E’ il Ferrara la scuola leader in Sicilia per educazione alla legalità e all’integrazione, parola dell’arcivescovo Pennisi
Palermo – E’ il Ferrara di Palermo la scuola leader in Sicilia per educazione alla legalità e all’integrazione, parola dell’arcivescovo Pennisi. «Nei loro occhi la bellezza dei continenti, nel loro cuore la solarità delle loro tradizioni nella loro fede la forza che canta l’Unità nella diversità – Stiamo parlando dei magnifici studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Francesco Ferrara” di Palermo, scuola sita nel cuore del capoluogo siciliano in via Sgarlata traversa di via Bandiera a due passi dalla Basilica di San Domenico dove è seppellito Giovanni Falcone. Una festa a grande stile con tanto di forze dell’ordine all’I.I.S.S. Francesco Ferrara di Palermo per insediare l’Ambasciata dell’Amicizia e dell’Integrazione a firma Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico. A dare il benvenuto il dirigente scolastico Eliana Romano, donna forte e da tutti riconosciuta come un’autentica “mamma” per tanti ma tantissimi studenti che arrivano ogni mattina con lo zaino colmo di tanti problemi umani, sociali, affettivi e qualche volta economico, e il prof. Nicolò Mannino fondatore di questo movimento cultuale interconfessionale apartitico e interreligioso. Il primo a dare un forte messaggio di affetto e di apprezzamento Mons. Michele Pennisi Vice Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana e delegato per il mondo scuola oltre che guida spirituale di questo movimento che registra decine e decine di Ambasciate da Como a Siracusa. “Voi siete una scuola leader in tutta la regione siciliana” – ha detto Mons. Pennisi rivolgendosi agli studenti arrivati al Ferrara da diverse parti del mondo – poiché sapete viver la cultura vera dell’amicizia, del riscatto e dell’integrazione”. Ai giovani “parlamentari multietnici” ha poi ricordato “La mafia ha paura della cultura e della scuola. Voi siete i veri protagonisti del cambiamento e la diversità si chiama armonia. La mafia uccide e quando fa questo dimostra la sua debolezza e la sua sconfitta”. Parole forti e chiare che hanno fatto breccia nel cuore degli studenti che hanno così affisso alla parete dell’Aula Magna, vicino alla gigantografia di Padre Puglisi, la pergamena ritirata a Montecitorio lo scorso venerdì tre dicembre dove sta scritto “Ambasciata dell’Amicizia e dell’Integrazione”. “La scuola è palestra di Vita – ha precisato Nicolò Mannino – e noi ci stiamo allenando per debellare la sub cultura dell’indifferenza, dell’odio e della violenza travestita da perbenismo”. Il dirigente scolastico Eliana Romano ha cosi ricevuto la pergamena di apprezzamento controfirmata dall’Arcivescovo di Monreale e da Nicolò Mannino in veste di Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale mentre Desirè omaggiava una statuetta della Madonna con il suo Bambino quasi a voler dire “Grazie preside per il suo quotidiano e costante affetto”. A dare un messaggio di vicinanza delle Forze Armate al Parlamento della Legalità Multietnico ci ha pensato il Generale di Brigata dell’esercito Regione Sicilia Claudio Minghetti che per questo evento significativo ha regalato ai neo parlamentari il tricolore mentre dalla platea composta da studenti induisti, buddhisti, musulmano, evangelici, ortodossi e cristiani si intonava l’Inno di Mameli. In prima fila il Tenente Colonnello dell’esercito, Giuseppe Lo Cicero, il Capitano di Fregata (Marina Militare) Carlo La Bua, il Sottotenente della Guardia di Finanza Francesco Bucceri, il Maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Messina, il Tenente dei Carabinieri Beatrice Casamassa, il Luogotenete dell’Esercito Antonino Lo Presti, il Vice Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale Salvatore Sardisco e l’Assessore alla scuola e lavoro Giovanna Marano. Parte cosi l’impegno culturale a vivere il progetto formativo “Come in un chicco di Grano” in preparazione al prossimo venticinquesimo dell’uccisione di Don Pino Puglisi, mentre tutti sono concordi che la scuola è un’autentica palestra di vita che educa i giovani a essere cittadini attenti e responsabili pronti a dare tutto di sé per un mondo a colori».
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Giuseppe Longo