Presentazione del volume “Scrivo per dimenticare” di Francesco A. Russo (Peruzzo Editoriale)

“SCRIVO PER DIMENTICARE

 

L’innovativo progetto editoriale dello scrittore Francesco A. Russo, con prefazione dello scrittore e giornalista Andrea G. Pinketts e copertina di Giuseppe Veneziano,

sarà presentato a Milano, a “Le Trottoir Alla Darsena”, giovedì 14 dicembre (ore 19:30). Successivamente, secondo appuntamento domenica 17 dicembre (19:30),

al “MA” di Catania.

 “Siamo tutti supereroi oggi, depressi a volte,

e vomitiamo parole perché incapaci di contenere”

Francesco A. Russo

 

“Scrivo per dimenticare”, dello scrittore Francesco A. Russo: un volume che rappresenta una sorprendente innovazione nel panorama editoriale, un libro eclettico e originale, edito da Peruzzo Editoriale, che raccoglie scritti definiti “lampi alcolici”, parole intime e pensieri senza filtri. Un discostarsi dagli stereotipi tradizionali dell’editoria, nato dal coraggio e dalla genialità dello scrittore siciliano, che si è potuto avvalere della preziosa collaborazione dello scrittore e giornalista Andrea G. Pinketts che ha curato la prefazione, dell’artista Giuseppe Veneziano, protagonista della copertina con l’opera “Il declino del ragno”,  e del creativo Lorenzo Guarnera, che ha recitato un ruolo importante con la realizzazione delle illustrazioni.

 

L’innovativo progetto editoriale di Francesco A. Russo sarà presentato con un doppio appuntamento: il primo a Milano, a “Le Trottoir Alla Darsena”, giovedì 14 dicembre alle ore 19:30, nel quale interverranno, oltre all’autore, Andrea G. Pinketts e Giuseppe Veneziano, (foto a cura di Guido Giannone). La seconda presentazione è in programma tre giorni dopo, domenica 17 dicembre (ore 19:30), a Catania, al “MA Musica Arte”, durante la quale prenderanno parte, insieme allo stesso Francesco A. Russo, Andrea Pennisi e Lorenzo Guarnera (foto a cura di Riccardo Napoli).

 

“Mi capita di scrivere per dimenticare – è il pensiero dell’autore Francesco A. Russoquando sono saturo di detriti quotidiani. È un modo per metabolizzare la società contorta con cui inevitabilmente ho a che fare, per far uscire la mia realtà interiore, intrisa di verità, essenza, coerenza a me stesso. A volte le poesie nascono per caso, senza pianificazione. Queste sono nate mentre sedevo ad un bar, in una serata alcolica che celava un motivo di essere. Ho sfidato l’abilità di congettura e portato i pensieri a spasso senza guinzaglio, li ho lasciati liberi di correre e saltare da un argomento all’altro, vomitando uno scritto per volta senza una logica prestabilita, nessuna pianificazione letteraria e soprattutto senza correzione.”

 

Queste, invece, le parole incisive e “d’impatto” dell’eclettico Andrea G. Pinketts, volto noto della Tv e autore della prefazione: “Quando uno mi legge una sua poesia e mi chiede ‘Ti piace?’, io per educazione rispondo: ’Manco per la minchia’. Ma qui la minchia c’è. Si trasforma in lapilli di lava consenziente. Le poesie da bar di Francesco A. Russo non mancano di emoglobina ed alcol, sono sicilianamente connaturate al mondo.”

 

Un progetto editoriale curato nei minimi dettagli, grazie alla professionalità dell’editore e alla lungimiranza di Lorenzo Menini e Gianluca Politi della Peruzzo Industrie Grafiche.

 

L’AUTORE

Francesco A. Russo è scrittore e giornalista. Tiene corsi di scrittura creativa e collabora come autore, sceneggiatore, editor e copywriter con diverse agenzie pubblicitarie e case editrici. Ha pubblicato diversi libri, tra cui “Il vestito cucito addosso” (sesta ristampa), e tradotto “Il Piccolo Principe”. È siciliano di nascita, ma l’amore per la Francia lo porta a spostarsi spesso a Parigi, città in cui si reca più volte l’anno a scrivere e in cui ha vissuto.

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