PINT OF SCIENCE, GRANDE EVENTO INTERNAZIONALE CHE HA PORTATO LA SCIENZA NEI PUB DI CATANIA

PINT OF SCIENCE, GRANDE EVENTO INTERNAZIONALE CHE HA PORTATO LA SCIENZA NEI PUB DI CATANIA

Viaggio nel mondo della biologia sintetica….. tra fake news, il grafene, quanto pesano i fantasmi,fasci di particelle al servizio della salute  e l’oro delle esplosioni stellari

Lella Battiato Majorana

 

Dalle nanoparticelle all’esplosioni di supernovae; dalla possibilità di riparare il dna per sconfiggere le malattie genetiche a quella di curare il cancro con fasci di luce, adroterapia; e ancora, il fascino del mistero dei neutrini e le nuove frontiere della tecnologia con fotonica e robotica. Una serata tra la scienza e la birra con tantissimi ricercatori, temi interessanti tra i figli delle stelle che con le loro spettacolari esplosioni incantano il mondo; neutrini come fantasmi che attraversano indisturbati enormi spessori di materia, hanno una massa piccolissima, ma non nulla, difficilissima da misurare e ancora nessuno ci è riuscito.

Lo scienziato che riuscirà a misurarla potrà valere un biglietto per il Nobel a Stoccolma  e ci aiuterebbe a capire perché non incontriamo mai i nostri anti-io fatti di anti-materia: eventualità che causerebbe la distruzione di entrambi in uno spettacolare fuoco di artificio cosmico.

Tutto questo, e molto altro, è Pint of Science Catania 2018, seconda edizione della manifestazione internazionale di divulgazione scientifica nata nel 2013 nel Regno Unito e arrivata ad abbracciare 20 città italiane e 21 paesi nel mondo. . Temi svolti “Our Body”, “Tech Me Out” e “Atoms to Galaxies”, corrispondenti a biologia-medicina, tecnologia e chimica-fisica macrotemiche, quest’anno nel cuore della movida catanese, nei tre diversi pub del centro storico, da lunedì a mercoledì, nove talk in programma con esperti nel settore dell’Università di Catania.

Un appuntamento che sta diventando un classico nella primavera catanese, ritorna per il secondo anno consecutivo. Al Mr. Hyde, interessante intervento del biologo Massimo Gulisano, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco, che ha intrattenuto brillantemente i giovani sull’ingegneria genetica e la possibilità di modificare il genoma per creare la biologia sintetica “A CRISP Rysalad and a pint of glowingbeer, please! Un viaggio nel mondo della biologia sintetica”.

Al Joyce Irish Pub Francesco Priolo, fisico della materia, professore ordinario presso il Dipartimento  Fisica e Astronomia ha parlato di fotonica e come da luce e materia possano scaturire innovazioni tecnologiche importantissime “alla velocità della luce attraverso i percorsi dell’innovazione”; mentre, in contemporanea al The Boozer, Luciano Pandola, fisico astroparticellare, (ricercatore INFN Laboratori Nazionali Sud) ha condotto il pubblico nel misterioso viaggio alla scoperta delle proprietà dei neutrini Quanto pesano i fantasmi?; il terzo  giorno Milena Bufano, astrofisica, (ricercatrice INAF Osservatorio Astrofisico  Catania) – ha parlato della produzione degli elementi nelle stelle, Esplosioni stellari, ovvero come ti produco l’oro (e non solo) con le stelle. e al The Boozer in contemporanea Paolo Arena, ingegnere professore ordinario, Dipartimento Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica ha introdotto il pubblico al tema della robotica bio-ispirata. Io “Robot”, sono abbastanza “grande” per una birra? Alternandosi a Francesco Pellegrino (ricercatore Dipartimento di Fisica e Astronomia) – Il grafene: una rivoluzione scritta a matita.

Ancora per il tema “Our body” Carlo Carluccio Castracani (dottorando presso Dipartimento  Scienze Biomediche e BioTecnologiche) – Oncoweb, la nuova branca delle fake news! Pablo Cirrone (ricercatore INFN Laboratori Nazionali  Sud) – Fasci di particelle al servizio della salute.

