TaoFilmFest – Premio delle Nazioni

Taormina accende le stelle con Depardieu, premio cinematografico delle Nazioni, al Teatro Antico

Lella Battiato Majorana

 

Il Teatro Antico di Taormina ritrova le sue stelle del cinema, con l’eleganza e lo stile che sono il leitmotiv del gala, accendendo le luci su Gérard Depardieu,  Ferzan Ozpetek, Cesare Bocci, Giuseppe Zeno, Carole Bouquet, Sotiris Tsafoulias, Giuseppe Zeno, Wieslaw Saniewski, Charlie Arturaola che hanno ricevuto il Premio cinematografico delle Nazioni grazie ad Agnus Dei di Tiziana Rocca ed evenTao di Michele Curatolo, coprodotto del Festival Belliniano, madrina Ilaria Spada. Il prestigioso riconoscimento cinematografico fu ideato e istituito da Gianluigi Rondi all’interno delle Rassegne Internazionali di Messina e Taormina e proprio al grande storico e critico cinematografico, a poco meno di un anno dalla sua scomparsa, viene dedicato l’evento con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Città Metropolitana di Messina e Taormina. Non sono mancati i momenti di animazione e spettacolo, per un premio che sottolinea la contaminazione tra le differenti arti: cinema, musica, teatro, televisione, sostenendo anche la specificità delle differenti culture europee e la loro integrazione, che hanno offerto alla folta platea, soprattutto quella delle nuove generazioni di conoscere da vicino differenti realtà. Apertura maestosa grazie alla Giovane Orchestra Sicula, composta da 52 elementi e diretta dal maestro Raimondo Capizzi con l’esecuzione dell’inno europeo e quello italiano.

Nella terra di Sicilia e nel venticinquesimo anniversario della scomparsa dei giudici Falcone e Borsellino, gli organizzatori hanno devoluto parte dell’incasso della serata al Teatro Antico al Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino che è stato presente alla cerimonia, consegnando il Premio a Cesare Bocci che ha prestato il volto proprio al Giudice nella docufiction “Paolo Borsellino. Adesso tocca a me” andata in onda lo scorso 19 luglio. Bocci ha letto l’ultima lettera scritta da Paolo Borsellino, che purtroppo il giudice si fermò al quarto punto e avrebbe dovuto continuare a scriverla ma gli fu impedito dalla barbara uccisione. Il fratello evidenzia “questa non è la Sicilia, il vero amore consiste nel coraggio per vincere la paura l’amore e affrontare la vita”. Sicuramente il cinema, la televisione, l’arte e la musica riusciranno a cambiare le cose

A Giuseppe Zeno consegnato il Premio Cinematografico delle Nazioni | Baume & Mercier con la seguente motivazione: “B&M è onorata di premiare l’attore italiano Giuseppe Zeno per celebrare il suo impegno, costanza e determinazione mostrati fino ad oggi, nella sua carriera professionale costellata di grandi successi.

Il presidente del Comitato d’Onore del Premio Claudio Masenza, è stato ringraziato sul palco per aver portato nel mondo attraverso il cinema l’immagine dell’Italia. E ancora emozioni forti che sono passate in questa magnifica serata sullo scenario e sul palco celebre del Teatro Antico il riconoscimento che quest’anno coincide con la Giornata Mondiale per la lotta alle Epatiti virali  indetta dalla World Hepatitis Alliance, e

MSD riceve il “Premio delle Nazioni” motivato “per l’impegno nella lotta all’epatite C; impegno testimoniato dai numerosi progetti educazionali che utilizzano il linguaggio del cinema e delle arti come potente strumento di sensibilizzazione del pubblico”.

In occasione della premiazione è stato presentato, in anteprima per l’Italia, il documentario HepC free, realizzato dalla regista premio Oscar Cynthia Wade con il supporto non condizionato di MSD, che racconta il difficile vissuto di una delle categorie di pazienti con epatite C più fragili: i tossicodipendenti.

Il premio è stato ritirato da Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia, che dichiara: “Da oltre 125 anni la nostra Azienda si adopera nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative, efficaci, sicure, in grado di fare la differenza nel migliorare la salute delle persone. Un impegno, il nostro, che si traduce anche in numerosi progetti educazionali, nel supporto alle iniziative per la prevenzione e nel sostegno ai pazienti con attività volte a mettere in luce vissuto di chi sta combattendo con la malattia.”

E aggiunge: “ Il documentario HepC free, si inserisce in un progetto più ampio che la nostra Azienda sta realizzando, con il fine di valorizzare l’unicità di ogni paziente e del suo percorso verso una guarigione che, oggi, è possibile.”

