Notte europea dei ricercatori, Catania tra scienza e cultura in vetrina e nei sotterranei della Metropolitana. Una grande festa con successo e tanti laboratori

Notte europea dei ricercatori, Catania tra scienza e cultura in vetrina e nei sotterranei della Metropolitana.

Una grande festa  con successo e tanti laboratori

Lella Battiato Majorana

 

Catania diventa un laboratorio a cielo aperto, una grande festa della Scienza e della conoscenza, un’avventura alla scoperta di quanto si studia nei laboratori, e che può cambiare (o ha già cambiato) le nostre vite e il futuro del mondo. È stata soprattutto questo la Notte europea dei Ricercatori, il grande evento promosso dai Laboratori nazionali del Sud e dall’Università di Catania, insieme con in collaborazione con Inaf, Ingv, Infn sezione di Catania, Centro siciliano di Fisica nucleare e di Struttura della Materia, Cnr – Imm, Fce-Metro e Officine Culturali, con il coinvolgimento di oltre 20 partner cittadini, che nel pomeriggio di venerdì, fino a notte fonda, ha richiamato in 17 luoghi della città diverse migliaia di cittadini, e tantissimi bambini e ragazzi, interessati o semplicemente incuriositi dagli esperimenti o dalle spiegazioni.

 

L’evento collegato al progetto SHARPER (Sharing Researchers’ Passions for Evidences and Resilience) finanziato dalla Commissione europea, si è svolto in contemporanea con 12 capoluoghi di provincia di 8 regioni: Ancona, Cagliari, Caserta, Catania, L’Aquila, Macerata, Napoli, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia e Trieste. Filo conduttore, quello di alimentare il dialogo tra cittadini e ricercatori per far conoscere il ruolo dei ricercatori nella società e il valore della ricerca per il futuro di ognuno.

 

Estremamente soddisfatto per il grande afflusso di pubblico il rettore Francesco Basile, al termine del tour tra gli stand di piazza Università nel corso del quale ha voluto ringraziare personalmente tutti i ricercatori, il personale e gli studenti che si sono mobilitati per questa iniziativa: “Questo genere di eventi, improntati sulla cultura e sulla scienza, esercitano un forte richiamo. E Catania ha risposto con interesse superando come sempre oltre ogni aspettativa. I nostri studenti hanno molto da dare”.  

 

Dal canto suo, il direttore dei Lns Giacomo Cuttone ha più volte ribadito la necessità di sostenere concretamente la ricerca: “Catania è una città ricchissima di ricerca e di ricercatori, anche in questa occasione il grande pubblico avrà potuto toccare con mano il patrimonio umano e di strutture presenti nel nostro territorio, che possono costituire una occasione unica di sviluppo e traino per Catania e la Sicilia orientale”, continua “i numerosi visitatori testimoniano la necessità di sostenere la ricerca”.

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