Training sulla Registrazione dei Richiedenti Asilo dedicata agli Uffici Immigrazione della Polizia di Stato, svolta al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Catania

Training sulla Registrazione dei Richiedenti Asilo dedicata agli Uffici Immigrazione della Polizia di Stato, svolta al  Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Catania

Il questore di Catania Alberto Francini sottolinea “una materia da affrontare dal punto di vista normativo e qualitativo”

Lella Battito Majorana

 

Due interessanti giornate di workshop organizzato da EASO (European Asylum Support Office), che hanno affrontato interessanti tematiche rivolte agli addetti ai lavori, affrontando notevoli argomenti: diritti fondamentali e protezioni internazionali, inseriti nel quadro della Costituzione italiana e come operare per un’accoglienza sostenibile nel rapporto tra migranti e territorio. Viene affrontata e analizzata la materia dei richiedenti asilo portatori di esigenze particolari nel contesto della registrazione della richiesta asilo, focus sui minori stranieri non accompagnati e le vittime di tratta.

Il questore di Catania Alberto Francini, sottolinea “L’immigrazione è diventata materia di strategica importanza nella nostra amministrazione, che deve essere affrontata a livello nazionale ed europeo che trova poi delle sinergie inevitabili nel sistema di sicurezza italiano, che prevede poi tutte le parti operative sul territorio: autorità di pubblica sicurezza, prefetto e questura”.

In apertura i saluti del prof. Giuseppe Vecchio, direttore Dipartimento Scienze Politiche Università degli Studi Catania. Sono intervenuti: dott. Irene Tittoni, Cinthia Petralito direttore Divisione Stranieri DPS, Anna Baracchi, Giulia Larato EASO, Felice Giuffrè ordinario Diritto Costituzione, Giuseppe Di Giovanni DPS; Delle Rose e Michela Innocenti Unità Dublino Easo. Eurodac Fabiola Mangoni e Lorenzo Rinaldi, servizio polizia scientifica, Borrello, Scarocchia questura di Roma.

Si analizzano i profili delle popolazioni di migranti che si incrociano con gli ecoprofughi, che fuggono dai loro paesi perché non hanno acqua  terremoti e anche la schiavitù. Si discute sulla procedura di Dublino nella fase di registrazione e l’attività della Polizia di Stato alla frontiera (in ingresso/in uscita).

Molti punti da chiarire e da colmare nell’amministrazione, alla luce della nuova normativa, esaminando i diritti fondamentali e l’accesso alle procedure secondo l’art.6 25/2008 e l’art. 3 21/2015, come operare con i richiedenti asilo usciti dai centri di accoglienza; viene presa in considerazione la procedura relativa all’art. 625/2008, per coloro che non hanno fissa dimora, ai fini della notifica degli atti procedurali. Infine, problema emergente, la legislazione italiana in materia di Protezione Internazionale, alla luce della riforma Minniti/Orlando così come modificata dal decreto Salvini. Si esaminano le strategie e gli atti integrativi per capire quali strumenti verranno dati agli uffici, poiché il problema dei respingimenti è molto delicato, in quanto si può chiedere e ottenere la protezione internazionale e possono essere trattati conformemente alle norme internazionali.

La legge Salvini 113/2018 va a modificare la legge 286/98 e la 25/2008, perché adesso viene soppresso il permesso “umanitario”; occorre sanare le posizioni che derivano da questi passaggi.

 

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