La Stagione di Lirica e Balletto 2018 del “Bellini” di Catania

 

Presentata la ricca Stagione Lirica 2018

del Teatro Massimo Bellini di Catania

In programa la novità assoluta Storia di una capinera

di Gianni Bella e Mogol

Il ministro Dario Franceschini: “Sosterremo il progetto del Teatro Bellini Festival, dedicato all’autore di Norma

 

Sono intervenuti:

On. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Avv. Enzo Bianco, Sindaco di Catania e Presidente del Teatro Massimo Bellini di Catania  

Avv. Anthony Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana

Dott. Roberto Grossi, Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania

M° Francesco Nicolosi, Direttore artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania

  

Capolavori immortali accanto a novità assolute, come Storia di una capinera, firmata da Gianni Bella e Mogol dal romanzo di Giovanni Verga;  cinque opere e due balletti programmati puntando su famosi protagonisti del panorama musicale internazionale, da Gianluigi Gelmetti a Patrizia Ciofi, a Gunther Neuhold a Daniela Schillaci. Grande repertorio che non esclude dunque un’incursione nel musical d’autore. Con lo slogan “Vanno in scena le emozioni”, è stata presentata la ricca e variegata Stagione lirica 2018, che l’Ente Autonomo Teatro Massimo Bellini ha presentato al pubblico e alla stampa nel magnifico foyer.

Un’occasione importante alla presenza di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Enzo Bianco, nella doppia veste di Sindaco di Catania e Presidente del Teatro; Anthony Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, organo tutorio dell’ente; il Sovrintendente Roberto Grossi e il Direttore artistico Francesco Nicolosi.

 

Sul rilancio del Teatro Bellini nel biennio del suo mandato si sofferma anche Anthony Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana: «Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibili questi due anni straordinari: l’orchestra, il coro, il consiglio di amministrazione e quelli che ci sono stati vicini. L’auspicio è che i grossi sforzi che sono stati fatti in questo biennio non cadano nel vuoto, a partire da “Anfiteatro Sicilia”, la circuitazione delle eccellenze liriche e di prosa nei siti archeologici che il mondo ci invidia. E inoltre la collaborazione tra l’assessorato regionale al Turismo e quello ai Beni Culturali, la sinergia con il Teatro Stabile e le numerose associazioni di musica e prosa, pubbliche ma anche private. Un lavoro di squadra che ha permesso allo spettacolo dal vivo di diventare vero motore del turismo siciliano e, in particolare, al Teatro Massimo Bellini di divenire il fulcro della nostra offerta internazionale. Lascio inoltre un Teatro con i conti in ordine: e non era scontato».

Un progetto che il teatro coltiva con lungimiranza e indefessa determinazione, come conferma il Sovrintendente Roberto Grossi: «Una straordinaria prospettiva quella di un “Teatro Bellini Festival” che finalmente recuperi e valorizzi il grandissimo radicamento nel territorio dell’immagine di Bellini e, al tempo stesso, proietti Catania e il suo Teatro a livello internazionale. Ringraziamo il Ministro Franceschini che ci ha offerto il suo convinto incoraggiamento e sosterrà questo progetto nelle sedi nazionali e in Parlamento per il relativo disegno di legge».

Intanto il focus è sul cartellone di opere e balletti, così sintetizzato dal Direttore Artistico Francesco Nicolosi: «La nuova stagione lirica punta sulle figure femminili; Madga nella “Rondine” di Puccini, che manca dal nostro teatro da 35 anni, Violetta in “Traviata”, Maddalena in “Andrea Chénier”, Nelly in “Adelson e Salvini”, opera prima del nostro Bellini, e poi la novità assoluta “Storia di una capinera” con musiche di Gianni Bella e libretto di Mogol. A questo cartellone si accompagna una stagione sinfonica ricchissima con sei concerti sinfonici, sei concerti sinfonico-corali e sei concerti da camera, e la rassegna del Teatro Sangiorgi con ben 23 appuntamenti».

A questa virtuosa gestione non mancheranno le gratificazioni da Roma, come ha assicurato il Ministro Franceschini: «Qualche anno fa è stato detto, sbagliando, che “con la cultura non si mangia”. È esattamente vero l’opposto: lo dimostrano le scelte operate per la Cultura e il Turismo a livello nazionale e locale. Così in Sicilia: lo dimostra il lavoro svolto dal competente assessorato regionale guidato da Barbagallo e quello del Comune di Catania retto dal sindaco Bianco. Investendo in cultura si fa crescere l’economia di un territorio, s’investe sulla sua vocazione. Puntare sul patrimonio del passato ma anche sui talenti dei ragazzi, questo è quello che è stato fatto a Catania e che è stato fatto al Teatro Massimo Bellini di Catania. E tra i progetti che meritano di essere promossi e realizzati c’è appunto il “Teatro Bellini Festival”, intitolato all’autore di “Norma”, che merita di rientrare nel ristretto numero delle manifestazioni promosse dallo Stato».

La presentazione della nuova stagione lirica è stata, dunque, l’occasione per riassumere, con dati e cifre, l’impegno produttivo del Bellini. Un teatro che cresce, produce, innova.

Un teatro che forma giovani e giovanissimi, quale capofila dei Progetti europei PON dedicati all’apprendimento dei mestieri teatrali e allo studio della musica d’insieme, con l’obiettivo di perseguire la legalità e l’inclusione sociale: è nata così l’Orchestra giovanile TVB. E dal 28 al 30 ottobre Catania e il suo teatro saranno animati da oltre 500 ragazzi e ragazze dei quartieri disagiati, provenienti da ogni parte della Sicilia. La tre giorni ospiterà inoltre l’Orchestra giovanile “Giuseppe Sinopoli”, diretta da Carla Del Frate e formata da minori che nei diversi Comuni d’Italia vivono l’esperienza del metodo Abreu, introdotto nel nostro Paese grazie al Sistema dei cori e delle orchestre infantili e giovanili fondato da Claudio Abbado.

Un teatro che al ricco cartellone operistico affianca quello sinfonico, altrettanto ampio e dovizioso di proposte. Per non dire del pacchetto “Natale al Bellini” come del Concerto di Sant’Agata che coinvolge i maggiori compositori contemporanei, invitati a presentare ogni anno una creazione inedita ispirata alla Santa Patrona. Un teatro che varca spesso i confini del monumentale tempio della musica intitolato a Vincenzo Bellini. Succede con la variegatissima rassegna “Un palcoscenico per la città”, allestita in sinergia con le altre realtà musicali catanesi in quel gioiello dell’architettura Liberty che è il Teatro Sangiorgi. E succede con gli eventi e gli allestimenti estivi portati nelle cavee classiche dei Teatri Antichi dell’isola, in particolare quelli di Taormina e di Catania, quest’ultimo riaperto quest’anno per ben 4 mesi, da giugno a settembre, grazie alla gestione affidata proprio all’E.A.R. Teatro Massimo Bellini.

Insomma, un invito costante, 12 mesi l’anno, a tutti gli appassionati, chiamati a condividere un’offerta artistica e culturale che, ad ogni evento, si annuncia più emozionante, inclusiva e qualitativamente alta.

Tra le novità di maggior rilievo, la nomina di Gianluigi Gelmetti a nuovo direttore principale ospite, che inaugurerà non solo il cartellone sinfonico ma anche quello lirico. Dopo il successo del concerto di apertura dello scorso anno, il Bellini suggella dunque lo stretto legame con l’insigne maestro romano, già direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Radio Stoccarda, direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, direttore principale e artistico della Sydney Symphony Orchestra e dell’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo.

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