Luglio alla Civita di Catania per indagare e fare la conoscenza con “L’Eros che non trovi su Wikipedia”
Luglio alla Civita di Catania per indagare e fare la conoscenza con “L’Eros che non trovi su Wikipedia”
Carlo Majorana Gravina
Forse le intemperanze climatiche del fine estate dello scorso anno hanno suggerito di anticipare, sta di fatto che WonderTime 2019 si è presentato con una programmazione anticipata al mese di luglio, tema “L’eros che non trovi su Wikipedia”. Così gli stati maggiori della cultura catanese, opportunamente seduti davanti alla grande tela dello Sciuti che raffigura l’episodio evangelico del Cristo che prende le difese dell’adultera, hanno presentato questa edizione che si annunzia come sempre stimolante e interessante.
L’iniziativa dell’imprenditrice Rossella Pezzino de Geronimo, cofondatori Daniela Arionte e Pierluigi Di Rosa, vanta prestigiosi partner istituzionali e si avvale di uno staff operativo di prim’ordine. In questa terza edizione, il tema, l’eros, termine pieno di fascino e mistero, vuole stuzzicare la curiosità del pubblico articolando e argomentando nelle più impensate sfaccettature: un atto d’amore verso la città. Lo staff operativo è lo stesso dello scorso anno (squadra vincente non si cambia!).
L’operazione culturale di più alto livello dell’intera kermesse, a mio modesto avviso, è la collocazione dell’ulivo nel cortile della Civita in cui Nino Martoglio si recava e appuntava le scene popolari del suo teatro: un centro direi involontario, dato che nessuno ha evidenziato lo spessore dell’operazione.
Il Verismo, corrente letteraria derivata dal Naturalismo francese, nacque in Sicilia con la cifra commediante diCapuana; esistenzialismo, decadentismo e intellettualismi marxiani hanno esaltato il verismo tragico-drammatico di Verga e De Roberto, ma il genitore generatore fu Capuana e la sua verve bonaria fu la lezione alla quale si ispirarono Martoglio, Pirandello e altri autori, siciliani, poiché l’uso del dialetto (la lingua del popolo) è consustanziale a prosa e testi teatrali veristi. Giuseppe Giusti, con felice espressione, dice andare alla burletta per indicare la consuetudine borghese ottocentesca di frequentare i teatri. Tutte considerazioni che inducono a concludere, audacemente, che la Commedia all’italiana, modalità oggi filmica che fa cassetta e piace, è figlia del Verismo.
Il fatto che Martoglio andasse alla Civita a trovare spunti e ispirazione per il suo teatro, pertanto, è una testimonianza importantissima e l’operazione prevista da WonderTime è sicuramente lodevole e di alto profilo culturale.
La kermesse artistico-culturale vivacizzerà il territorio dell’ampio quartiere Civita con operazioni sapienti che si svolgeranno nei palazzi della Cultura, Gravina Reburdone, Scammacca, i vaccariniani Convitto Cutelli e Badia di Sant’Agata, l’area portuale, la fontana di Proserpina, la stazione “Giovanni XXIII” della metropolitana, toccando i luoghi più storici cittadini con iniziative di buono spessore da seguire e frequentare.
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