo, spero, un accesso alla musica erroneamente chiamata classica. Ma che in realtà è libera perché, che sia stata scritta, permette di farla appartenere a tutti. Da chi la scrive, a chi ci mette le mani, a chi non mette le mani. Propongo un ascolto, un ascoltarci per suonare insieme”.

“Questi brani, continua, come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta-narrativo. C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze, nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare”.

 “Amo la Sicilia, come una terra a cui appartengo. amo la sua luce, soffro per i suoi problemi, amo la sua gente, le sue architetture, i suoi sapori e in fondo il mio primo lavoro in un istituzione lirica è stato proprio per un festival lirico a Trapani a 17 anni”. 

Dopo Taormina il tour è proseguito al Festival de Perelada di Perelada (Spagna),

The 12th Room è un concept album composto da due CD: il primo contiene quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e il secondo contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la “dodicesima stanza”.

Il The 12th Room Tour è stato organizzato dalla Show Biz in collaborazione con Taormina Arte. La prima parte del tour ha emozionato 30.000 spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto! Per l’album The 12th Room il compositore e direttore d’orchestra ha ricevuto a Genova il Disco D’Oro dal Presidente di Assomusica Vincenzo Spera.

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