XVI Premio Danzuso

Festa di emozioni e grande successo per il XVI Premio Danzuso al teatro “Sangiorgi”

Carlo Majorana Gravina –foto Giacomo Orlando

 

La XVI edizione del “Premio Danzuso”, tenuta al teatro “Sangiorgi” di Catania, coordinata da Vittoria Napoli, condotta con verve e brio da Marina Cosentino, scandita dagli interventi del Cuarteto de Guitarras dell’Istituto superiore di studi musicali “Vincenzo Bellini”, guidato da Agatino Scuderi, ha regalato una serata densa di emozioni.

Dopo i ringraziamenti agli enti promotori (Accademia di Belle Arti, Assostampa Sicilia, Fondazione Domenico Sanfilippo, Fondazione Marilù Tregua, Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini, Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, Lions Catania Host,  Scam, Soroptimist,  Teatro Massimo Bellini, Teatro Brancati e Teatro Stabile) e agli sponsor tecnici (Vision Sicily, Asmundo di Gisira art market living boutique e Mario Russo abbigliamento donna Acireale) da parte di Giuseppe Lazzaro Danzuso e Filippo Danzuso, in rappresentanza della famiglia, ha preso il via la cerimonia di consegna dei riconoscimenti.

Il sindaco di Catania Enzo Bianco, nel consegnare il riconoscimento alla Carriera a Nino Lombardo, straordinario musicista che, a 84 anni, e con 65 di carriera, ha ricevuto una standing ovation dopo la sua esibizione al pianoforte, ha dichiarato “Intendo onorare il debito che la città ha nei confronti di Domenico Danzuso proponendo di intitolargli una strada o una piazza”. Per alcuni intensi momenti, il critico teatrale è apparso nella proiezione di in un’intervista del 1985, messa a disposizione dal musicologo Domenico De Meo.

“Intendo onorare il debito che la città ha nei confronti di Domenico Danzuso proponendo di intitolargli una strada o una piazza”, ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco sul palco del teatro “Sangiorgi” nel corso della XVI edizione del Premio intitolato al critico teatrale, mostrato per alcuni intensi momenti in un’intervista del 1985, messa a disposizione dal musicologo Domenico De Meo.

Dopo Lombardo, il nuovo, raffinato premio – creato da Gianni Latino, direttore del Corso di Grafica dell’Accademia di Belle Arti, e realizzato dallo scultore Luigi Portale, docente nella stessa  Accademia – è andato poi, per la Critica, a Italo Moscati, “figura di intellettuale a tutto tondo che dà lustro all’Italia” che ha dedicato la vita all’arte, al sapere, alla bellezza.

Il riconoscimento, introdotto da un filmato sulla sua carriera, è stato consegnato da Mario Ciancio Sanfilippo, direttore del quotidiano “La Sicilia” del quale Danzuso fu critico drammatico per oltre mezzo secolo.

Un altro direttore, quello del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua, ha poi premiato lo scenografo emergente Antonino Viola, vincitore nel 2015 del “Claudio Abbado”.

Come ogni anno, poi, il Lions Club Catania Host, rappresentato dal past presidente Giuseppe Fichera, alla presenza del direttore dell’Accademia di Belle Arti Virgilio Piccari, ha consegnato una borsa di studio a un’allieva meritevole della struttura d’eccellenza: Annamaria Vernagalli del corso di fotografia triennale.

Il caloroso tributo da parte del pubblico ha salutato la consegna del premio alla Carriera a Roberto Laganà Manoli, “raffinato regista e sontuoso scenografo” che ha riscosso successi nei teatri lirici e di prosa di tutto il mondo. Un autentico monumento del teatro catanese che ha ricevuto il riconoscimento da Lina Polizzi, moglie di Domenico Danzuso e madrina del premio.

E ancora riconoscimenti per la Prosa a Barbara Giordano “per la versatilità, la forza e la passione” che mette nel suo lavoro, lei che è  bisnipote di circensi, nipote di una ballerina ma soprattutto figlia dell’indimenticabile Mariella Lo Giudice. Barbara, che ha commosso il pubblico leggendo la “Lettera a una madre” di Quasimodo, ha ritirato il premio dalle mani della vicepresidente del Teatro Stabile di Catania Lina Scalisi.

Applausi calorosi anche per la poetica Piccola scuola di giocoleria e Circo sociale di Gammazita, Premio Danzuso per l’innovazione nello Spettacolo. La scuola è nata quattro anni fa per strada, all’ombra del Castello Ursino, quando l’Associazione guidata da Manola Micalizzi cominciava a organizzare il festival Ursino Buskers, invitando a Catania artisti di strada da tutto il mondo. A consegnare il riconoscimento è stato Virgilio Piccari.

Grande divertimento, poi, per la performance di Gino Astorina, Premio Danzuso 2017 per lo spettacolo, che ha confermato “la leggerezza con cui ha saputo disegnare la catanesità in intrattenimenti teatrali e di cabaret ma anche nel cinema, finendo con il diventare uno dei personaggi dello spettacolo più amati nella città etnea e non solo”. A consegnargli il riconoscimento Mariasilvia Monterosso Vasquez, presidente del Soroptimist.

Un video (realizzato ancora da Andrea Bruno del Teatro Stabile di Catania) ha svelato il terzo premiato alla Carriera, il tenore Fabio Armiliato, mostrando un frammento della sua partecipazione al film di Woody Allen “To Time with Rome”. Armiliato, impegnato nella “Vedova allegra” al “Bellini”, ha ricevuto il riconoscimento dalla vicepresidente del Teatro Bellini Maria Rosa De Luca,“per le straordinarie doti canore ed espressive che ne fanno un interprete vocale e scenico di prima grandezza, ai vertici del panorama internazionale”. Il tenore, accompagnato al piano da Gaetano Costa, ha conquistato la platea con un’aria di Francesco Paolo Toschi, “L’ultima canzone”.

Alla fine applausi scroscianti hanno salutato il ritorno sul palco di tutti i premiati, selezionati dalla giuria presieduta da Maurizio Scaparro e di cui fa parte il critico Andrea Bisicchia.

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