Settimana della cultura scientifica
Al via per gli studenti dell’Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania la “Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica”
Inaugurata la XXVII edizione che ha coinvolto 1.500 studenti
Lella Battito Majorana*
In occasione della “Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica”, iniziativa che il MIUR promuove annualmente, la classe 2 A di Via Lizio Bruno, docenti accompagnatori Patrizia Mertoli e Mariastella Cosentino, ha partecipato a due laboratori interattivi al Dipartimento di Chimica.
Nel seminario “A tavola con le proteine: il problema delle allergie alimentari”, dopo una semplice descrizione delle proteine, è stato introdotto il problema delle intolleranze e allergie alimentari.
L’intolleranza si manifesta quando il corpo non riesce a digerire alcune sostanze. Le intolleranze alimentari sono una reazione lenta, subdola e progressiva dell’intestino che non tollera l’ingestione massiccia di certi cibi, come ad esempio il grano, i latticini, le uova. A differenza delle allergie, le intolleranze si manifestano gradualmente e non in modo violento e sono sempre associate alla quantità dell’alimento che è ingerita. In genere chi è intollerante a determinati alimenti lo rimane per tutta la vita. È però possibile individuare la dose soglia che scatena la sintomatologia: questo permette di non dover eliminare completamente quel cibo.
Nelle allergie alimentari invece è il sistema immunitario che scambia un determinato alimento o sostanza alimentare presente in un cibo per qualcosa di dannoso. Il sistema immunitario fa sì che le cellule rilascino speciali anticorpi detti immunoglobuline E (IgE) in grado di combattere contro l’alimento o la sostanza dannosa (cioè contro l’allergene)
La maggior parte delle allergie alimentari è provocata da determinate proteine (allergeni) contenute in:
- crostacei, ad esempio gamberetti, aragosta e granchio,
- arachidi,
- frutta a guscio, come le noci e le noci americane,
- pesce,
- uova.
Nel secondo incontro si è trattato l’argomento delle molecole che colorano frutta e ortaggi.
Il rosso del pomodoro per esempio è dovuto ad una molecola detta licopene. Nella carota c’è il β-carotene; il colore verde è dovuto alla clorofilla, mentre gli antociani sono responsabili della colorazione rossa dei frutti di boschi o altri ortaggi.
Molecole antiossidanti, che funzionano, nell’organismo, come un gruppo di purificazione eliminando gli scarti che le cellule lasciano dietro di sé. Una sostanza di scarto è il radicale libero; ogni giorno il nostro corpo produce migliaia di queste molecole altamente reattive. I radicali liberi sono in grado di danneggiare le strutture cellulari come la membrana plasmatica ed il DNA. L’azione negativa dei radicali liberi si ripercuote sulla salute dell’intero organismo: accelerando i processi di invecchiamento cellulare, deprimendo il sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di numerose malattie e forme tumorali. Siamo inoltre esposti ai radicali liberi a causa di fattori quali: fumo, inquinamento, raggi UV, scorretta alimentazione, stress, consumo di alcol, prodotti chimici tossici, pesticidi, esercizi fisici molto faticosi, assunzione di farmaci, antibiotici.
Un momento di didattica seguito con attenzione e interesse dagli alunni perché ciò che è stato detto in teoria è stato dimostrato con alcuni semplici esperimenti. Purtroppo la parte sperimentale nella nostra struttura scolastica non realizzabile poiché non è previsto il laboratorio di Chimica ma solo insegnamento teorico.
*coordinamento Patrizia Mertoli, docente via Lizio Bruno, realizzazione lavoro classe 2^ A
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