San Berillo in vetrina, con “Prospettive”, cinema breve che racconta le città con storie ai margini. Interessante rassegna cinematografica organizzata da Trame di Quartiere «Obiettivo far conoscere il rione e migliorarlo»

San Berillo in vetrina, con “Prospettive”, cinema breve che racconta le città con storie ai margini. Interessante rassegna cinematografica organizzata da Trame di Quartiere

«Obiettivo far conoscere il rione e migliorarlo»

 Lella Battiato Majorana

 

L’associazione Trame di Quartiere ha organizzato, attirando un flusso notevole di pubblico, la manifestazione si è sviluppata in quattro serate, dal 4 al 7 ottobre, con la visione di corti selezionati dal Milano Design Film Festival. Uno scenario e un contesto che si è mischiato a prostitute, immigrati e senza tetto, arricchendosi con le proiezioni di film e cortometraggi che raccontano storie di periferie urbane e storie di marginalità e fragilità sociale.

 

Attorno ai film sono stati proposti degli incontri, coinvolgendo realtà attive nella città di Catania insieme ad altri ospiti: i registi dei film, docenti, rappresentanti delle istituzioni, studiosi, cittadini e personalità che hanno arricchito con sguardi e testimonianze i temi affrontati.

 

Direttrice artistica della rassegna è la regista Maria Arena, affiancata da Massimo Finistrella che è il direttore organizzativo.

 

Il gruppo di lavoro interdisciplinate Trame di Quartiere, ubicata nei locali di Palazzo de Gaetani, punta all’obiettivo di riscoprire il patrimonio culturale materiale e immateriale del luogo attraverso progetti di riuso di aree e strutture abbandonate, nonché la riattivazione sociale degli abitanti.


“Non si tratta di una rassegna cinematografica in senso stretto – dice Flavia Monfrini, del direttivo di Trame di Quartiere –  ma di un evento coerente con la nostra progettualità, che propone una collaborazione attiva con il tessuto sociale che vive il quartiere, attraverso l’inclusione di alcuni abitanti nello staff, in un’ottica di inclusione e partecipazione. La stessa scelta dei temi trattati – urbanistica, immigrazione, narrazione, povertà – vuole stimolare una riflessione costruttiva e un’interazione tra le diverse realtà coinvolte, catanesi e non, e il quartiere”.

 

Il progetto è risultato vincitore del bando Cineperiferie, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Cinema.

 

Trame di Quartiere, da sempre promuove l’utilizzo del linguaggio audiovisivo come strumento d’indagine del reale, chiarisce Finistrella, e la cosa più bella di questa rassegna, è che è aperta a tutti, professionisti e non, che hanno voglia di raccontare un storia”.

 

Preziosa la presenza, nella giornata dedicata all’Urbanistica, della sociologa Marianella Sclavi, fondatrice di Ascolto Attivo che ha progettato e condotto alcuni dei più importanti percorsi di progettazione partecipata realizzati in Italia nell’arco degli ultimi anni.

 

Marianella Sclavi ha partecipato ad una conversazione sul diritto alla città insieme con Filippo Gravagno, docente di tecnica urbanistica dell’Università di Catania. Il film serale  “Citizen Jane: Battle for the city”, di Matt Tyrnauer, narra l’esperienza dell’attivista Jane Jacobs e le sue battaglie più importanti durante l’era spietata di ‘riqualificazione’ urbana di Robert Moses negli anni ‘60 a New York.


La seconda serata dedicata alle Migrazioni, con cortometraggi selezionati dal Festival del cinema africano, Asia e America Latina. Ed è stato proiettato il lungometraggio “Ibi” di Andrea Segre, regista rinomato per la sua focalizzazione sulla marginalità di etnie, popoli e culture.‘’Ibi’’ è stato presentato da Matteo Calore, co-autore del film, con l’intervento di Carlo Colloca dell’Università di Catania, Emanuela Pistone di IsolaQuassùd e l’Associazione senegalesi di Catania.

 

L’ospite principale della terza serata è stato il regista teatrale Gabriele Vacis. Il suo film ” La Paura si Cura”, viaggio sulle tracce delle paure degli italiani intrapreso in sei diverse città, offre l’occasione per un incontro sul tema della narrazione e di come i racconti sulle città influenzino il modo in cui le viviamo. Una parte del film è ambientata nel quartiere catanese di Librino e sono state coinvolte Musicainsieme e I Briganti Rugby.

 

La serata conclusiva è stata dedicata al tema della Povertà, con la proiezione del film “Gente dei Bagni” di Stefania Bona (presente alla proiezione) e Francesca Scalisi. La conversazione, coordinata da Roberto Ferlito (Comitato Cittadini Attivi San Berillo), ha coinvolto gli abitanti di San Berillo.


Momento clou la finale del concorso per cortometraggi indetto da Trame di Quartiere e dedicato al giovane attore Domenico Bisazza, attore siciliano scomparso recentemente. Otto i video finalisti, selezionati tra gli oltre duecento arrivati da tutta Italia, votati dalla giuria popolare che ha decretato vincitore del concorso Incontri #1 Angelo Nero di Nadia Arancio; i film erano in lingua originale con sottotitoli in italiano.

 

La manifestazione, patrocinata anche dal Comune di Catania, vedrà tra i partner principali il Comitato Cittadini Attivi San Berillo e l’Associazione Senegalesi di Catania, con una collaborazione che mirerà a includere nello staff della rassegna gli abitanti del quartiere San Berillo in un’ottica di inclusione sociale e partecipazione, oltre che il gruppo FAI giovani di Catania che ha organizzato tre passeggiate in giro per la città.

 

«Lo scopo della nostra organizzazione è quello di fare conoscere ciò che avviene all’interno del rione e di migliorarlo – racconta Arena – e Prospettive si inserisce all’interno di questo proposito». «Le tematiche trattate presentano connotati globali, i film  proiettati provengono infatti da svariate parti del mondo e sono comunque adatti al nostro contesto».

 

«Per tutti gli abitanti della città è stata un’occasione unica, l’accesso gratuito con la possibilità di vedere film e cortometraggi bellissimi che altrimenti sarebbero difficili da reperire – aggiunge Arena – è sicuramente un’occorrenza da sfruttare, non avevamo mai organizzato un evento di tale portata». Molti residenti del luogo hanno prestato inoltre il proprio contributo per la moltitudine di compiti da svolgere, per un totale di «circa 20 persone che si impegneranno nella manifestazione».

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