PIANETA SCUOLA. Per una didattica delle competenze

PIANETA SCUOLA. Per una didattica delle competenze

Angela Ganci

 

Una disamina dettagliata, coadiuvata da puntuali schemi esemplificativi dei diversi argomenti esposti, con un panorama che spazia dalla definizione di curricula alla didattica finalizzata all’inclusione scolastica: questo in sintesi il pregio e l’impegno profuso nel libro Pianeta Scuola. Per una didattica delle competenze, della psicoterapeuta e giornalista Angela Ganci.

Un testo illustrativo del panorama tracciato dalla Buona Scuola, ricco di dettagli, di definizioni precise e puntuali, a partire dalla delineazione delle Competenze chiave del Cittadino Europeo, a cui ogni Scuola oggi si deve riferire per progettare una didattica efficace, finalità ultime di ogni progetto di formazione permanente.

Ecco che, a partire dalla declinazione delle Otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente, con un focus sulle competenze digitali, il libro si snoda esaminando, in una visione di team e interdisciplinare, la strutturazione delle Unità di apprendimento, a partire da opportune definizioni di Traguardi e Obiettivi di apprendimento, in un’ottica partecipativa, e con occhio attento alle metodologie didattiche più avanzate al fine di rendere significativo ogni apprendimento, come il cooperative learning.

La programmazione curriculare come cuore di Pianeta Scuola, in una prospettiva temporale che abbraccia tutti gli ordini di scuola e che altresì deve coinvolgere le famiglie, corresponsabili delle scelte educative e del successo formativo degli alunni.

Se la prima parte del libro (corrispondente al primo, secondo e terzo capitolo) si può, a ragion veduta, definire tecnica, ma non tecnicistica, focalizzata principalmente sugli aspetti didattici e normativi, la seconda parte (quarto e quinto capitolo) approfondisce l’ambito psicologico e pedagogico dell’orientamento scolastico e dell’inclusione dei soggetti con diagnosi di DSA, illustrando i risultati delle ricerche sperimentali riguardanti le peculiari modalità di apprendimento dei soggetti dislessici e indicando gli strumenti idonei per avviare una didattica centrata sull’alunno con bisogni educativi speciali, come gli strumenti compensativi e dispensativi, discutendo altresì gli aspetti della gestione della classe secondo un’ottica democratica, evitando sterili autoritarismi.

Il libro fa un’ultima breve incursione nel mondo della normativa in tema di valutazione e autovalutazione scolastica, con un conciso sesto e ultimo capitolo, sempre con linguaggio agevole, coadiuvando la normativa con essenziali schemi, che lasciano il lettore gradevolmente coinvolto nella lettura di un libro certamente rivolto maggiormente al corpo docente e ai tecnici della scuola, ma che si adatta altresì a chiunque volesse addentrarsi per la prima volta nel modo di operare della Buona Scuola, come delineata dalla recente normativa.

Non manca, come ormai consuetudine dell’Autrice, giunta ormai al decimo volume delle sue pubblicazioni, un’Appendice finale dove il lettore potrà esaminare i numerosi corsi e articoli inerenti il mondo scuola, negli anni prodotti dallo Studio di Psicoterapia dell’Autrice.

Uno spazio è stavolta dedicato alle cosiddette Pillole pedagogiche, grazie all’ausilio del Dottor Leonardi, pedagogista, per ribadire che nell’interdisciplinarietà degli approcci risiede la versatilità e la riuscita di ogni intervento in favore dei minori, che segua il loro evolversi nell’ottica della formazione di quel Cittadino europeo, competente a livello di alfabetizzazione, ma anche emotivo, sociale e relazionale.

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