XII edizione Corti in cortile: il festival internazionale del cortometraggio torna a Catania. Vince l’australiano Lost & Found
XII edizione Corti in cortile: il festival internazionale del cortometraggio torna a Catania. Vince l’australiano Lost & Found
Lella Battiato Majorana
Appuntamento imperdibile per cinefili e curiosi: “Corti in cortile. Il cinema, in breve” festival internazionale del cortometraggio si è svolto dall’11 al 13 settembre nella location del Palazzo della Cultura e ha ospitato le proiezioni dei corti in concorso nel pieno rispetto delle norme anticovid. Distanziati eppure vicini: la dodicesima edizione, torna a Catania per accogliere il suo affezionato pubblico
Ideato dall’Associazione Visione Arte – in coorganizzazione con Comune di Catania Assessorato alla Cultura e in collaborazione con la Regione Siciliana – l’evento diretto da Davide Catalano, mente creativa e braccio esecutivo dell’intera manifestazione, come ogni anno ha proposto una programmazione diurna e una serale, ricche di appuntamenti cinematografici, incontri con addetti ai lavori, workshop, seminari e proiezioni.
Tra le novità di questa edizione la sezione dedicata ai Cortometraggi LGBT curata da Paolo Patanè ed Emanuele Liotta, la visione dei Cortometraggi Sperimentali di Salvo Cuccia, i Cortometraggi Horror a cura di Francesca Aversa, la Masterclass “Dal Cinema tradizionale, alle nuove piattaforme on demand” di Ivan Scinardo, e la presentazione del libro di Giampiero Calapà “A un passo da Provenzano”.
Da segnalare Cinema e Ambiente, a cura di Liliana Parisi; Cinema e Psichiatria di Totò Calì; il ciclo di incontri Immaginario non Immaginario di Davide Bennato; i Corti scolastici di Pina Arena. I Cortometraggi siciliani a cura di Beppe Manno e Francesca Aversa, la sezione Cortometraggi d’animazione gestita da Emanuele Rauco, il tour alla scoperta delle location dei set cinematografici catanesi MovieTour, di Elena Granata, e la Tavola Rotonda a cura di Cateno Piazza e Davide Catalano sull’impatto del Filmfestival e del cinema sul turismo.
All’interno della location è stato allestito un Salotto culturale, occasione di incontro e confronto con registi, produttori e distributori europei di cinema breve a contatto con le realtà televisive e culturali della Sicilia.
Ampio spazio al concorso di cortometraggi, cuore pulsante del Festival, condotto come ogni anno dalla giornalista Simona Pulvirenti, con la proiezione dei ventuno corti finalisti che sono stati votati da una giuria dell’eccezione, composta da: Ugo Di Tullio, docente di Organizzazione e legislazione dello spettacolo teatrale e cinematografico, Università di Pisa, e consulente finanziario per produzioni cinematografiche, Ivan Scinardo, giornalista, Direttore del Centro Sperimentale Cinematografia di Palermo, Salvo Cuccia, regista e sceneggiatore, Davide Bennato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Catania, Manuela Ventura, attrice catanese, Davide Catalano, direttore artistico Corti in Cortile, il Cinema in breve.
Non sono mancate le preferenze della giuria popolare che quest’anno ha potuto esprimere il proprio voto ogni sera inviando un messaggio Whatsapp o un sms.
Vince l’australiano Lost & Found, vincono i sentimenti proclamato il miglior corto 2020, conferendo la statuetta all’australiano film d’animazione Lost & Found di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, la tenera storia di un goffo dinosauro fatto all’uncinetto che dovrà sbrogliarsi completamente per riuscire a salvare l’amore della sua vita.
Una scelta difficile quella della giuria d’esperti. Tra i ventuno i corti finalisti, tutti di alto profilo e qualità, il premio Miglior fotografia è stato conferito a Oltre il fiume di Luca Zampolin, Miglior sceneggiatura ad Inverno di Giulio Mastromauro, che si è aggiudicato anche il premio per il Miglior attore protagonista a Christian Petaroscia, otto anni, interprete di Timo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai, in lutto per la morte della madre. Miglior attrice protagonista Sadaf Asgari, l’attrice di Exam, il corto iraniano di Sonia K. Hadad, storia di una giovane ragazza intrappolata in una società repressiva e di uno strano ciclo di eventi che si innescano suo malgrado.
Due menzioni speciali sono state poi assegnate al brasiliano Do you like poetry? di Eduardo Mattos e all’italiano L’alleato di Elio Di Pace.
Le preferenze della giuria popolare sono andate invece ad A.M.A di Peter Ebanks (USA), La triste vita del mago di Francesco D’Antonio (Italia), e a Dis-play di Roberto Calabrese e Tito Laurenti (Italia).
Ma Corti in Cortile crea anche rete e sinergie, e proprio per questo il direttore artistico Davide Catalano ha voluto attribuire un riconoscimento ai patron del Taormina Film Fest, Maria Guardia Pappalardo e Lino Chiechio, inizio di una auspicata futura collaborazione tra Festival del cinema.
Durante la serata, condotta dalla giornalista Simona Pulvirenti, è stato anche proiettato lo spot realizzato a conclusione del seminario pratico Spot in 3 giorni, ideato da Francesco Di Mauro e Adriano Spadaro, per vivere l’ebbrezza di girare un corto in settantadue ore.
Un’edizione “a prova di pandemia” che ha confermato, nonostante le restrizioni dovute al rispetto delle norme anti-Covid, la qualità di un evento che ogni anno diventa sempre più prestigioso.
Il messaggio finale: promuovere e valorizzare il cortometraggio come strumento di visibilità per registi emergenti che sempre più spesso si affidano a questa forma “veloce” cinematografica per esprimere il loro talento, utilizzando nuovi linguaggi artistici, innovativi e immediati. Un’occasione di promozione territoriale e mercato del cinema che ha centrato l’obiettivo.
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