La violenza sulle donne analizzata da esperti durante il convegno online in sinergia con istituzioni, associazioni e club Rotary all’Istituto Alberghiero “Wojtyla” di Catania
Carlo Majorana Gravina
Il convegno in remoto tenuto all’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, DS Dott.ssa Daniela Di Piazza, ha riscosso tanti consensi dagli studenti classi IV e V che si sono collegati, insieme ai docenti: C. Di Salvo, F. Pietrasanta, C. Caputo, D. Raccuglia, C. Cardona, F. Torrisi e D. Mirabile responsabile progetto educazione Civica. L’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, on. Roberto Lagalla che ha sottolineato “la scuola deve formare individui competenti e capaci, altresì insieme alla famiglia, e formare cittadini probi dai comportamenti positivi e equilibrati. Bisogna istituire forti investimenti educativi. È importante avere il coinvolgimento dei club service all’interno della scuola per supportare il tessuto sociale scolastico permeabile”.
L’assessore comunale di Catania Cultura, Istruzione e pari opportunità, dott.ssa Barbara Mirabella comunica che è stato istituito lo “sportello donna”; il soprintendente Teatro “Bellini” Catania M° Giovanni Cultrera, invita a sviluppare rispetto, legalità per se stessi e gli altri; il presidente d Comuni Unesco di Sicilia, avv. Paolo Patanè, “la violenza di genere è un’asimmetria, ed è connessa al potere, la cultura ci può salvare”.
Una larga partecipazione: viceprefetto di Catania, Rosaria Giuffrè; nonché i Club Rotary “Catania”, “Catania Est”, “Catania Nord” e “Paternò Alto Simeto”, i cui presidenti, rispettivamente G. Cultrera, Concetto D’Antoni, Salvatore Cultrera, Ada Cunsolo e il PDG ing. Salvatore Sarpietro hanno svolto un breve intervento di saluto; Maurizio Catania, vicepresidente Gruppo Rotariano “Sicilia Lux Mundi”; presidenti: Maria Athena Perconti, associazione Dyogene&Athena; Leo Club “Taormina” Miryam Zappalà e il segretario Gabriele Lombardo; Archeo Club Catania, Giusi Liuzzo; le associazioni “Giustizia e Pace”, vicepresidente Salvo Troina, e “M° V.Salmeri”, presidente Roberto Salmeri. Per la testata giornalistica “thevoicekw” il condirettore Carlo Majorana Gravina, webmaster prof. Emanuele Minuto, segretaria di redazione Maria Nicoloso, con le testate Globus Television, Wltv.
Relatori: Caterina Ajello, procuratore della repubblica tribunale per i minorenni Catania “violenza assistita sui minori e interventi giudiziari”; Marisa Scavo, procuratore aggiunto Rep. Catania e coordinatrice del gruppo reati di genere “violenza domestica in periodo di covid: strumenti di tutela giuridica e sociale”; Anna Fazio, direttore UOC neuropsichiatria infanzia e adolescenza “violenza assistita intrafamiliare: bambini invisibili”; Margherita Ferro, consigliere regionale di parità, “discriminazione di genere e politiche attive del lavoro”; prof.ssa Graziella Guerrera, coordinamento comunicazione docenti alunni. Ha moderato i lavori dott.ssa Lella Battiato Majorana, direttore “thevoicekw”.
Un contributo rivolto agli studenti da parte della scuola e della testata “thevoicekw” nel contesto del progetto “StudioWeb” per sollecitare lo spirito critico e invitarli a non farsi scrupoli di esprimere le loro opinioni.
Utili slide per il contrasto alla criminalità e l’app che mette in contatto diretto con la Polizia di Stato “YOUPOL”, per segnalare reati di violenza domestica e numeri utili emergenza: unico europeo 112; sono state raccolte 41 segnalazioni, 27 in forma anonima e 14 da parte di utenti registrati.
Nel 2020 abbiamo avuto 91 femminicidi ed è stato istituito adesso il codice rosso l’allontanamento. La Polizia di Stato di Catania, ha emesso 67 ammonimenti: esperti Ufficio Minori e vittime vulnerabili, Divisione Anticrimine e Stalking.
La dott.ssa Fazio, notevole esperto nel settore, ha focalizzato il concetto di violenza intrafamiliare assistita, dalla quale discende tutta una serie di gravi conseguenze psicologiche e sociali, e ha sottolineato “si intende l’esperire da parte del bambino e dell’adolescente qualsiasi forma di maltrattamento compiuta attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale, economica e atti persecutori (c. d. stalking) su figure di riferimento o altre figure affettivamente significative, adulte o minorenni: così il CISMAI nel 2017 definisce la Violenza Assistita. Infatti solo negli ultimi anni ha ottenuto l’interesse che merita, ma, a tutt’oggi, è sottostimato e resta un fenomeno sommerso, nonostante sia altamente lesivo dello sviluppo psicologico dei minori in quanto Vittime Invisibili. Importante, perciò, è intercettare tale fenomeno tempestivamente per frenare il perpetuarsi della violenza attraverso interventi mirati a ridurre le conseguenze a breve e a lungo termine”. Intervento molto apprezzato con un susseguirsi di interessanti domande.
Secondo la definizione CISMAI del 2017, è ritenuta violenza intrafamiliare assistita “qualsiasi forma di maltrattamento, esperita da parte del bambino o dell’adolescente, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale. Economica ed atti persecutori (c.d. stalking) su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative, adulte o minorenni. Infatti solo negli ultimi anni ha ottenuto l’interesse che merita, ma, a tutt’oggi, è sottostimata e resta un fenomeno sommerso, nonostante sia altamente lesivo dello sviluppo psicologico dei minori in quanto Vittime Invisibili. Importante, perciò, è intercettare tale fenomeno tempestivamente per frenare il perpetuarsi della violenza attraverso interventi mirati a ridurre le conseguenze a breve e a lungo termine”. Intervento molto apprezzato con un susseguirsi di interessanti domande.
L’evento è stato arricchito dalla proiezione del cortometraggio “Sei mia!” e la testimonianza dell’attrice che lo ha interpretato Annamaria Spina, si evince un reato d’impeto, con la possibile aggravante della premeditazione, cui segue la violenza psicologica della prevaricazione.
M. Ferro, impegnata sempre in prima linea organizzando corsi regionali di formazione in diritto antidiscriminatorio ,invita gli studenti a saper riconoscere e affrontare la problematica.
Conclude il DS Dott.ssa Daniela Di Piazza, sempre vicina alle problematiche sociali conclude stimolando gli studenti e i convenuti a notevoli riflessioni, bisogna modificare i modelli e i comportamenti e la scuola deve sensibilizzare gli studenti attraverso progetti .
Aggiunge “L’esposizione prolungata alla violenza ne favorisce la trasmissione intergenerazionale. Nelle ragazze può radicarsi la convinzione che le minacce e la violenza nelle relazioni siano la norma”.
La partecipazione di due operatrici del diritto ai massimi livelli soccorre il timore che, iperfocalizzando questa problematica, si formino sacche di ius privilegium frutto della produzione normativa in tema di quote rosa e tutela delle fasce deboli.
La nostra società patriarcale, non autorizza soprusi e violenze fisiche, psicologiche e morali attribuite, nella vulgata usuale, all’uomo, ma talora anche della donna.