Le fatiche di Ercole
Le fatiche di Ercole
Milano, novembre 2015 – La Triennale di Milano presenta il frutto delle Fatiche di Ercole, un imponente dipinto di 120 mq nato dallo speciale e inconsueto tributo alla carriera dedicato a Ercole Pignatelli in occasione degli 80 anni dell’artista salentino, noto per le rappresentazioni lussureggianti della natura e i suoi monumentali ma sensuali nudi femminili.
Il pittore pugliese, protagonista dal 5 novembre di uno show che mischia sapientemente il concetto di esposizione con quello di performance, ha lavorato per un totale di 26 giorni nella sala Impluvium della Triennale di Milano, trasformata per l’occasione in un ring estroflesso dall’architetto e designer Fabio Novembre.
Seduto al centro del ring, il pubblico ha potuto osservare Pignatelli confrontarsi con una tela di 120 mq che abbraccia tutto il perimetro della sala, e cimentarsi nell’epica impresa di riassumere in meno di un mese, e in una sola stanza, la poetica della sua arte e della sua vita. Un’esposizione quindi “in progress”, dove a essere in mostra, più ancora dell’opera, sono stati l’artista stesso e il processo creativo dietro i suoi lavori.
Ma l’artista, interprete della contemporaneità, è come un sismografo: dotato di una sensibilità fuori dall’ordinario che gli fa registrare, primo fra tutti, ogni sussulto del mondo che lo circonda. Avvenimenti che si ritagliano, quasi indipendentemente dalla volontà del pittore, il loro spazio sulla tela.
Il 13 novembre, mentre il mondo guardava sgomento quanto stava avvenendo a Parigi, Ercole Pignatelli affrontava la parete centrale. Una figura femminile già abbozzata reclinava il capo su un fiore rigoglioso, le foglie piegate a nascondere parzialmente il corpo nudo, in una posa che ricorda la delicata sensualità della Venere di Botticelli. Dall’alto scendeva una seconda donna, novello Zefiro, per porgere un bocciolo alla prima.
Al termine di quel giorno, la vegetazione esuberante del dipinto brillava del blu, del bianco e del rosso della bandiera francese e gli occhi della Venere del 21esimo secolo si erano chiusi di fronte all’orrore.
Ercole Pignatelli ha voluto dedicare l’opera alle vittime del terrorismo, donando loro un fiore che non appassisse mai.
ll progetto ha voluto celebrare in modo non tradizionale la figura dell’uomo e dell’artista Pignatelli, invitando il pubblico ad assistere a un incontro-scontro che ha visto il pittore affrontare non solo la tela di grandi dimensioni, ma anche la sfida posta dagli occhi del pubblico e dalla fisicità stessa dell’atto pittorico.
Idea nata dall’affetto di un gruppo di artisti vicini al Maestro, Le fatiche di Ercole è corredata da un catalogo che raccoglie il contributo di diversi fan d’eccezione di Pignatelli, tra cui il conterraneo Giuliano Sangiorgi e naturalmente Fabio Novembre.
Con questa mostra, realizzata grazie alla collaborazione di M77 Gallery di Giuseppe Lezzi ed Emanuela Baccaro, la Triennale e Milano vogliono rendere omaggio a uno degli ultimi esponenti di una grande generazione di artisti italiani.
NOTE BIOGRAFICHE
ERCOLE PIGNATELLI
Ercole Pignatelli è nato nel 1935 a Lecce e vive e lavora a Milano, dove si è trasferito all’inizio degli anni ’50. Qui ha avuto modo di conoscere il milieu artistico e culturale dell’epoca, da Lucio Fontana, Piero Manzoni, Wilfredo Lam, Sebastian Matta, a Valerio Adami, Roberto Crippa ed Emilio Tadini, per citarne alcuni; frequentando anche poeti e letterati come Raffaele Carrieri, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, André Verdet e Pierre Restany. Artisti che hanno lasciato traccia nella sua formazione. Ercole Pignatelli è considerato tra i pionieri della figurazione italiana; la sua tavolozza gioca con tinte materiche e brillanti e sono spesso le donne mediterranee ad occupare le scene alchemiche e inquietanti delle sue tele.
I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni e stati esposti in numerose gallerie ed esposizioni. Tra queste: Moulins de Mougins, “Omaggio a Pablo Picasso” (2013); LIV Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia (2011); Capricorno Gallery Arte Contemporanea, Washington e Capri (2004, 2006, 2008); Museu da Agua, Lisbona (2004); Barbara Behan Gallery, Londra (2003); Irving Galleries, Palm Beach, Florida (2000); Petersburg Museum, “Picasso e le Avanguardie Russe”, Otaru, Giappone (1997); Museé du Bastion Saint André, Antibes (1995); Galerie Fahlbusch, “Blumen”, Mannheim (1995); Galleria Tega, Milano (1985, 1988); Museé Municipal, Saint Paul de Vence (1985); XXXVIII Biennale di Venezia “Natura come immagine”, Venezia (1978); Galleria d’Arte Moderna, Prato (1976); Galleria Documenta, Torino(1973); Galleria del Naviglio, Milano (1965). Si rammenta la donazione spontanea di 54 opere che i coniugi Ercole e Gabriella Pignatelli hanno fatto al comune di Lecce presso il Castello di Carlo V.
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