La Procura di Catania ha chiesto il non luogo a procedere per l’ex ministro dell’Interno Salvini. Il Pm “non c’è reato, scelte condivise dal governo e non è stata violata alcuna convenzione internazionale”. Decisione finale al Gup Sarpietro il 14 maggio

Un processo politico internazionale che si doveva giocare tra Italia e Europa, forse in un Tribunale europeo, poiché l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è un tassello di un sistema, che il presidente del Gup Nunzio Sarpietro con maestria, tanta professionalità e meritocrazia ha ricucito, in punta di piedi evitando di entrare nella parte politica come ha sempre dimostrato.

Da sottolineare sicuramente che il magistrato, non fa parte della magistratura politicizzata, anzi da questa ha subito conseguenze, come dichiara Palamara nel libro-intervista di Sallusti. Non ha mai esercitato attività inerenti ad organizzazioni politiche, né ha mai accettato incarichi in questo settore, rispettando la sua deontologia professionale e seguendo una linea di correttezza morale nell’esercizio delle sue funzioni, e nel caso in atto, con distacco ha esaminato solo i fatti oggettivi cercando una verità processuale.

Il nodo immigrazione, sicuramente, pone una complessa problematica: difendere i confini, il tutto ingarbugliato in un groviglio di leggi nazionali e internazionali, in cui l’Europa gioca un ruolo fondamentale e che spesso dimentica gli accordi di ricollocazione e un indirizzamento dei migranti verso il conseguente iter di accoglienza, poiché il meccanismo di redistribuzione prevede delle assunzioni di responsabilità da parte degli Stati membri prima dello sbarco. Molte ambiguità si insinuano tra il “place of safety”, acronimo Pos, che “non prevede tempistiche predeterminate” e comprende la necessità di individuare “luoghi di sicurezza adeguati per i sopravissuti dopo aver considerato fattori e rischi rilevanti”.

Un altro groviglio logistico-linguistico di interpretazione è il concetto di sistema “Porto Sicuro”, secondo la convenzione di Amburgo è “un luogo dove le operazioni di soccorso sono concluse e la sicurezza dei sopravissuti non è minacciata”.

In questi giorni a Lampedusa apre il nuovo “Ufficio Dogane- Canale di Sicilia”, istituito da Agenzia Dogane e Monopoli, con determinazione del D. G. Marcello Minenna. Alle dirette dipendenze della Direzione Generale siciliana, l’avamposto avrà competenza territoriale su Isole Pelagie, Egadi e Pantelleria. Tra le funzioni attribuite, oltre alla normale attività di vigilanza nel settore doganale e accise, vi è quella di sovrintendere alla distruzione della barche utilizzate dai  migranti che giungono dal Nord-Africa, sequestrate dalle autorità italiane e affidate in custodia giudiziaria proprio  ad ADM.

Nell’aula bunker del carcere di Bicocca davanti al Gup Nunzio Sarpietro, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il ritardo dello sbarco dalla nave Gregoretti di 131 migranti nel luglio del 2019 ad Augusta nel siracusano, è accusato di sequestro di persona, per cui è in corso l’udienza preliminare di rinvio a giudizio.

Il PM Andrea Bonomo ha ribadito la richiesta di non luogo a procedere “non ha violato alcuna convenzione Nazionale e internazionale” le sue scelte sono state “condivise dal governo” e la sua posizione “non integra gli estremi del reato di sequestro di persona perché il fatto non sussiste”.

La decisione se archiviare o aprire il dibattimento spetta al giudice dell’udienza preliminare, Nunzio Sarpietro, che il 14 maggio leggerà il suo provvedimento nell’aula bunker del capoluogo etneo.

La Procura di Cataniasottolinea “l’attesa di tre giorni non può considerarsi un’illegittima privazione della libertà” e “manca un obbligo per lo Stato dello sbarco immediato”. Inoltre “le direttive politiche erano cambiate” e il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e “di farlo in tempi brevi” giustificando “i tempi amministrativi” per attuare lo sbarco dei migranti “con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede Europea”. Il Pm Bonomo ha ribadito “il giudizio non è sull’opportunità di quell’atto” perché in questa sede “il giudizio non è politico”. 

Le parti civili hanno contestato questa ricostruzione e chiedono il processo per Salvini: AccoglieRete, Legambiente, Arci e una famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti. Per il legale di Legambiente, Daniela Ciancimino, l’ex ministro ha trattenuto illegittimamente a bordo 131 persone anche per “le sofferenze patite dai migranti ammassati su nave Gregoretti”.

L’avvocatessa Giulia Bongiorno, legale di Salvini, si oppone energicamente “le scelte politiche del governo possono piacere o meno – ha detto in aula in un confronto acceso con alcune delle parti civili – ma sono insindacabili nel principio della separazione dei poteri e le decisioni adottate nell’interesse nazionale sono impenetrabili e non possono essere contestate in sede giudiziaria. L’azione penale contro Salvini non doveva neppure iniziare perché il suo è stato un altro politico insindacabile”. Bongiorno continua “c’era la condivisione della linea da parte di tutto il governo Conte 1 per dare una scossa all’Europa. C’era un nuovo ordinamento politico: consentire il Pos dove era possibile la redistribuzione in Europa. Lo sapevano tutti”.

Matteo Salvini a fine udienza,  soddisfatto si gusta l’autogol “giallorosso” ha detto “spero che il 14 maggio si chiuda questa vicenda giudiziaria, quando facevo il ministro, a differenza di altri che non ricordano, non avevo paura e sapevo che c’erano oneri e onori. Se vuoi fare una vita tranquilla fai altro. Se vuoi combattere la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, gli spacciatori, gli scafisti, sai che corri qualche rischio”.  

Salvini sarà davanti al GUP di Palermo il 17 aprile per il processo che riguarda la nave spagnola Open Arms per fatti analoghi, per non aver fatto sbarcare migranti dalla nave.

“Non vedo reato” lo aveva detto Matteo Renzi 14 mesi fa, prima di mandare Matteo Salvini a processo con il decisivo voto parlamentare di suoi per il caso Gregoretti e adesso lo ha detto anche il Pm di Catania.

Il viceministro alle infrastrutture Alessandro Morelli “orgoglioso come lo sono stati milioni di Italiani” di Salvini e “felice della linea della procura di Catania”. Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, presidente della giunta delle elezioni e delle immunità del Senato, e “evidente che questa ipotesi di processo appaia priva di qualsiasi fondamento, come del resto l’altro di cui si sta discutendo a Palermo” la cui udienza è fissata per sabato prossimo. Il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, ha invitato la sinistra e il M5S a scusarsi con Salvini per aver sostenuto farneticanti accuse nei suoi confronti”

Per Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera “in Italia una parte della magistratura pensa di poter usare la giustizia come strumento di lotta politica, e alcuni politici pensano di poter azzoppare gli avversari usando strumentalmente la magistratura: un cortocircuito che prima o poi andrà definitivamente superato”.

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana