La “Cenerentola” di Prokof’ev, non più fiaba ma sogno, rivisitata da Lino Privitera per la Compagnia di danza contemporanea Itai

La “Cenerentola” di Prokof’ev, non più fiaba ma sogno, rivisitata da Lino Privitera per la Compagnia di danza contemporanea Itai

Carlo Majorana Gravina

 

Un’altra serata sold out al Teatro “Garibaldi” di Modica, con l’esibizione della Compagnia di danza contemporanea Itai, diretta da Lino Privitera, che ha portato il balletto “Cenerentola” op. 87 di Sergej Sergeevič Prokof’ev, libretto Volkov. Una Cenerentola particolare, ironica e poetica insieme, distante dalle coreografie di Zacharov con le quali l’opera di Prokof’ev Volkov debuttò il 21 novembre 1945 al teatro Bolshoi di Mosca: l’immaginazione di Privitera, regalando al pubblico in sala una visione alternativa di una delle fiabe più amate di sempre, ha così dato una nuova chance a questo meraviglioso spettacolo.

Cenerentola, qui chiamata Cendrillon, è una bambina povera che vive in strada insieme ad un burbero e misterioso orologiaio, il quale si esprime solo con aggressività e comando, alimentando la solitudine e le malinconie della bimba.

Tutto accade in un sogno, mentre la bambina stanca e affamata si addormenta e libera la sua fantasia: il regista e coreografo ha immaginato Cendrillon incredibilmente ironica, protagonista di un’opera buffa, che attraversa scene poetiche, misteriose e anche surreali. Potremmo dire una Cendrillon-Alice (in the Wonderland).

Per ogni personaggio, Privitera ha studiato una lettura nuova interpretando la musica di Prokof’ev come una musica rossiniana; questa  la particolarità registica. Cosa sogna la bambina? In un mondo fatto di personaggi ironici, solo alla fine si rivelerà come Lino Privitera ha pensato la sua Cendrillon. Magia e commozione fra palcoscenico e pubblico a testimonianza di una favolosa storia senza tempo.

Un sogno ad occhi aperti per tutto il pubblico che si è lasciato coinvolgere ed emozionare dalle avventure di Cendrillon e degli altri personaggi magici, ritornando un po’ bambini, rivendicando il loro diritto di sognare e giocare, sentirsi amati e liberi di impersonare il proprio ideale anche quando la dura vita quotidiana toglie il carillon dell’infanzia e l’abbraccio materno.

Bravissimi i ballerini in scena: Giulia Tringali è stata la piccola Cendrillon, abbandonata al caratteraccio del burbero orologiaio Alfredo Cortese, che in sogno diventa la bellissima Cenerentola, interpretata da Arianna Bagnato. Sul palco anche Vincenzo Ludovico Tallarico nel ruolo del Principe, Hakik Xhani in quello della Matrigna, Melissa Strano e Roberta Piazza sono state invece le Sorellastre ed Ettore Rapisarda nelle vesti del padre di Cenerentola.

Magia e commozione fra palcoscenico e pubblico a testimonianza di una favolosa storia senza tempo.Ennesima serata sold out per il cartellone di musica con la direzione artistica di Giovanni Cultrera, sovrintendente Tonino Cannata.

 

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