Nicosia, si è chiusa la mostra ‘’Guido Reni e la magnificente bellezza’’

Domenica 5 novembre si è chiusa a Nicosia dopo cinque mesi la mostra “Guido Reni e la magnificente bellezza”, per l’occasione all’interno della chiesa di San Calogero si tenuto un incontro con il quale si è fatto un bilancio di questi mesi.

Presenti tutti protagonisti che hanno voluto questa mostra a Nicosia organizzata oltre che dal Comune di Nicosia anche dalla Confcommercio e dalla Pro Loco.

In una sala gremita, il primo a prendere la parola è stato Antonio D’Amico, critico d’arte di fama nazionale e curatore della mostra, nicosiano di nascita ed orgoglioso per i risultati raggiunti con questa mostra. All’inizio di questa avventura non aveva previsto questo successo e questo numero di visite, soprattutto di persone provenienti da fuori Nicosia, la maggioranza rispetto ai locali.

Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, ha ringraziato quanti hanno collaborato per la riuscita di questo evento, le associazioni con in testa Confcommercio e Pro Loco di Nicosia, ma anche tutti coloro che hanno organizzato gli eventi collaterali a questa mostra.  
L’assessore alla cultura Ivan Bonomo è nettamente soddisfatto per i risultati raggiunti, le presenze  hanno sfiorato le seimila unità, L’assessore ha voluto ringraziare i dipendenti del Comune di Nicosia che in questi mesi si sono alternati ogni giorno per tenere la mostra aperta al pubblico. Tanti gli eventi che si sono susseguiti in questi mesi per favorire la visita alla mostra, a partire da incontri, convegni e l’apertura di chiese e palazzi baronali. L’augurio dell’assessore Bonomo e che questi eventi si possano ripetere nel tempo.

Tra gli interventi più interessanti quello di Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno e celebre critico d’arte, ha abbracciato immediatamente questa iniziativa, unica in Italia, un lungo ponte tra due comunità distanti, ma che si avvicinano con questa mostra. Direttamente da Ascoli Piceno sono arrivate a Nicosia tre autentiche opere d’arte: l’Annunciazione di Guido Reni, esposta prima che a Nicosia, nei musei di Montreal e New York e poi le due tele del pittore caravaggesco Giacinto Brandi, il Beato Bernardo Abate e il San Benedetto Abate. L’esperienza è sicuramente ripetibile in quanto le opere presenti ad Ascoli sono esportate con successo in tutta Italia.

Ultimo intervento quello di padre Santino Paternò, parroco della cattedrale di Nicosia e voce per conto della curia vescovile, di fronte ad un’ottima organizzazione e ad un evento unico, la curia si è resa disponibile a rendere fruibili i propri beni aprendo le chiese e rendendole fruibili ai turisti.

Il presidente della Confcommercio di Nicosia, Antonio Insinga e della Pro Loco di Nicosia Charlie La Motta, hanno consegnato al direttore Stefano Papetti un simbolico assegno gigante da 5000 euro, frutto della vendita del catalogo della mostra, al prezzo di 10 euro, i proventi verranno utilizzati a favore di una delle molteplici opere “ricoverate” nel Forte Malatesta  di Ascoli Piceno, che custodisce le opere d’arte danneggiate dal terremoto che ha colpito le Marche nell’ottobre del 2016.

La serata si è conclusa con un brano musicale “Campi di grano”, scritto e suonato dal maestro Salvatore Lo  Votrico.
Una torta con il disegno stilizzato della locandina della mostra è stata offerta a tutti i partecipanti

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