“Aprire le porte dei musei” convegno in sinergia Rotary Club “Paternò Alto Simeto”, “Archeoclub” e associazioni Castellammare di Stabia candidata capitale della cultura 2022
Zoom meeting “Le potenzialità turistico-culturali come rilancio del Paese Italia” organizzato da Rotary Club “Paternò Alto Simeto”, presidente Ada Cunsolo, in collaborazione con ArcheoClub nazionale, Associazione nazionale M° Vincenzo Salmeri, Associazione culturale M° Salvatore Incorpora, presidenti: Rosario Santanastasio, Giusi Liuzzo, Roberto Salmeri, Egidio Incorpora, Modera Lella Battiato Majorana.
Saluti istituzionali: Alfio Di Costa (gov. RC Distretto 20110 Sicilia-Malta) sottolinea “L’Italia è patrimonio culturale mondiale ha il 70% dei siti Unesco, ma il 50% si trova in Sicilia, un museo a cielo aperto, un’isola che incanta e ha ricche potenzialità e noi dobbiamo essere i primi attori a rivendicare i nostri diritti perché il futuro può cambiare”.
Liuzzo, ArcheoClub,precisa “siamo un’associazione di volontariato concentrata sui beni culturali; negli anni abbiamo lanciato delle idee per far godere a tutti dei reperti archeologici conservati nei sotterranei dei musei e adesso, grazie all’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà e alla Carta di Catania e fondi per i beni culturali siciliani fra siti Unesco, Dimore storiche, Parchi archeologici e cinema, ci stiamo avviando a un percorso virtuoso”.
Interviene il sindaco di Castellammare di Stabia, Ing. Gaetano Cimino, “è necessario valorizzare i beni culturali dei nostri territori e fare sinergia con le Istituzioni. Stiamo proponendo la nostra città capitale italiana della cultura 2022, focalizzando attraverso itinerari le bellezze storiche, culturali di questa straordinaria città, riqualificando nuove risorse, strutture e rete di comunicazione per l’intero comprensorio e portarla allo splendore di una volta”.
Apre i lavori Massimo Santaniello (Presidente ArcheoClub Castellammare Stabia), racconta e punta i riflettori sull’archeologia di Stabiae dall’età del ferro al primo cristianesimo nel quadro dell’archeologia vesuviana, dove a giocare un ruolo di primissimo piano è il parco archeologico di Pompei. Castellammare è la città delle 50 chiese di cui almeno 25 hanno origine a partire dal 1300. Attraverso un ricco corredo fotografico documenta una ricostruzione panoramica del patrimonio archeologico, artistico, naturalistico: Concattedrale, la Basilica e uno dei cinque santuari, nonché stabilimenti termali, palazzo reale e museo archeologico “Libero D’Orsi”, che viene riccamente spiegato da Rachele Esposito, specializzata in archeologia Pompeiana, e indirizza all’approccio ai musei che deve essere un atto intimo e personale, osservandolo non in modo distaccato, ma considerando i reperti oggetti di uso quotidiano.
L’Avv. Michele Martucci, esperto in normativa sui beni culturali e ambientali, con vivacità oratoria prende le mosse,per il suo intervento, dalla “recente trasformazione del MiBACT (Ministero dei Beni Culturali e Turismo) in MIC (Ministero per la Cultura) e la creazione di un Ministero ad hoc per il Turismo (con portafoglio) rappresenta una scelta di enorme importanza. Il turismo non avrà più posizione ancillare rispetto ai beni culturali ma sarà rivisto in una dimensione autonoma e specifica”.
“Il Covid è stato devastante per entrambi i settori (Beni culturali e turismo, continua, “porto ad esempio il forzoso rinvio di 90 giorni (dal 31 Luglio al 30 Ottobre) dell’applicazione della Direttiva Bolkestein sulle concessioni dei balneari e degli ambulanti”.
Induce la platea online a un’attenta riflessione “Se nel corso del 2019 si è registrato un record di pernottamenti di turisti stranieri: Spagna 300 Milioni di notti (Dovuti anche ad una massiccia ricettività invernale di turisti sportivi provenienti dalla Gran Bretagna; Italia 221 Milioni di notti (di cui 58,7 Milioni di Tedeschi). Il 2020 ha fatto registrare un crollo verticale (sicuramente confermato nel primo semestre del 2021): Italia 65 Milioni di notti (-70%); Spagna 60 Milioni di notti (- 80%)”.
“Il danno, aggiunge, ha investito: ristorazione, musei, agriturismi, e tutte le filiere connesse.
Per invertire questo processo si impone una inversione di rotta che conduca ad una ripresa strutturale e il certificato di vaccinazione Europeo e i fondi del Recovery Fund sono sicuramente orientati in questa direzione. Si impone però una corretta spesa di tali fondi”.
Considerazione condivisa va colmato il gap strutturale Nord Sud con miglioramento dei trasporti nelle aree depresse del Paese.
Avv. Egidio Incorpora, con esaustivo e sintetico intervento, dopo aver dato la possibilità di ammirare il museo di Linguaglossa, attraverso un video illustrativo notevole e interessante sull’artista Incorpora, un museo permanente tematico con cento opere che ha trattato nella sua vita. L’“Incorpora-Messina” è stato realizzato, come viene sottolineato, grazie alla collaborazione tra privato e pubblico. Richiama l’attenzione sulla sensibilizzazione, invitando a visitare i musei e riporta un’analisi di alcuni esperti nel settore come chiarisce “non fresca, poiché non subisce i dati del Covid; il 73% non ha mai visitato un sito archeologico e il 60% un museo, occorre rielaborare l’idea museale e aprire le porte”.
Carlo Majorana Gravina (saggista), frequentare i luoghi della cultura è una prerogativa italiana da condividere con tutto il mondo.
PDG RC Salvatore Sarpietro con amarezza mette il punto su uno degli aspetti che non fa decollare il turismo in Sicilia, l’aspetto dei trasporti e lancia un messaggio affinché venga colmato il divario strutturale tra Nord e Sud”
Hanno aderito i RC “Aetna Nord-Ovest Bronte”, “Acicastello”, “Catania”, “Catania Etna Centenario”, Catania Nord”, “Club Distretto 2110 Misterbianco”.