 TECH ME OUT / Joyce Irish Pub, Ivana Di Bari (dottoranda in Scienze Chimiche Dipartimento Chimica Quanto possono essere piccoli i postini? (Il MEDICaloso mondo delle Nanotecnologie).

Argomenti affascinanti e anche quest’anno il pubblico è accorso numeroso, attratto dalla varietà degli argomenti di cui si è parlato nei tre diversi pub; il team di Pint of Science Catania, con il suo entusiasmo e passione ha reso possibile la realizzazione di questo importante evento.

«Caratteristica di Pint of Science è un modo diverso e originale di portare le ultime frontiere della ricerca scientifica in mezzo alla gente. Niente cattedre e lavagne ma un bel bicchiere di birra in mano per discutere insieme sui misteri della natura e le ultime scoperte che miglioreranno il nostro futuro –  spiega Alessia Tricomi, direttore Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia, eccellenza catanese, coordina il nuovo esperimento LHCF del superacceleratore di particelle LHC del Cern di Ginevra, dove è stato scoperto anche il bosone di Higgs. Sottolinea “questo centro, nonostante abbia bisogno di fondi, ha una mission: trattenere i nostri brillanti giovani, non farli fuggire da Catania e creare qualcosa in questa terra siciliana che è meravigliosa, purtroppo ricca di sofferenze”. Coordinatore dell’organizzazione locale di Pint of Science rilancia “Il format, ormai collaudato, essendo questa la sesta edizione a livello mondiale e la quarta in Italia, consiste nel fare incontrare il pubblico, ogni sera, con un ricercatore diverso e discutere e interagire su un tema di attualità nel campo dell’astronomia, della fisica, della chimica, della matematica, della biologia o della sociologia. Il tutto con un linguaggio che al tempo stesso risulti semplice ma non banale, e accompagnato, naturalmente, da una buona birra».

«Catania è una città vivace e curiosa – commenta ancora Alessia Tricomi, docente all’Università di Catania –. La risposta è stata positiva, per l’edizione 2018 abbiamo preparato un programma accattivante con ricercatori di fama internazionale ma anche, nello spirito di Pint of Science, dando spazio a giovani emergenti”.

Un evento che nasce nel 2012 con Michael Motskin e Praveen Paul due ricercatori all’Imperial College di Londra,che diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori.

Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Nel Maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovative agli amanti della scienza e della birra. È stato un successo strepitoso.

In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo per prime sei città – Genova, Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano – addirittura più che triplicate nello spazio di quattro edizioni.

Massimo Gulisano chiacchierando di ingegneria genetica, ha spiegato come “essa ci permette di leggere prima, di capire poi e manipolare quindi l’informazione contenuta nel DNA per modificare le qualità delle cellule, grazie al sequenziamento di genomi e a tecnologie CRISPR si può progettare come riscrivere il genoma di una cellula, o addirittura crearne uno nuovo; così è nata la biologia sintetica”. Ed ecco i kit per la birra gialla o tagliatelle con cavoli Crispr saltati in padella

Quest’anno, infatti,il festival si è svolto in contemporanea in ben 20 città italiane (Avellino-Sarno, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa-Lucca, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Siena, Trento-Rovereto, Trieste e Torino) e 21 paesi letteralmente in ogni angolo del mondo (Australia, Belgio, Brasile, Canada, Costa Rica, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Messico, Olanda, Paraguay, Portogallo, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e Thailandia).

Pint of Science è organizzato dall’associazione culturale no-profit “Pint of Science Italia” ed è un evento senza scopo di lucro con il supporto di INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e Istituto Pasteur Italia (Fondazione Cenci Bolognetti). A Catania sponsor dell’evento è il CSFNSM (Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Sruttura della Materia), impegnato da oltre sessant’anni nella ricerca scientifica di base e applicata e nella formazione di giovani ricercatori.

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