Il questore di Catania Alberto Francini, “Catania è diventata punto di riferimento di tutte le agenzie specializzate nella lotta al traffico di esseri umani o all’immigrazione clandestina”
Il questore di Catania Alberto Francini, “Catania è diventata punto di riferimento di tutte le agenzie specializzate nella lotta al traffico di esseri umani o all’immigrazione clandestina”
Interessante e notevole seminario Interpol si svolge in questi giorni a Catania
Lella Battiato Majorana
Catania, città polo, per il seminario di aggiornamento professionale e lavoro di rete su “traffico migranti e reati associati”, con Interpol Segretariato Generale di Lione, con il supporto dell’Interpol di Roma, N.C.B. (National Central Boureau), in sinergia con la Questura di Catania, che si pone come interlocutore unico e privilegiato, attraverso indagini specifiche, ed è la più impegnata d’Italia sotto questo versante.
La questura di Catania avanguardia in Italia ed Europa, e abbraccia un fenomeno all’80-90% italiano.
L’Interpol ha promosso con il Ministero dell’Interno il progetto “Fly Way”, corso di specializzazione in materia di tratta degli esseri umani e traffico di migranti. dal 28 maggio al 1°giugno.
Apre i lavori il questore Francini “colleghi delle forze di polizia, a nome delle donne e degli uomini della Polizia Italiana vi auguro buongiorno e benvenuti in questo estremo lembo d’Europa a Catania. Da questa parti è nata circa 2.500 anni fa la cultura europea. Queste terre furono chiamate Magna Grecia e qui la cultura ellenistica fece approdo in Europa. È un territorio bellissimo,pieno di storia e di bellezze naturali: vi invito visitarlo con passione. Da qualche anno Catania è al centro del fenomeno dell’immigrazione nel Mediterraneo. Credo sia utile dire, molto brevemente e semplificando al massimo i concetti, come è organizzata la sicurezza in Italia e quindi anche come si affronta il problema dei flussi migratori e dei traffici criminali intorno ad essi smuggling and trafficking”. Interessante aggiornamento professionale, grazie ad Interpol, che coniuga la sinergia con Prefettura, Questura, Ministero dell’Interno e altre agenzie, poiché la Sicilia, con le città di Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, si identifica con i trafficanti di immigrazione. Lavori di rete, di confronto per eventuale collegamento del traffico con la criminalità organizzata, e grazie a un lavoro di squadra e un’approfondita analisi del fenomeno, che oggi si sviluppa tra rappresentanti Polizia Giudiziaria e Magistratura dell’Africa Equatoriale, coinvolti anche Francia, Italia, Germania, Svizzera e Spagna.
Le attività proseguono con Mr. Faysel Al-mohannadi Criminal Intelligence Officier, Trafficking in Human Beings Unit, INTERPOL, che ha sottolineato “questo particolare incontro ci porta a confrontarci con i due temi di oggi “traffico” e “tratte”. È importante analizzare la capacità di polizia Interpol, traffico e reati associati, una sfida per fronteggiare il grosso giro economico che si avvita attorno; a tal uopo necessitano colloqui supportati da vari studi con seminari”.
Un gruppo variegato in questi cinque giorni di studio che darà un contributo notevole.
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