Al Cannizzaro calano i numeri di casi Covid e anche negli altri ospedali Carmelo Iacobello “accessi meno numerosi, via libera al plasma”
Al Cannizzaro calano i numeri di casi Covid e anche negli altri ospedali
Carmelo Iacobello “accessi meno numerosi, via libera al plasma”
Lella Battiato Majorana
La curva epidemiologica sta scendendo, ma per gli esperti per vedere i primi risultati bisognerà attendere ancora quindici giorni. Via libera al plasma. Anche negli altri ospedali calano i malati e aumentano i letti disponibili, ma i decessi restano stabili anche se Catania, con 551circa, si conferma la provincia con più casi dell’isola. Per molti esperti, tra i quali il professore Bruno Cacopardo, primario di Malattie infettive del “Garibaldi Nesima” «La malattia grave viaggia con 10 giorni di ritardo e la morte con altri 7»
Insomma per una quindicina di giorni la situazione rimarrà stabile, anche se la curva sta scendendo e speriamo continui a farlo. Intanto dagli ospedali continuano ad arrivare notizie confortanti.
Già al “Cannizzaro” notti senza alcun accesso al Pronto soccorso Covid e una sola ambulanza ha trasportato un ottantenne con una severa insufficienza respiratoria. Tre invece gli accessi in 24 ore al pronto soccorso del Policlinico. Con la diminuzione dei casi è diventato molto più semplice gestire i casi di coronavirus e anche i medici stanno tirando un sospiro di sollievo dopo giorni di pressione in ospedale con le Obi (Osservazione Breve Intensiva) completamente intasate di malati.
Sono sezioni di pronto soccorso dove vengono ricoverati i pazienti che vanno tenuti in osservazione stretta, perché sono gravi e debbono essere stabilizzati.
Negli ospedali in provincia, anche se ci sono nuovi decessi, calano i contagi negli ospedali di Belpasso, Biancavilla, Acireale e Adrano. In questo ultimo centro c’è stato anche un calo di positivi.
Anche sul fronte dei medici ammalati la situazione sta tornando alla normalità e in questi giorni sono rientrati in reparto diversi sanitari che erano rimasti in isolamento. Più accessi invece registrati, al “Garibaldi” in 24 ore sono stati 13 i casi ricoverati.
Nei reparti cominciano a vedersi letti vuoti perché nel frattempo i malati sono in dimissione per tornare a casa oppure raggiungere una delle rsa o qualche covid-hotel che permetterà loro di tornare negativi, evitando così che un rientro a casa possa diventare veicolo di contagio per i familiari.
Con l’allentamento della pressione si smorza anche l’emergenza nelle terapie intensive. Appena due giorni fa all’A.R.N.A.S. “Garibaldi”, su 26 posti letto, 16 erano liberi. Altra novità arriva dal centro trasfusionale del “Cannizzaro” dove ha preso il via la raccolta di plasma iperimmune da somministrare ai malati. Come è stato detto dal primario infettivologo, Carmelo Iacobello, “qualsiasi farmaco in malati infettivi deve essere somministrato il più presto possibile se si vogliono ottenere effetti positivi e anche il plasma che si intende iniettare nelle vene dei pazienti non appena sarà convalidato dagli istituti deputati”. Frattanto, mentre proseguono gli screening della popolazione continua anche quello delle case di riposo, rsa e centri per disabili, che sono le strutture più sensibili e predilette dalla pandemia.
Indagine a tappeto voluta dal Covid team del commissario Liberti, mentre procedono gli screening della popolazione catanese nell’ex mercato ortofrutticolo e molti paesi si stanno organizzando per procedere a fare i tamponi alla popolazione in alcune aree periferiche.
Lento e farraginoso lo smistamento delle pratiche dei soggetti o in isolamento o in quarantena, anche se una settimana fa il commissario Liberti aveva detto di avere rafforzato l’organico dei distretti per procedere a prendersi carico degli isolati nei territori di competenza.
Al “Cannizzaro”, a due medici guariti prelevato il plasma iperimmune pazienti Covid-19. Donazioni. L’azienda ospedaliera avvia la raccolta per il trattamento di malati di Covid-19.
Oltre ai requisiti validi per l’effettuazione di qualsiasi donazione di sangue, è richiesta la guarigione dal Covid-19 da almeno 14 giorni e contenere una massiccia presenza di anticorpi neutralizzanti consegnata al momento della dimissione, con l’invito a donare rivolto ai pazienti.
I soggetti convalescenti da Sars-CoV-2 interessati possono contattare la Medicina Trasfusionale dell’Ospedale “Cannizzaro” (telefono 095/7263081 o 095/7263084 dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12, email simt@ospedale-cannizzaro.it ).
In una lettera consegnata in fase di dimissione dai reparti Covid, il direttore generale Salvatore Giuffrida e il direttore sanitario Diana Cinà invitano i pazienti a valutare la possibilità di donare il plasma: «L’efficacia della terapia è ancora oggetto di studi clinici e la trasfusione ai malati, oltre a rappresentare un’arma a disposizione della medicina, è fondamentale per rafforzare il quadro delle evidenze scientifiche – scrivono, lanciando un messaggio -. La donazione è semplice e sicura: un gesto di solidarietà che può salvare vite umane e sostenere gli sforzi dei sanitari».
Al “San Marco” la rete delle associazioni “Piattaforma per Librino” e la commissione degli Ambasciatori del Sorriso “Gogol”, hanno ringraziato pubblicamente gli operatori sanitari del reparto Covid del presidio ospedaliero “San Marco”.
Un’iniziativa realizzata con la collaborazione del direttore generale dell’Aou Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Gaetano Sirna, del direttore sanitario, Antonino Lazzara, e del direttore del P.O. San Marco, Anna Rita Mattaliano.
«Stiamo vivendo un evento storico mondiale che ci ha cambiati e ci trasformerà per sempre la vita, le nostre abitudini, – affermano gli organizzatori in una nota – Il Ssn è sottoposto a uno stress, causa delle politiche scellerate adottate negli anni passati, trovandosi non adeguatamente preparato, rispetto ad altri Paesi europei, alla emergenza sanitaria di questi giorni».
Una manifestazione di solidarietà concreta con grande senso di umanità, altruismo senso civico e grande professionalità.