Al museo “Messina Incorpora” interessante e seguita con partecipazione la presentazione del libro “Viaggio nell’antica Roma” di Carlo Ruta e Sebastiano Tusa, che esaltano la socialità del diritto

Al museo “Messina Incorpora” interessante e seguita con partecipazione la presentazione del libro “Viaggio nell’antica Roma” di Carlo Ruta e Sebastiano Tusa, che esaltano la socialità del diritto

Lella Battiato Majorana

 

Presentato, nel “Museo Francesco Messina/esposizione permanente Salvatore Incorpora” di Linguaglossa, da Sebastiano Tusa assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e Carlo Ruta Storico del Mediterraneo e saggista, il pregevole volume  ‘Viaggio nell’antica Roma. Lungo le vie dei saperi, delle cittadinanze e del sacro’ (Edizioni di Storia, Ragusa). Sono emersi curiosità e segreti suscitando la folta platea a profonde riflessioni.

Un pomeriggio organizzato dalla rassegna letteraria “Conversazioni ad alta quota” insieme a Naxoslegge ospitando i due studiosi che hanno ricostruito la storia della “Città Eterna”, a partire dalle sue vie intese non solo come infrastrutture ma come vettori di relazioni, per ripercorrere come il suo destino si intrecciò con quello dei popoli del mondo fino allora esplorato. Il viaggio, come fa notare Tusa, dalla fondazione fino alla caduta di Roma evidenzia i rapporti, le influenze, gli scambi con altri popoli e civiltà componenti essenziali della grandezza stessa di Roma”.

I due autori ricostruiscono “l’Urbe che si erse dal fondo della storia attraverso l’uso strategico della forza: dominatrice e intrisa di bisogni. Di tale pulsione Essa seppe fare tuttavia un impiego razionale, imbrigliandolo in un complesso progetto di civiltà”.

Esaltano la socialità del diritto, che fu l’ispirazione principale di quell’iter attorno a cui si destreggiò il genio di un ceto dirigente, lanciando un po’ alla volta un corpus di principi che nelle linee essenziali sarebbero sopravvissuti ai destini monarchici, repubblicani e imperiali della Città Eterna. Continuano affascinando il pubblico “Quando sentì minacciati i propri interessi vitali, Roma guerreggiò con impeto. Tuttavia, si aprì ai popoli, assimilandole e irradiandole i patrimoni più fecondi. Cercò di disciplinare con ponderazione l’intera vita sociale, maturando una nozione aperta delle cittadinanze”.

Sicuramente un inno alla magnificenza di Roma, gli autori evidenziano, “Essa si aprì appunto ai contagi sino al tramonto della sua potenza politica, quando, mentre consegnava all’Oriente bizantino il testimone di una promettente ma difficile continuità politica e morale, riviveva come capoluogo di una religiosità che avrebbe scritto altre fondamentali pagine di storia”.

Alla presentazione del volume sono intervenuti Daniele Malfitana, direttore dell’Ibam-Cnr di Catania, Fulvia Toscano, direttrice artistica di Naxoslegge e Andrea Giuseppe Cerra, assessore ai Beni culturali e all’identità etnea; ha portato i saluti Maria Costanza Lentini direttore Polo Regionale Catania. L’iniziativa oltre per il dato squisitamente letterario è stato particolarmente rilevante, poiché l’assessore Tusa ha incontrato i sindaci del territorio etneo per programmare le politiche culturali dell’area nell’immediato futuro.

L’esposizione permanente “Salvatore Incorpora” ha fatto da cornice all’evento proponendo un affascinante panoramica sulla poliedrica figura dell’Artista e delle sue opere. Attraverso un percorso di sei sale, il visitatore è accompagnato alla scoperta di dipinti, sculture, presepi e disegni che con la loro forza espressiva comunicano la vitalità e la forza espressiva di Incorpora.

Nato in Calabria, circondato dalle sculture realizzate dal nonno e dalla madre che lo iniziarono alla pratica artistica. Dopo aver concluso la sua formazione a Napoli inizia in Sicilia l’attività dell’insegnamento e insieme a un vivacissimo circolo di intellettuali, Incorpora dà vita ai piedi dell’Etna a una serie di iniziative culturali che scuotono il territorio e lo aprono alle novità artistiche, difendendo le bellezze storico-artistiche di Linguaglossa sua città di adozione.

Nell’esposizione troviamo un intenso ciclo ispirato ai personaggi della letteratura di Giovanni Verga e i  dipinti degli anni Settanta dedicati al sociale, all’emigrazione, alla violenza. Non mancano le dolorose riflessioni sulla prigionia subita durante la Seconda Guerra Mondiale. Dell’associazione a lui dedicata e continuata dai figli, di cui l’avv. Egidio Incorpora è presidente, è una testimonianza del valore aggiunto che dà a Linguaglossa.

L’assessore Cerra sottolinea “iniziativa importante per accogliere la prima visita ufficiale dell’assessore Tusa all’interno della kermesse letteraria col supporto di due intellettuali di alto livello nella location Messina Incorpora, che rappresenta il legame imprescindibile tra cultura e territorio. “Inaugurata soltanto tre anni fa, evidenzia, registra la presenza di decine di migliaia di visitatori. Contiamo nel 2018 di portare qui una mostra dedicata alla classicità greca in compensazione tra il contributo agrigentino della Valle dei Templi e il patrimonio artistico del maestro Francesco Messina”.

“Il messaggio del libro attraverso le istituzioni e le esperienze dell’attività romana, rilancia, dimostra che la Sicilia deve un debito di pari valore sia alla classicità greca che al mondo romano, in particolar modo per l’influenza che il diritto romano ebbe nella crescita intellettuale culturale sociale nelle nostre comunità e nella nostra isola; ubi civitas ibi ius (dove esiste lo Stato esiste la legge) grazie al diritto Roma divenne grande e fece diventare grande i luoghi che percorse”.

Cerra accenna all’interessante mostra “Incorpora Messina Guttuso”, che ha visto oltre 12.000 visitatori all’interno della quale da una parte il patrimonio dei presepi e l’arte pittorica di Incorpora, dall’altra le grandi sfumature e i colori di Guttuso, la tradizione della cultura siciliana del Novecento, l’eterna classicità di Francesco Messina delle sue opere e la riproposizione del busto di Quasimodo.

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