“Diffondere una cultura della legalità e della sicurezza in rete” ha osservato il questore di Catania Alberto Francini, per il truck della VI edizione di “Una vita da social”

“Diffondere una cultura della legalità e della sicurezza in rete” ha osservato il questore di Catania Alberto Francini, per il truck della VI edizione di “Una vita da social”

Campagna educativa realizzata dalla Polizia Postale con il  MIUR

 Lella Battiato Majorana

 

Molti giovani hanno accolto positivamente l’evento in piazza Università, a Catania, per l’arrivo del truck della VI edizione di “Una vita da social”, campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyber bullismo, in sinergia con la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori. Ripartita quest’anno da Matera, capitale europea della cultura .

 

Un tour itinerante di 47 tappe su tutto il territorio nazionale: 2 studenti su 3 sono vittima di bullismo, 1 teenager su 4 posta sui social almeno un selfie al giorno; ma già sin dalla culla, e spesso anche prima, la vita dei bambini di oggi finisce sui social e in generale sul web, tanto che prima ancora di avere l’età per un proprio profilo, un tredicenne avrà 1.300 foto o video postati. La quantità delle informazioni esplode quando i bambini stessi cominciano a interagire con queste piattaforme, un totale di quasi 70.000 post entro i 18 anni. È un allarme che spinge a riflettere poiché non sappiamo quali saranno le conseguenze di queste informazioni sui bambini.

 

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