Presentazione film “Rosa” con Gino Astorina, regia Alfio D’Agata, aula magna “L. da Vinci” Istituto Alberghiero “K. Wojtyla” Catania, in collaborazione Rotary Club “Catania”
Presentazione film “Rosa” con Gino Astorina, regia Alfio D’Agata, aula magna “L. da Vinci” Istituto Alberghiero “K. Wojtyla” Catania, in collaborazione Rotary Club “Catania”
Violenza, potere e produzione del ginocidio e femminicidio
Lella Battiato Majorana
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.
(Rita Levi Montalcini)
Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.
(Rita Levi Montalcini)
La maggiore evidenza della violenza maschile nell’era della globalizzazione, può essere legata ad una rottura dei modelli tradizionali di genere, in cui la violenza era più dentro il sistema di ruoli e di potere che non così esplicita, e ad un maggiore protagonismo femminile nella vita e nel lavoro.
Il femminicidio termine mutuato dall’antropologa messicana Lagarde, indica la violenza sistemica e strutturale a cui sono sottoposte le donne nell’asimmetrico contesto di potere e di vita, una violenza che lede quotidianamente i corpi delle donne, ne nega i diritti fino ad arrivare ai casi estremi di stupro e omicidio, come sottolineato dal moderatore Lella Battiato Majorana.
Di tutto questo si è parlato nell’incontro svolto all’Istituto Alberghiero “K. Wojtyla”, aula magna “L. da Vinci”, in collaborazione con il Rotary Club “Catania” Distretto 2110 Sicilia-Malta, su prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne “L’amore è contro la violenza” e presentazione del film “Rosa”, regia Alfio D’Agata.
I lavori sono aperti dai saluti del dirigente scolastico Daniela Di Piazza, “colgo l’occasione per rivolgermi a voi giovani e aiutarvi a comprendere che i modelli dominanti di genere, nei discorsi e nelle pratiche, sono legati a forme antropologiche ancestrali e sono il segno della lotta per il mantenimento di identità e potere”; il Dott. Maurizio Catania dello staff del sindaco di Catania On. Salvo Pogliese, mette in risalto le positività della donna ed entrambi i generi sono in sintonia anche fisiologicamente e strutturalmente, e si completano insieme.
Sono intervenuti Sebastiano Catalano, presidente Rotary Club “Catania”; richiama il trattato dell’ONU del 1993 e la definizione che ha dato in riferimento alla violenza contro le donne. Coinvolgendo la platea e seguito con partecipazione osserva “la violenza contro le donne è endemica e si manifesta, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, sia nelle classi culturalmente elevate che in quelle meno evolute dal punto di vista dell’istruzione”.
Continua “i dati sono drammatici, a giorni alterni si verifica un femminicidio in Italia, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte dell’uomo; il 93% delle donne che ha subito violenza dichiara di non aver denunciato il coniuge o il fidanzato, spesso protagonisti della violenza” spiega poi quale sono gli eventi più frequenti e cosa fa il Rotary attraverso campagne di sensibilizzazione, incontri, codice rosa e sostegno al decreto “femminicidio”.
Interessante l’intervento della Dott.ssa Margherita Ferro, consigliere regionale di parità, che presenta il suo programma regionale “Tunonseisola” e la cartolina “Basta Un Gesto” con annullo filatelico e il “QR code” indica i centri antiviolenza e i cav presenti sul territorio. Chiarisce “Le parole e le immagini hanno un significato e spesso si innestano fattori di potere di genere. Amore è alla base del rapporto di genere, l’uomo e la donna sono stati creati a immagine e somiglianza, cioè liberi intelligenti e uguali”.
L’avv. Rosetta Lo Iacono Pezzino presidente e coordinatrice Groc Rotary Community Corps “Non dimentichiamo Abele”, spiega con significatività agli studenti: “l’obiettivo è quello di creare, a livello locale, gruppi di operatori, con varie professionalità, in grado di intervenire concretamente, portare aiuto e sostegno alle famiglie delle vittime di qualsiasi forma di violenza, se non anche alle vittime stesse”. “Opera sul territorio catanese ed è attivo con un centro di ascolto vicino alle famiglie che hanno subito diverse forme di violenza di genere: emotiva e psicologica; economica; socio-culturale e contattare le Istituzioni locali e nazionali”.
