ODA COMUNICATO LAVORATORI TESSERATI CISL

I lavoratori iscritti alla Cisl, riunitisi in data 23/02/2018, in relazione al comunicato congiunto scritto e diffuso agli organi di informazione dalle segreterie provinciali di Cgil Fp, Cisl Fp e UilFpl, tengono a precisare quanto segue.

“Come lavoratori e, soprattutto, come tesserati Cisl, siamo amareggiati, delusi e sbalorditi dalla presa di posizione del nostro segretario generale Funzione pubblica Catania. Chiediamo pertanto l’immediata rettifica di quanto espresso nel comunicato; affermazioni che pesano come macigni e rappresentano un intollerabile voltafaccia ai nostri danni. Il tutto nel momento più delicato dell’esistenza dell’Ente, quello che vede in ballo il futuro stesso della Fondazione, con l’attesa della sentenza sull’istanza di fallimento.

Ci chiediamo, al colmo dello shock e della rabbia, per quale motivo anche la Cisl abbia sentito la necessità di scagliarsi contro l’attuale governance, senza procedere all’imprescindibile concertazione con i lavoratori. La ‘base’ è stata tagliata fuori, nonostante siano state diverse le richieste di incontro avanzate dal coordinatore al vertice della sigla. Quella stessa ‘base’ che cerca con immani sforzi di non perdere la speranza, continuando a lavorare e assicurare i servizi, avendo ben chiaro che l’attuale piano di risanamento si sta dimostrando realmente efficace. Quegli stessi lavoratori che hanno altrettanto chiaro che, seppur gravosi, gli stipendi arretrati saranno sempre il minore dei mali qualora l’ODA venisse dichiarata fallita. Siamo stati fraudolentemente tenuti all’oscuro di tutto e adesso ci troviamo a doverci preoccupare anche della fedeltà e della correttezza dei nostri rappresentanti sindacali che, di contro, hanno ricevuto da noi la delega in ragione di un rapporto fiduciario basato sulla condivisione delle scelte, dei contenuti e della prassi sindacale. Nelle ultime settimane, non abbiamo fatto altro che chiedere al nostro sindacato una presa di posizione netta e solidale con i lavoratori, sia per quanto riguarda il sit-in del 15 febbraio, sia per gli sviluppi della vicenda giudiziaria. Nessuna parola di sostegno ci è stata rivolta. Pertanto adesso ci aspettiamo che il nostro segretario riveda radicalmente e pubblicamente la sua posizione, prendendo le distanze, in maniera netta, da quanto affermato nel comunicato di cui sopra”.

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