A Scenario Pubblico la prima italiana di “Half the Truth” con la compagnia greca RootlessRoot, performance atletica e potente che coinvolgerà il pubblico
A Scenario Pubblico la prima italiana di “Half the Truth” con la compagnia greca RootlessRoot, performance atletica e potente che coinvolgerà il pubblico
Lella Battiato Majorana
Scenario Pubblico ha ospitato la Compagnia greca RootlessRoot, con la prima italiana dello spettacolo ‘Half the Truth’. A dominare la scena Linda Kapetanea, ateniese fondatrice della compagnia e Edivaldo Ernesto, coreografo del Mozambico, artista esperto di improvvisazione.
Lo spettacolo, investigazione fisica ed emozionale contiene una riflessione e ricerca drammaturgica sui corpi e sull’identità umana. Una performance che rappresenta lo spunto per guardare al corpo come veicolo per esprimere le proprie emozioni e strumento per accedere al paesaggio ignoto che ci circonda.
Individui separati dal collettivo, ma strettamente connessi attraverso quello che la fisica quantistica definisce fenomeno dell’”entanglement”, in una sovrapposizione di più sistemi la materia è interconnessa, anche se separata spazialmente, l’identità svolge il ruolo in continua metamorfosi muovendosi su un filo sottile di perpetuo presente.
Il corpo dei performer portato all’estremo dallo spettacolo e dalla sua architettura concettuale è spinto sull’orlo dell’impossibile come una finestra sulla dimensione di mistero che avvolge arcaicamente l’umanità. ‘Half the Truth’ è una performance che porta in scena tutta la vivacità e il virtuosismo dei danzatori e dei coreografi con l’intento provocatore di disattendere ogni promessa di intrattenimento fine a se stesso.
‘Half the Truth’ è lo spettacolo della compagnia Rootless Root fondata da Linda Kapetanea e Jozef Frucek nel 2006 ad Atene e nata dalla necessità di sviluppare un linguaggio artistico, che si differenzia come primitivo e crudo, è il mezzo artistico della loro filosofia pratica, la via per esplorare le potenzialità del corpo ed immergersi nelle profondità dell’essere umano. Le loro opere (assoli, installazioni e performance) hanno fatto il giro del mondo e sono state presentate in 21 paesi. Il The Onassis Cultural Centre Athens ha prodotto e presentato i loro pezzi “Eyes In The Colors Of The Rain”, “Kireru” e “Europium”, supportandoli nella tournée.
La fondatrice della compagnia, Linda Kapetanea che ha ricevuto il riconoscimento di “miglior performer 2002/03” da parte del Ministero della Cultura Greco, e il coreografo Edivaldo Ernesto (Mozambico), insegnante esperto di improvvisazione, ha iniziato con la danza tradizionale mozambicana ed è attualmente impegnato nella ricerca e nello sviluppo della sua tecnica personale: “Deep Movement” e “Next Level” insegnando in tutto il mondo.
La serata è stata seguita con successo dalla platea che indaga una possibile utopia, che si annida dentro l’uomo simbiosi di legame e di fusione che supera gli attriti della violenza quotidiana, e trionfa la sincronia.
Ha anticipato lo spettacolo, affascinando il pubblico, il progetto Seeds: Giovani Danzatori del Programma Modem Pro presentando le coreografie elaborate con il coordinamento artistico del Direttore Didattico Enrico Musmeci. In scena 26 danzatori da tutto il mondo che interpretano il linguaggio della Compagnia Zappalà Danza.
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