Aggiunge “Creare programmi di prevenzione attraverso l’informazione ed il confronto nelle scuole, atteso che è il primo momento in cui l’individuo, nella propria esistenza, si confronta con il rispetto delle regole ed ha le prime occasioni di confronto sociale e di genere”. “La scuola, sottolinea, è una componente critica nella vita dei giovani e uno dei principali contesti in cui si svolge la socializzazione di genere e, i comportamenti verso di sé e verso gli altri vengono modellati e rinforzati. L’adolescenza è la fase in cui i giovani cominciano a formare i propri valori e le proprie aspettative”. Continua “occorre che si pongano fra loro coetanei con rispetto e con un atteggiamento di parità”. Chiude il suo intervento citando due frasi di Rita Levi Montalcini.
Partecipazione straordinaria degli attori Gino Astorina e Silvana Fallisi, protagonisti del cortometraggio “Rosa”, prodotto da Giuseppe Cottone.
Una ricca platea di studenti e docenti ha accolto l’evento positivamente, intervenendo con adeguate riflessioni e domande, partecipando attivamente e coinvolti dalla proiezione del film.
“Rosa” film drammatico, regia Alfio D’Agata, direttore della fotografia Ugo Lo Pinto; con Silvana Fallisi e Gino Astorina, produzione “La Nereide” associazione antiviolenza; “Salvatore Raiti” associazione antiracket – Comune di Siracusa.Vincitore del premio “Miglior corto sociale” alla II edizione del Festival Gold Elephant World. E premio speciale alla II edizione de “Il corto è servito”.
“Rosa”svela un’infanzia segnata da un segreto che riaffiora in maniera prepotente a distanza di anni, adesso che è adulta e con una bella famiglia intorno. Un segreto fatto di violenze familiari e di silenzi, un passato che pesa sulla sua anima come un macigno.
Il regista Alfio D’Agata ha voluto sottolineare “Il corto “Rosa” nasce come esigenza di denunciare ogni forma di violenza domestica e più ancora nasce con l’intento di dare forza e coraggio a tutte quelle donne che si sono trovate in situazioni difficili, spesso ad un età relegata ai giochi e non ai “mostri” degli adulti.
La differenza tra una notizia di cronaca, un servizio del telegiornale e il mio lavoro filmico credo stia nel fatto che ho scelto un taglio fortemente cinematografico, a partire dal mascherino usato – 2:35 -, dalla fotografia intensa quasi da noir, ed alla costruzione della storia che strizza l’occhio al thriller…”.
“Altra scelta “forte” ma che, a mio avviso, si è rivelata vincente, quello di aver scelto due attori comici per dei ruoli drammatici….”
Il viso di Silvana Fallisi, sottolinea il regista, attraversa una vasta gamma di emozioni, specie quando ripensa al suo passato e a quello che ha dovuto affrontare e superare. Gino Astorina riesce a dare l’idea e l’immagine dell’uomo che dovrebbe stare accanto ad ogni donna. Infine la scelta di Siracusa e dintorni, con i suoi monumenti, le sue scogliere, le sue strade, aiutano chi guarda a trovare un senso di liberazione e positività alla fine della storia”.
Una nota importante che ha dato vivacità alla giornata la partecipazione dell’attore Gino Astorina, sempre brillante ha alleggerito la pesantezza dell’argomento, esordisce con la frase “Perché non lo lascio?”. Si rivolge agli studenti che diventano protagonisti, parlando anche delle sue esperienze personali e li invita a crescere abbandonando certi modelli di violenza, affrontando l’argomento anche dal punto di vista dell’uomo.
Una ricca platea di studenti e docenti ha condiviso con emozione la proiezione del film, che ha stimolato interventi riflessivi, come quello di Luca Falsaperna (Mantenimento Diretto – Movimento Uguaglianza Genitoriale); una giornata all’insegna del dibattito culturale con diverse declinazioni, sensibilità e punti di vista: di fatto una questione importante su cui interrogarsi.
Un brunch curato nei particolari ha accolto gli ospiti, organizzato dagli studenti coordinati dai proff.: Luca Nicolosi (cucina), Massimo Pulvirenti (sala), Marinella Del Genio (ricevimento).
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