“Biscotti alle noci” al teatro “Don Bosco”

Successo per la commedia all’italiana “Biscotti alle noci” al “Don Bosco” di Catania con l’attenta regia di Giovanni Puglisi

Lella Battiato Majorana

 

La stagione dell’associazione culturale “Teatro d’Arte”, direttore Donata Indaco, compagnia “Teatro in allegria” prosegue, al “Don Bosco” di Catania, con la commedia in due atti di Nino Criscione “Biscotti alle noci”, diretta da Giovanni Puglisi, tra equivoci e inganni arricchita da un susseguirsi di situazioni grottesche e paradossali. Lo spettacolo procede con ritmo incalzante, tra coralità e complicità attoriale, verso il colpo di scena finale, grazie a un copione che regala risate e divertimento dalla prima all’ultima battuta.

Una vera e propria “macchina dello spettacolo”, con i due protagonisti che aggiungono pepe nei loro ruoli, il dott. Sallanà (Giovanni Puglisi) e la signora Saltarelli (Alba La Rosa), si rivolgono alla stessa agenzia immobiliare per trovare un appartamento in affitto a Catania dove i due si trovano per lavoro (segretario comunale lui, direttrice alle poste lei).

Per un caso fortuito si trovano a visitare lo stesso appartamento (l’unico disponibile in città in quel periodo) che per una regola condominiale imposta dalla sorella dell’arcivescovo Polentini, Francesca Barresi, che regala tante battute divertenti con sana comicità, interpretando l’austera zitella che abita al 1° piano dello stabile, con l’insolita regola che la locazione non debba essere destinata a “single”; non transige sulla moralità e si insinua subdolamente, per indagare, offrendo i “biscotti alle noci” di sua fattura.

Una soluzione bizzarra e singolare: condividere la casa, così l’agente immobiliare (Antonio Parisi), con inopportuno umorismo, convince i due ad abitare lo stesso appartamento e a fingersi marito e moglie. Le regole della forzata convivenza verranno rotte da Giacchino (Gianni Sciuto), portiere bontempone dello stabile,  con trovate divertenti e maliziose.

La convivenza impone delle regole precise e vani sono i tentativi del dott. Sallanà di instaurare un rapporto più confidenziale con la donna. A creare scompiglio infine c’è la visita della signorina Polentini e di zia Pina (Rossella Strano), con sarcasmo verace, è una zia del marito della Saltarelli che si trova a Catania per ritirare un premio vinto ad una trasmissione televisiva.

Un paio di guanti insospettisce la zia che riferirà tutto a Rocco (Sergio Borsellino), con espressioni stupite, è il marito della Saltarelli.

Rocco dopo aver fatto indagare, e aver messo al corrente della cosa pure la moglie del dott. Sallanà, interpretata da Melina Di Stefano, timorosa e inquieta, si reca a Catania.

Sottoposti a “prove” intriganti, col sopraggiungere di ospiti invadenti, tra esilaranti gags, ecco il corto circuito per storie sull’orlo della “pazzia”, che si incrociano e, dulcis in fundo, chiusura coinvolgente, tutta da ridere, regalando al pubblico un paio di ore di allegria.

Una commedia frizzante, scanzonata, allegra che trova spessore nella bravura coinvolgente degli interpreti, ormai definitivamente consacrati al pubblico che ha applaudito lungamente entusiasta.

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