L’attenzione alla prevenzione e il sostegno all’obiettivo-eliminazione del virus su scala globale è anche il messaggio lanciato dalla World hepatitis Alliance, che proprio oggi celebra la giornata mondiale contro le epatiti virali: una giornata di eventi e dibattiti per ricordare a tutti -istituzioni, comunità scientifica, pazienti e industria- il valore della partnership e  la necessità di fare fronte comune nella lotta al virus.

 

Gérard Depardieu

Momento attesissimo e suspense ed ecco l’arrivo di Gérard Depardieu , tycoon  che illumina con grande capacità la kermesse cinematografica creando un ponte con l’Orchestra giovanile siciliana puntando i riflettori sul mondo sociale,                               «odio l’America, non amo Hollywood, neppure Coppola e Scorsese. Macron? Una delusione, sta copiando Marine Le Pen».

Gérard Depardieu segue da sempre il suo pubblico, con la forza dell’istinto che guida ogni sua scelta. Un talento straordinario che viene dalla strada, a dodici anni ha vissuto con due prostitute, da ragazzo fu coinvolto in piccoli furti, fece un’audizione al Teatro nazionale popolare: è uno dei più grandi attori del mondo. Ma si considera un agricoltore. Carole Bouquet, accanto a lui, dice: «Siamo stati insieme dieci anni, gli feci scoprire Pantelleria. Lui ama questa terra, ma non il caldo. Sogna di tornare a Parigi dove ci sono 15 gradi».     

“Viva la Sicilia!” e volgendosi all’orchestra ascolta con passione il brano simbolico e significativo “Fratello Sole Sorella Luna”, ringrazia per il premio evidenziando “un premio che va contro una cosa stupida: la Mafia”. Stupisce la sua gestualità equilibrata e saggia e alla proposta di Tiziana Rocca di una cittadinanza taorminese risponde “grazie, sono libero senza paese … ma sono con voi grazie all’Italia”. “Il cinema oggi, continua, ormai è un’arte marginale, è come un romanzo: lo esponi in libreria come decorazione. Nessuno più legge, nessuno più va al cinema «Di Marco Ferreri ricorrono i vent’anni dalla morte. Non ha lasciato eredi perché nessun regista ha gli attributi e sullo schermo non esistono più la follia e la fantasia. Si parla solo di soldi, come nel football, che finiranno per uccidere. Il calcio non è più uno sport. Ho il rimpianto di non avere conosciuto Totò. Ma ho un ricordo divertente di Bernardo Bertolucci, se vuole».

Simpatica ed efficiente espressione sul cinema italiano che ha perso colpi «quando avete fatto entrare la psicoanalisi. Che è un’altra forma di confessione. Nel tempo in cui la Chiesa era davvero potente il cinema aveva condizionamenti, censure, divieti. I registi per aggirarli erano più creativi, si facevano film migliori. Il vostro cinema non deve invidiare nulla alla Francia, non dovete inseguire modelli, guardate la vostra storia e siatene orgogliosi». Oltre a Catherine Deneuve le attrici che porta nel cuore «Sophia Loren, Isabelle Adjani e la mia amica Fanny Ardant. Dell’America non farmi parlare. Non è che non ami solo Hollywood. Non amo Coppola, Scorsese, la loro cultura, il loro modo di mangiare…».

Depardieu a fine agosto dovrebbe tornare in Sicilia. Sta chiudendo la trattativa per girare Il casellante di Rocco Mortelliti, dal romanzo di Camilleri.

Al termine della cerimonia è stato proiettato Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, il film, maggiore incasso ai botteghini della stagione 1953-54, che ottenne l’Orso d’argento al Festival di Berlino e che decretò il successo di star internazionale di Gina Lollobrigida.

Nel pomeriggio del 28, due master class, con Gérard Depardieu e Gina Lollobrigida, che ripercorrerà la sua lunga carriera e alla quale a febbraio verrà dedicata una Stella nella Walk of Fame a Los Angeles. Il festival del cinema riparte con la Fondazione TaoArte. L’assessore regionale Anthony Barbagallo comunica: «Nei giorni scorsi ho firmato il provvedimento di nomina del commissario straordinario Pietro Di Miceli. D’ora in avanti non si cederà più il marchio ma sarà la Fondazione a gestire e organizzare la rassegna cinematografica». Ricorsi, sentenze e polemiche non sono riusciti a spegnere i riflettori sul Taormina Film Fest. La 63° edizione sarà organizzata dalla Fondazione TaoArte da giovedì 6 a domenica 9 luglio. «Sarà un’edizione di transizione in cui non mancherà la grande qualità cinematografica» spiega Ninni Panzera, segretario generale di TaoArte, intervistato da Taormina Today al termine della conferenza stampa di presentazione della 63° edizione del Taormina Film Fest alla Casa del Cinema.

 

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