Dalla Scuola Superiore di Catania all’università di Stanford, il genio Marco Pavone, tra i big nel Forum sull’innovazione Italia -Stati Uniti con il Presidente Mattarella nel cuore della Silicon Valley. “l’Italia protagonista del futuro”
Dalla Scuola Superiore di Catania all’università di Stanford, il genio Marco Pavone, tra i big nel Forum sull’innovazione Italia -Stati Uniti con il Presidente Mattarella nel cuore della Silicon Valley. “l’Italia protagonista del futuro”
Lella Battiato Majorana
La conferenza, tenuta alla Stanford University, in California, ha rappresentato un momento strategico per rafforzare le relazioni tra i due paesi, al fine di incoraggiare le collaborazioni tra ricercatori e leader nei settori tecnologici, industriali e scientifici e approfondire il processo dell’innovazione tecnologica in Italia.
Evento organizzato dal Ministero degli Affari Esteri con il sostegno di Confindustria e in collaborazione con l’Università di Stanford in occasione della visita ufficiale negli Stati Uniti, a San Francisco tra innovazione, start-up e tecnologia, del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Ad accompagnare il Presidente, il ministro per l’Innovazione Tecnologica Paola Pisano, e una delegazione di imprenditori e diplomatici italiani.
Era dal 1982, dai tempi di Sandro Pertini, che un Presidente della Repubblica non metteva piede nella West Coast degli Stati Uniti.
Appena arrivato viene accolto dal Console Generale di San Francisco Lorenzo Ortona, sua moglie Sheila e dal suo staff, per una visita della città e una cena al Waterbar, sotto al bellissimo e luminoso Bay Bridge.
Ad accoglierlo anche Marco Pavone, un prestigio per la città di Catania e la Sicilia, a soli 39 anni, professore di aeronautica e astronautica alla Stanford University dal 2012 e ricercatore presso la Nasa. È lui il “genio” che insegna alle auto a guidarsi da sole, una delle tante menti brillanti che l’Italia ha regalato alla Silicon Valley. È diventato ormai un fiore all’occhiello per il Bel Paese, ma anche per gli Stati Uniti. I suoi lavori sono sempre in evoluzione e spiega “adesso sto lavorando sulle automobili, ma la chiave è la stessa: prendere decisioni in scenari inaspettati e calarsi nella mente umana, capire quali sono gli stimoli che mettono in moto certi algoritmi e convertirli in matematica. Questo il principio che permette all’auto senza guidatore di circolare”.
“Per me, continua, è stata di importanza fondamentale la Scuola Superiore di Catania, perché mi ha fornito quelle conoscenze aggiuntive che mi hanno reso veramente competitivo a livello mondiale e messo in contatto con le giuste opportunità, stabilendo contatti con persone con le quali ho collaborato successivamente”.
Pavone, è un grande esempio per i più giovani e consiglia: “guardarsi attorno, non essere pessimisti: le opportunità ci sono, bisogna saperle cogliere”.
Il Presidente visita le start up Kong, una piattaforma API e Nozomi Networks che si occupa di cyber security, per poi recarsi nella prestigiosa università di Stanford dove si è svolto il summit sull’innovazione, organizzato da Alberto Salleo, professore di Materials Science and Engeneering e Maria Grazia Roncarolo, dell’Istitute for Stem Cell Biology and Regenerative medicine, con Marco Pavone direttore del Laboratorio Sistemi Autonomi di Stanford.
Intervengono Giorgio Metta, direttore dell’Italian Institute of Technology, che parla delle principali sfide che deve sostenere l’Italia. Prima tra tutte, il miglioramento del sistema infrastrutturale del paese e seconda, non meno importante, snellire la regolamentazione che funziona da muro per lo sviluppo e il miglioramento di nuove tecnologie. Francesco Starace CEO dell’Enel. Il fondatore dell’usatissima app Nextdoor e l’indiano Nirav Talia.
Per accogliere il Presidente hanno suonato l’inno italiano ed americano i giovani studenti della Scuola Italiana di San Francisco, diretta da Valentina Imbeni, una delle uniche due IB schools italiane negli Stati Uniti, una realtà in continua espansione con più di 400 studenti di ogni nazionalità.
Jennifer Widom, presidente facoltà Ingegneria di Stanford, ha aperto la prima sessione, il Presidente del gruppo di lavoro “Ricerca e Sviluppo” di Confindustria Daniele Finocchiaro e il Presidente dell’Agenzia del Commercio Italiana, Carlo Ferro si confrontano su diverse tematiche nell’ambito dell’innovazione.
Il forum, diviso in tre pannelli, ha trattato: Big data e machine learning in Life Science, robotica e intelligenza artificiale; Advanced Manufacturing & Industry 4.0, Mobility & Smart Cities; Space Space, Science & Technology, con una relazione finale del Presidente Mattarella.
Paola Pisano ha aperto la seconda parte del forum, sottolineando la necessità di tre azioni fondamentali per il nostro paese: consolidare, sostenendo il network delle realtà già esistenti favorendo il contatto con realtà americane. Scalare, con riferimento alle start-up che hanno bisogno di diventare globali, il ministro dice “dobbiamo creare dei centri di innovazione e acceleratori in grado di supportare queste realtà, dobbiamo aiutarle e facilitarle ad aprire sedi qui nella Silicon Valley” e prosegue, “noi faremo lo stesso con le vostre start-up così da innestarle all’interno del tessuto imprenditoriale che abbiamo nel nostro paese”. Infine creare, che definisce come la parte più difficoltosa. Spiega infatti che in Italia abbiamo delle sedi commerciali americane ma sottolinea la necessità di creati centri di ricerca e sviluppo, ad esempio quello di Torino aperto da Amazon nell’ambito dell’Artificial Intelligence o quello di Apple, l’Apple Academy a Napoli. Il tutto con una promessa “ci impegneremo a semplificare i processi”.
Marco Pavone, Direttore del Laboratorio Sistemi Autonomi di Stanford segue comunicando un messaggio molto chiaro, la piena volontà di collaborare ed aiutare l’Italia nel complesso processo di evoluzione all’innovazione. Subito dopo Giorgio Saccoccia, Presidente – the Italian space agency ha evidenziato l’eccellenza italiana e come oggi l’Italia “sia uno dei pochi Paesi al mondo ad operare in tutti i settori della ricerca e delle applicazioni spaziali”
A margine del Forum, il Presidente Mattarella, ha incontrato il Presidente di Stanford, Prof. Marc Tessier-Lavigne.
Mattarella nel suo discorso agli italiani della Bay Area ha ricordato gli emigranti italiani che hanno reso grande San Francisco, conclude con un sentito “Viva l’Italia e Viva gli Stati Uniti”.