Spettacolare lettura di pagine da “Un bellissimo novembre” di Ercole Patti, di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini nella suggestiva sala del castello Ursino a Catania

A Ercole Patti, autore di straordinarie pagine pullulanti di vita, sensualità, amore, poesia, è stata dedicata la manifestazione dell’Associazione Città Teatro, con l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, ospitata al Castello Ursino, patrocinata dal Comune di Catania. Evento pensato per far conoscere le affascinanti pagine di racconti, romanzi, commedie, cronache cinematografiche, tra il 1940 e la metà degli anni Settanta, compendiate nel monumentale volume Ercole Patti, Tutte le opere, curato da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, per i tipi della casa editrice La nave di Teseo.

Nel suo indirizzo di saluto, l’assessore alla cultura, Barbara Mirabella, ha sottolineato l’importanza culturale dell’incontro con due grandi protagonisti del panorama teatrale italiano contemporaneo, Mariano Riggillo e Anna Teresa Rossini, che hanno dato vita, sangue, corpo, alle parole dei protagonisti dell’opera di Patti, con toni che trascorrevano, con singolare intensità, pathos, verve, tra ironia e umorismo, ilarità e grottesco.

Le pagine scelte da Un bellissimo novembre, capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo di formazione nella stagione da lui più amata, l’autunno, allorché, nell’accecante luce della campagna siciliana, preludio di morte, lo scrittore celebra, con i riti della vendemmia, della caccia, della raccolta di castagne, funghi, ficodindia, noci, l’estremo trionfo della vita sul limitare dell’ineluttabile annichilimento. Riggillo e Rossini, con toni sapienti e suadenti, hanno rapito e coinvolto la platea.

“Era il 15 novembre del 1925”. È la precisa indicazione cronotopica dell’explicit, una costante dell’opera di Patti, per singolare gioco del caso coinciderà con quella della sua scomparsa, avvenuta a Roma, nell’abitazione sul Lungotevere Flaminio, il 15 novembre 1976.

“Odori, sapori, colori, suoni della città, della campagna, del mare, delle donne, delle pensioni, delle panetterie, refrain di familiari canzonette, s’inseguono come leitmotiv nei meccanismi narrativi dell’intera scrittura pattiana” ha sottolineato Sarah Zappulla Muscarà.

“Il gallismo e dongiovannismo di Patti si contrappone al sensualismo e onirismo di De Roberto: il piacere del discorrere sulla donna il piacere di epidermici, fugaci rapporti, contro l’ostentazione di singolari capacità amatorie; la dissipazione delle energie sensuali, talora solo sognata, al moralismo intransigente un’apparente sospensione di giudizio” ha aggiunto Enzo Zappulla, rapportandosi al volume “Federico De Roberto e Ernesta Valle, Si dubita sempre delle cose più belle, straordinario carteggio d’amore e di letteratura, sempre a cura dei due studiosi catanesi, per poi tornare sul volume Ercole Patti. Tutte le opere “Una sorpresa le cronache cinematografiche, sinora sconosciute perché mai raccolte in volume, della sua lunga attività di critico, inviato speciale ai festival di Cannes, Taormina, Venezia. Dai telefoni bianchi dell’epoca fascista al neorealismo, dal cinema d’autore, d’impegno civile, di polemica, d’inchiesta alla commedia all’italiana, ai gialli, ai vampiri, ai western-spaghetti, alla serie degli 007. Con tono divertito, graffiante, originale, Patti ci consegna una miniera di giudizi sui maggiori attori, registi, sceneggiatori del tempo, tracciando ritratti eccentrici e gustosamente spietati, con una lente d’ingrandimento implacabile, di personaggi mitici di Hollywood, come Liz Taylor e Richard Burton”.

“Questo progetto dedicato a Patti s’inserisce – ha precisato Orazio Torrisia pieno titolo nella nostra attività culturale da sempre orientata al recupero della memoria e della tradizione senza le quali non si può guardare e programmare il futuro”.

È opportuno far sapere che M. Belèn Hernandez, ordinaria di Filologia Italiana all’Università di Murcia, di recente ha tradotto in lingua spagnola, con grande sapienza, il romanzo Un bellissimo novembre, con l’introduzione di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, per le Ediciones Universidad  de Salamanca, nell’ambito delle manifestazioni per celebrare l’Ottocentesimo anniversario della nascita di quella prestigiosa Università curate da Vicente Gonzàlez Martìn, uno dei massimi studiosi della Letteratura Italiana in ambito internazionale, fondatore e direttore della Cattedra Sicilia a Salamanca, allo scopo di promuovere la cultura siciliana nei paesi di lingua spagnola. A lui nella nostra isola sono stati assegnati numerosi riconoscimenti per questa preziosa attività scientifica.

A suggellare la superba interpretazione di artisti della statura di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini la presenza e il brindisi con i vini poetici di Cantine Al-Cantara del “vigneron letterario” Pucci Giuffrida, un mecenate della cultura siciliana, che proprio a Patti ha dedicato uno dei suoi ultimi deliziosi vini, chiamandolo, appunto, “Un bellissimo novembre”. Un’ulteriore conferma di quanto dichiarato a proposito della figura e dell’opera di Ercole Patti che riscuoteva ampi apprezzamenti dagli scrittori suoi contemporanei Valentino Bompiani “Non c‘è un grammo in più nella prosa di Patti”, Eugenio Montale “Quando è ispirato nessuno scrive meglio di lui, possiede l’arte di farsi leggere, quella facilità difficile che è l’uovo di Colombo”, da Mario Soldati “I suoi scritti sono piccoli capolavori dove come in certe pitture di Matisse e De Pisis tutto un mondo vive appena sfiorato dai pennelli”.

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana