Benemeriti della cultura, arte, turismo e solidarietà premiati a Messina

Illustri catanesi premiati per meriti speciali, dall’Accademia Internazionale “Amici della Sapienza” a Messina

 

Premio “Giordano Bruno 2017”, giunto alla XXV edizione, al dott.  Carmelo Petralia (procuratore aggiunto tribunale di Catania), prof. Vito Leanza (docente università di Catania) e a Salvatore Incorpora (pittore, scultore e poeta)

Carlo Majorana Gravina

La “settimana della Solidarietà, dell’Arte, della Cultura e del Turismo”, tradizionale appuntamento messinese dell’Accademia Internazionale Amici della Sapienza onlus, che sin dal suo sorgere, propugna e promuove la cultura umanistica per i suoi valori altamente formativi, rivolgendosi alle giovani generazioni, si è conclusa con la cerimonia di consegna dei premi e riconoscimenti nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca (Municipio).

La serata, condotta da Lorenza Mazzeo medico e giornalista, e Lella Battiato giornalista televisiva e psicoterapeuta – direttore The Voice KW, è stata coordinata dalla abile e dinamica prof. Teresa Rizzo, presidente-rettore dell’Accademia pittrice e poetessa, è stata allietata dagli intermezzi musicali del Coro “Antonello” diretto dai prof. Francesca Ariosto e Giacomo Villari.

Una kermesse dedicata alla cultura delle cose belle, delle cose umane, delle cose che riguardano l’arte, il teatro, la medicina, la giustizia e i giovani, che attraverso la scuola si proiettano nel futuro. La XXV edizione con nomi importanti ha animato la platea con musica, dibattito e sagaci riflessioni, diventando un polo di interesse per gli alunni presenti stimolandoli, appassionandoli a produrre e creare. Presenti Elio Calbo presidente comitato scientifico dell’Accademia e il consigliere di Corte d’Appello Maria Fascetto del comitato di Catania.

Pippo Circiò, regista e direttore artistico, “faro di cultura tradizionale e di umanità storica della Sicilia da tramandare alle nuove generazioni”;

 Miko Magistro, attore teatrale con l’hobby della pittura, “per l’esemplare capacità interpretativa che profonde nei ruoli delle opere teatrali dialettali e in lingua moderne”. Intervistato dichiara “ricordo Alberto Lupo con una splendida voce, replica, ho lavorato quarant’anni al teatro Stabile di Catania quando era un grande teatro con la compagnia, in giro per l’Italia e il mondo, e con amarezza commenta, come l’hanno ridotto in questo periodo, motivo di grande delusione, anche per il mio grande amico con cui lavoro e recito ogni sera Tuccio Musumeci”.

Rilancia “Ricordo e ritorno con piacere a Messina perché tanti anni fa ho inaugurato una scuola di recitazione, questa è  una serata in cui apprezzo i giovani che amano la poesia, a scuola venivo promosso senza studiare poiché il professore mi chiamava sempre per recitare e leggere i brani, e conquistavo anche le ragazze”.

Recita i versi “tanto gentile e tanto onesta pare…”, interviene consegnando il premio, la dott. Fascetto, magistrato “la poesia lui la inventa al momento e così i suoi personaggi, e  affascina sempre le platee”

Vito Leanza, ostetrico ginecologo, docente universitario, inventore di tecniche innovative brevettate nella specialità, responsabile U.O. Uroginecologica dell’Università di Catania “per l’eccellente attività medico chirurgica e scientifica, che svolge con impegno e passione, esempio di valore civico e morale da tramandare”; invita i giovani alla positività, alla scienza e alla fede, valori che camminano in sinergia. Il medico deve avere una vasta cultura, deve aggiornarsi continuamente, ma deve avere anche una grande umanità. Per potere raggiungere l’eccellenza è fondamentale lavorare non solo col senso del dovere ma anche con la passione.

