Conclusi i lavori del XXIV Congresso Nazionale Forense Riconoscere il ruolo dell’avvocato in Costituzione, adeguata disciplina per l’avvocato monocommittente, riduzione del contributo unificato, specializzazione del Giudice di Pace

Conclusi i lavori del XXIV Congresso Nazionale Forense 

Riconoscere il ruolo dell’avvocato in Costituzione, adeguata disciplina per l’avvocato monocommittente, riduzione del contributo unificato, specializzazione del Giudice di Pace

Lella Battiato Majorana

 

XXXIV Congresso nazionale forense, svolto a Catania dal 4 al 6 ottobre, sul tema “Ruolo dell’avvocato per la democrazia nella Costituzione”ha preso il via alla presenza: del  ministro Alfonso Bonafede, sindaco Salvo Pogliese, vicesindaco Roberto Bonaccorsi, presidente Cnf Andrea Mascherin, tesoriere Cnf Gaetano Giuseppe Iacona, consigliere nazionale delegato Enrico Merli, coordinatore Organismo congressuale forense Antonio Rosa, segretario Ocf Giovanni Malinconico, consigliere nazionale Cnf rappresentante del distretto di Corte d’Appello di Catania Diego Geraci, presidente Ordine degli Avvocati Catania Maurizio Magnano di San Lio, presidente Cassa Forense Nunzio Luciano.

Presentati gli ultimi dati che delineano l’identikit dell’avvocatura italiana e anticipati i temi principali del congresso: tutela diritti delle persone, ruolo della difesa e funzione costituzionale dell’avvocatura, la giustizia e le ricadute nel sistema Italia, nuovi possibili assetti della professione forense, nuova agenda politica per le riforme in campo civile e penale.

L’importante assise, 660 delegati e una platea complessiva di 1800 congressisti, ha dibattuto su ben 140 mozioni, ammesse dopo lunga selezione,  su: avvocato mono/committente, Società tra avvocati, natura giuridica ordine forense, modifiche al Codice di Procedura Civile, revisione delle disposizioni fiscali, salvaguardia dell’effettività dei compensi dei professionisti e tempi di pagamento, revisione regolamento congressuale/statuto OCF (Organismo Congressuale forense).

Come previsto, dopo l’acclamazione dinanzi al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, è stato dato il via libera alla proposta di modifica dell’articolo 111 della Costituzione, per il riconoscimento esplicito dell’avvocatura, affermandone libertà e indipendenza per una efficace tutela dei diritti dei cittadini. Le cinque mozioni presentate sul punto, tema centrale del Congresso, sono state approvate a stragrande maggioranza dei 660 delegati.

Anche le altre mozioni, dopo un lungo dibattito protrattosi fino a sera, sono state approvate.

Il Presidente del Cnf Andrea Mascherin ha quindi affermato “Il XXXIV Congresso Nazionale Forense ha dimostrato grande unità e compattezza, una avvocatura matura e consapevole del suo ruolo. L’assise, oltre alla proposta di riconoscimento del ruolo dell’Avvocato in Costituzione, ha approvato mozioni importanti che vanno nella direzione di un migliore funzionamento della Giustizia italiana e della tutela dei diritti, consentendo anche a chi non ha mezzi di poter ricevere un servizio più veloce e qualificato”. “Il Congresso – ha aggiunto – si è misurato su alcuni temi molto sentiti dall’avvocatura. Sull’avvocato mono/committente si definisce una adeguata disciplina, una rete di garanzie minime che oggi non c’è, senza cambiarne la natura libero professionale ed escludendo qualsiasi rapporto di lavoro subordinato”.

“L’assise ribadendo il concetto che la Giustizia è e deve restare servizio pubblico, ha postulato la riduzione del contributo unificato, per favorire l’accesso a un diritto di tutti oggi compresso in modo penalizzante dagli elevati costi, come nel caso della giustizia amministrativa”.

“Le mozioni proposte e approvate dal Congresso sul patrocinio a spese dello Stato, già parte di una proposta di legge del Cnf, sono all’ordine del giorno del tavolo di lavoro in programma il 9 ottobre al ministero, come annunciato al Congresso dallo stesso ministro Bonafede”.

“Sul processo civile, inoltre, le nostre proposte hanno gli stessi obiettivi di miglioramento di efficienza esposti dal Ministro della Giustizia, ma con strumenti e percorsi diversi: non vogliamo intervenire sulle regole del processo, ma sui meccanismi che stanno a monte e a valle. Siamo, inoltre, convinti che sia interesse di tutti favorire la professionalizzazione e la specializzazione dei Giudici di Pace. Le mozioni approvate ipotizzano l’individuazione di una competenza per materie specifiche, proprio per agevolarne la crescita professionale e qualitativa concentrandone l’operato su materie specifiche”.

“L’Avvocatura unita come mai prima – ha aggiunto Giovanni Malinconico, segretario OCF – ha lanciato al Congresso dei messaggi importanti. Il primo è che sotto attacco non è solo la professione ma la tutela dei diritti fondamentali; il secondo è che l’Avvocatura è matura e pronta ad assumersi la grande responsabilità di essere baluardo indefettibile della tenuta del sistema democratico”. “La prossima battaglia da affrontare – ha continuato – è la forte crisi che sta vivendo una larga parte dell’Avvocatura. Una questione delicata che non può essere ‘liquidata’ frettolosamente dicendo che questa professione non si può più fare. Nessuno può permettersi di dirlo perché vorrebbe dire ammettere che la tutela giurisdizionale non è al centro della nostra società e noi ci batteremo sempre perché ciò non avvenga”.

A conclusione dei lavori, si è tenuta la Tavola Rotonda “Il ruolo della giurisdizione per la composizione dei conflitti nella società contemporanea – Avvento della predittività”, moderatore Antonio Rosa, Coordinatore OCF. Interventi: Piero Guido Alpa Ordinario di Istituzioni diritto privato, Giuseppe Corasaniti Direttore del Dipartimento Affari di Giustizia, Daniela Piana Ordinario di Scienza Politica, Francesco Romeo Associato di Logica e informatica giuridica, Angelo Spirito Consigliere della Corte Suprema di Cassazione.

Rinnovati i 53 componenti dell’OCF, che eleggerà il suo coordinamento nella prima assemblea che si terrà entro 30 giorni.

Interessanti interventi degli avvocati: Orazio Torrisi e Cettina  Marcellino, consiglieri Ordine Catania, Salvatore Morreale del Foro di Gela, Bajon Salazar e Adele D’Elia del Foro di Firenze, Giacomo Iaconino, presidente Associazione Forense Portici-Ercolano, Felice Ciruzzi delegato Foro di Napoli.

Il XXXV Congresso Forense si terrà a Lecce nel 2021.

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