Nel plesso di viale Tirreno dell’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, incontro con il Questore Alberto Francini e la Polizia Postale

Nel plesso di viale Tirreno dell’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, incontro con il Questore Alberto Francini e la Polizia Postale

 

Ester Ragonesi, V Sez. I Eno*

   

 

Giorno 27 febbraio, presso l’istituto Alberghiero “Karol Woityla” di Catania, nei locali del plesso di Viale Tirreno, si è tenuto un incontro con il questore Alberto Francini accompagnato dal commissario capotecnico – Polizia Postale dott. Letterio Freni.

 

L’attività, prevista in relazione al progetto sperimentale di innovazione didattica, potenziamento area linguistico-letteraria con attività giornalistica, moderato dal direttore “thevoicekw” Lella Battiato, ha trattato il seguente argomento: “Il linguaggio del web e il valore della parola. La rete: pericolo o opportunità? Nel percorso del cyberbullismo e inside web “.

 

L’iniziativa è stata organizzata, per avvicinare gli studenti a tematiche di cittadinanza attiva in sinergia con le forze di Polizia quale strumento di contrasto e prevenzione di qualsiasi fenomeno criminale o illegale.

 

Il Questore è stato accolto con entusiasmo dagli studenti che hanno presentato il plesso e l’offerta formativa dell’Istituto: percorsi culturali, di inclusione, sportivi, di solidarietà , di educazione alla legalità e nel settore di indirizzo. E’stato sottolineato il valore della scuola che educa al rispetto del singolo e degli altri, per essere cittadini con dei valori e soprattutto rispettosi delle regole e delle leggi dello Stato.

 

Durante il confronto con il commissario Freni sono stati trattati temi di attualità che hanno suscitato un interesse particolare tra i presenti: il cyberbullismo attuato in rete, l’utilizzo di siti pedopornografici, il sexting, l’invio scorretto di video, screenshot di chat private tra persone e soprattutto il modo di ridicolizzare i più “deboli” sul web, facendo si che questo “scherzo” diventi virale. Si è parlato di insulti a sfondo razziale o di tipo discriminatorio che offendono l’emotività di molti giovani che in un momento di fragilità si sentono abbandonati da tutti tanto da auto infliggersi un destino crudele come la morte.

 

“Tutto questo si può evitare” ha ribadito il commissario, perché la vita è un dono meraviglioso e nessuno può impedirci di essere liberi perché minacciati o bullizzati da persone insolenti che giocano ad avere l’attenzione o a privilegiare la loro immagine nel gruppo. Pertanto dovremmo cercare di chiedere più spesso AIUTO a chiunque, a familiari, insegnanti ma soprattutto alle forze dell’ordine che svolgono giornalmente un lavoro di vigilanza  e  protezione per contrastare questi reati!”

 

Gli studenti a fine “lezione” hanno ringraziato vivamente le autorità, ricordando quanto sia importante vivere in collettività in piena armonia, in pace e amicizia con il prossimo e hanno sollecitato quest’ultimi ad una maggiore presenza sul territorio e nella scuola per evitare il dilagare di fenomeni che “feriscono” la dignità umana.

 

*Lella Battiato

 

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