XIX Premio “Danzuso”: un’edizione “minore” a causa del Covid-19. Consegnato l’unico premio a Lina Scalisi, vicepresidente del teatro “Stabile catanese, mentre allo studente Elia Franz Siracusa è andata la borsa di studio del Lions Club “Catania Host” che
XIX Premio “Danzuso”: un’edizione “minore” a causa del Covid-19. Consegnato l’unico premio a Lina Scalisi, vicepresidente del teatro “Stabile catanese, mentre allo studente Elia Franz Siracusa è andata la borsa di studio del Lions Club “Catania Host” che la riceverà dal direttore dell’Accademia di Belle Arti, Vincenzo Tromba
Carlo Majorana Gravina
Ridottissima e non in presenza a causa del coronavirus, la diciannovesima edizione del Premio Danzuso, in questo 2020, definito “annus horribilis” per la Cultura da Giuseppe Lazzaro Danzuso durante la consegna dell’unico premio assegnato dal Comitato promotore a Lina Scalisi, vicepresidente del Teatro Stabile di Catania. Alla brevissima cerimonia era presente il direttore del teatro, Laura Sicignano; cerimonia filmata e diffusa su Youtube.
Quest’anno, lo “Stabile” ha compiuto sessant’anni e il Premio ha rappresentato l’occasione di accendere i riflettori sulla gloriosa tradizione di quest’istituzione culturale fondata da Mario Giusti, Turi Ferro e il notaio Tanino Musumeci.
“Un premio – ha dichiarato Scalisi – che spinge a proiettarci nel futuro. Ci aspetta un 2021 complicato e il nostro pensiero va ai lavoratori in sofferenza. Lo Stabile è pronto a mantenere quel primato intellettuale che ha avuto in Sicilia e in Italia fin dalla sua fondazione. La sua storia va difesa e valorizzata. E il nostro augurio è di vivere tutti insieme un risveglio culturale importante“.
“Siamo molto orgogliosi di questo premio – ha aggiunto Laura Sicignano – che traghetta questa importantissima istituzione nazionale, e non solo, da un glorioso passato a un futuro che oggi vediamo come incerto ma siamo fiduciosi che sarà di ripresa e di rinascita”.
Altra cerimonia, tenuta nella sede del Lions “Catania Host”, la consegna, da parte del presidente Orazio Somma, della consueta borsa di studio nelle mani del direttore dell’Accademia di Belle Arti etnea Vincenzo Tromba, che la trasmetterà allo studente meritevole Elia Franz Siracusa.
Il filmato su Youtube, diffuso anche sui siti di Istituzioni e Associazioni che sostengono il Premio, comprende anche dei contributi dei loro rappresentanti: un corale invito a stringersi, nel nome di Danzuso, attorno a quella Cultura del territorio che è identitaria, affascinante, unica.
Tra i contributi quelli di Lina Polizzi Danzuso, moglie del critico, del sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania Giovanni Cultrera, che ha offerto il Bellini “per una grandiosa edizione del Ventennale”, della presidente del Conservatorio “Bellini” Graziella Seminara, la quale ha sottolineato l’importanza dello spettacolo per una Catania che con il suo Barocco è essa stessa un’enorme scenografia, e del patron del Teatro della Città Orazio Torrisi, il quale ha ricordato come Danzuso sia stato un punto di riferimento per i teatranti catanesi.
Altri importanti contributi in remoto: i direttori dei giornali “La Sicilia”, Antonello Piraneo, che ha auspicato l’intitolazione di una strada di Catania a Domenico Danzuso, e del “Quotidiano di Sicilia”, Carlo Alberto Tregua, il quale ha ricordato come il critico lavorasse “per far pensare i cittadini con la propria testa e non con quella degli altri”.
Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della morte di Danzuso, critico teatrale a tutto tondo, vincitore dei premi “Flaiano”, “Randone” e della Lente d’oro, autore di innumerevoli articoli pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” e importanti riviste del settore (“Sipario”, “Prima Fila”, “Hystrio”). Danzuso ha firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia del teatro etnea. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.
Della gloriosa tradizione dello Stabile, teatro dal cuore siciliano ma anche Mediterraneo, legato a figure chiave come Martoglio e Turi Ferro, di cui ricorrono rispettivamente il centenario della morte e della nascita, hanno parlato Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla dell’Istituto siciliano di Storia dello spettacolo. E anche la presidente del Soroptimist, Lisanna Giordano, ha ricordato come all’istituzione teatrale catanese si debba l’aver ridefinito e riqualificato, attraverso il palcoscenico, l’immortale letteratura siciliana.
Al termine, Filippo Donzuso, a nome della famiglia, ha ringraziato, oltre agli intervenuti, anche Marina Cosentino, storica conduttrice del Premio che tornerà nel 2021, la segretaria Vittoria Napoli e ancora Caterina Andò e Andrea Bruno. Ricordate anche le presidenti della Scam, Anna Rita Fontana, e del Lyceum prima di rimandare al 2021 per l’edizione del ventennale.
Filmati e foto per questa singolare edizione sono stati realizzati da Antonio Parrinello.
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