Coronavirus, a Napoli il “panaro solidale”: «Chi può metta, chi non può prenda»

Coronavirus, a Napoli il “panaro solidale”: «Chi può metta, chi non può prenda»

Lella Battiato Majorana

«Chi può metta, chi non può prenda». A Napoli nasce lo slogan del “panaro solidale” per combattere la povertà in quedsti giorni di coronavirus. Questa l’idea di alcuni cittadini partenopei, che hanno deciso di usare il tradizionale paniere per aiutare chi ne ha bisogno in queste giornate così difficili. Con l’emergenza Covid-19, che ha messo in ginocchio oltre al sistema sanitario anche quello economico del paese, i rischi di indigenza per i cittadini sono altissimi, anche per chi avesse un lavoro “stabile” prima della pandemia. Ma ovviamente i primi a restare in ginocchio in questa situazione sono quelli che già da prima avessero problemi economici, o che sbarcassero il lunario con lavoretti saltuari.

Sono i classici panieri calati dai balconi, con su un cartello: “Chi può, metta. Chi non può, prenda”. Un invito insomma a chi ha più disponibilità economiche a lasciare del cibo per chi, invece, dopo quasi venti giorni di serrata nazionale, inizia a risentire delle difficoltà economiche. Una risposta solidale che sconfessa così gli inviti arrivati a mezzo social nei giorni scorsi ad “assaltare” i supermercati lanciati a spronare gli indigenti.

Un invito, quest’ultimo, sconsiderato e folle che ha fatto scattare l’identificazione di diverse persone (per lo più in Sicilia), ma che aveva messo in allarme anche in Campania. Nei giorni scorsi, un video girato nella periferia orientale di Napoli in cui una persona priva di denaro tentava comunque di fare spesa, aveva suscitato scalpore in Rete: ma in quell’occasione, pare si fosse trattato di un’azione puramente “dimostrativa”. 

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