Infine Alessandra legge “Amore per la chirurgia” scritta dal prof. Leanza, versi che celebrano l’importanza della chirurgia ma anche il limite dell’essere umano che deve sapere come deve operare, ma anche quando deve fermarsi. La poesia sottolinea come sia rilevante anche la fede che dà forza e sostegno nei momenti difficili della vita.

Carmelo Petralia, Procuratore Aggiunto Tribunale Catania, da sempre impegnato nell’indagine e del contrasto alla criminalità organizzata “per i suoi alti meriti contro ogni forma di brutalità e sopraffazione”.

Rivolgendosi e dialogando con i ragazzi che gli rivolgono alcune domande su come si può estinguere la mafia, risponde con un discorso pieno di riflessioni e spunti importanti, sottolineando come la mafia si evolve e occupa vari  aspetti anche imprenditoriali e di mercato, ma con forza richiama l’attenzione sottolineando “sarete voi le nuove generazioni che contribuirete ad estinguere questo fenomeno”.

Cita le parole del magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia “La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni, iniziando dalla scuola.”

Salvatore Incorpora, pittore scultore poeta, importante autorevole esponente dell’espressionismo meridionale italiano, ricordato anche nell’attività didattica svolta con metodi innovativi “per aver trasmesso alle nuove generazioni la funzione visiva dell’Arte testimonianza di vita passata e di storia, segno forte di civiltà del nostro essere popolo del Meridione” (alla memoria).

Ha ritirato il riconoscimento il figlio avv. Egidio Incorpora “Messina è al  centro fra questi due mondi di ispirazione di mio padre, che furono la Calabria dove nacque e la Sicilia che fu fonte artistica per circa 60 anni. Le sue figure, i suoi presepi, le sue attività e la sua arte sacra viene sempre rivissuta. Ho portato avanti questa eredità perché mio padre ha creduto sempre nell’arte, e l’arte, rivolgendosi a i ragazzi, è la cosa più sublime, più pura, con il messaggio subliminale che può dare; e lui fu sempre vicino ai ragazzi perché insegnò per tutta la vita”. 

PREMI SPECIALI SCUOLA (XXI edizione)

Presenti i dirigenti scolastici: Ausilia Di Benedetto (“Mazzini-Gallo”), Giovanna De Francesco (“Maurolico”), Giusy Scolaro (comprensivo “Enzo Drago”), Grazia Patanè (“Albino Luciani”), Grazia Interdonato (comprensivo di Santa Teresa).

Primo premio assoluto “Amici della Sapienza” speciale scuola (poesia), XXI edizione, consegnato a Jerica Delos Reyes (L’abbandono di una madre), III E “Foscolo-Battisti”; premio Istituti di 2° grado a Linda Cianci (Blackout), IV A Liceo “Maurolico”. Premiati anche tre studenti di ogni Istituto di Messina e provincia. Presiedevano le giurie: per gli Istituti di 1° grado la dirigente De Francesco del “Maurolico”; per quelli di 2° grado la dirigente Scolaro dell’”Enzo Drago”.

Premi letterari “XXV N. Giordano Bruno” per la narrativa: Lisa Sforza (Ceylon colomba verde, ed. Studio Byblos), Giovanni Coglitore (Il sentiero della vita, ed. Edificare Universi), Daniela Trovato (Acqua, ed. Carthago); per la saggistica Nino Nicolosi (Lievito quanto basta, ed. Al.Gra); per la poesia in lingua: Maria Romanetti (Inondami), Orazio Minnella (Briciole di tempo), Luigi Antonio Barone (L’uomo che viveva sulla strada); poesia in vernacolo: Romolo Romeo (Buccuni duci), Salvatore Gazzana (Lu cani), Giovanni Malambrì (‘U mari c’a luna china).

Giuria del premio letterario “Giordano Bruno”: Paola Colace Radici (presidente), Rosario Abbate, Ausilia Di Benedetto, Cettina Epasto, Rosamaria Lentini e Santina Schepis (presidente del Club per l’Unesco di Messina).

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