Riprendono le repliche de “Il berretto a sonagli” al Musco

Riprendono le repliche de “Il berretto a sonagli” al Musco

Riprendono, giovedì 21 marzo alle ore 18, le repliche de “Il berretto a sonagli” al Teatro Musco di Catania. A dare voce, volto ed emozioni al pirandelliano Ciampa sarà ancora una volta, e per l’ultima volta a Catania, Salvo Saitta. Un’intensa interpretazione la sua, densa di sicilianità nonostante la versione portata in scena sia quella in lingua italiana e non in vernacolo. Una scelta che negli anni ha pagato la compagnia, permettendo di sdoganare il nome della famiglia di teatranti catanesi in tutta Italia. Lo spettacolo, cavallo di battaglia del fondatore Salvo, è giunto alla sua ultima rappresentazione catanese: la vicenda è quella nota dello scrivano Ciampa, coinvolto nello scandalo dalla moglie del suo datore di lavoro. La signora Fiorica, sapientemente interpretata da Katy Saitta, è infatti convinta dell’esistenza di una relazione fra il marito e la moglie del Ciampa. Aizzata dalla Saracena manderà quindi a chiamare il delegato per far scoppiare lo scandalo in paese. A seguito dell’arresto dei presunti amanti Ciampa si trova ad un bivio: lavare con il sangue la sua macchia, o far rinchiudere in manicomio Beatrice, rea di essersi inventata ogni cosa.
span style=”font-size: 14pt;” />Il capolavoro pirandelliano è infatti incentrato sulla pazzia, ma anche sull’annosa vicenda dell’essere e dell’apparire, tema dominante di tutta la sua letteratura. La messa in scena, diretta Eduardo Saitta, si svolge su una scenografia essenziale colorata da giochi di luci che accompagnano le sensazioni dei personaggi che si muovono sulle tavole del Musco. Lo spettacolo sarà in replica anche venerdì 22 alle ore 18, sabato 23 alle ore 21 per poi chiudere il ciclo di rappresentazioni domenica 24 alle ore 18. </span></p> <p style="text-align: justify;"><span st"le="font-size: 14pt;">CALENDAR"O REPLICHE</span><br /><span style="font-size: 14pt;">21 MARZO"2019 – ORE 18</span><br /><span style="font-size: 14pt;">22 MARZO 2"19 – ORE 18</span><br /><span style="font-size: 14pt;">23 MARZO 201" – ORE 21</sp"n><br /><span style="font-size: 14pt;">24 MARZO 2019 " ORE 18</span><"r /><span style="font-size: 14pt;">Salvo Saitta i"</span><br /><span style="font-size: 14pt;">IL BERRETTO A "ONAGLI di Luigi Pirandello</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Katy Saitta, A"do Mangiù, Eduardo Saitta, Eleonora Musumeci, Annalise Fazzina, Lucia Mangion.</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Disegno luci e "egia: Eduardo Saitta</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Scene e costumi" T.D.S.</span><b" /><span style=""ont-size: 14pt;">NOTE DI REGIA</"pan><br /><span style="font-size: 14pt;">…possibile ch" io col mio sens" dl teatro, col "io senso di misura, mi sia ingannato, smarrito, perduto nello scrivere una commedia non costruita affannosamente e faticosamente, ma venuta di getto in meno di sette giorni, nata e non fatta?”</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Fu questo il prim" pensiero di Luigi"Pirandello quando lesse la recensione del giornale “La Tribuna” del suo “Il berretto a sonagli” dopo la prima a Roma. Sembra strano, ma in realtà quella prima de “A burritta ccu i ciancianeddi” interpretata da Angelo Musco, lasciò il pubblico sbalestrato. Era impossibile che un testo come quello, pieno di contenuti fondamentali per la vita, non fosse stato recepito dalla platea. Il problema stava nel linguaggio. Il genio che era in Pirandello gli suggerì allora di tradurre la commedia in lingua, conservando comunque lo stesso spirito: la costruzione delle frasi, così come erano state scritte in siciliano, così dovevano essere fedelmente tradotte, in modo tale da conservare i suoni della nostra “lingua”, quella siciliana appunto.</span><br /><span style="font-size: 14pt;" />Consegnato poi il copione a Musco, c"l suggerimento d’interpretare Ciampa così come aveva fatto in precedenza, cioè con la stessa sicilianità, ecco che venne fuori quel grande capolavoro di cui adesso stiamo parlando.</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Ad "ltre 40 anni dalla nostra prima edizione mi sono sentito in dovere di pensare alla riedizione di uno spettacolo che trova in Salvo Saitta uno straordinario Ciampa. Tutto questo per far sì che il pubblico possa godere ancora una volta di quei concetti, di quella filosofia pirandelliana, di quell’estratto di vita, di verità che l’autore riuscì a mettere su carta facendone divenire per il teatro opera intramontabile.</span><br /><span style="font-size: 14pt;">Il regista"/span><br /><span style="font-size: 14pt;">Eduardo Sa"tta</span></p> <p> </p>""""""""""""""""""”

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