Portata in scena con successo la drammatica vicenda del martirio di Sant’Agata recitata dagli ospiti della comunità alloggio “Bellini” di Catania Curatore e sceneggiatore dell’evento Angelo Giuffrida
Per l’ottava di Sant’Agata, gli anziani ospiti della comunità-alloggio “Bellini” sono stati coinvolti e impegnati a recitare la drammatica vicenda del martirio della Santa patrona di Catania.
Angelo Giuffrida, animatore delle iniziative sociali e culturali di quartiere e della Basilica santuario di Santa Maria del Carmine, ha curato i testi della sceneggiatura e la messa in scena.
“Gli anziani hanno bisogno di essere spronati e coinvolti – sostiene Giuffrida -. Vanno tenuti sempre attivi e impegnati per farli sentire utili e vivi”. Continua “attraverso il laboratorio teatrale gli anziani hanno rivissuto la storia della nostra Santa Patrona. Abbiamo combinato varie narrazioni, tradizioni, leggende, usi e costumi del tempo, rievocato i principali momenti drammatici: l’arresto e il processo, sino alla perfidia del proconsole Quinziano e alla crudele condanna alla tortura con l’asportazione delle mammelle”.
“Non sono stato io a scegliere questo lavoro, ma è il lavoro che ha scelto me – afferma Giuffrida – le varie esperienze e le opportunità che nel tempo mi si sono presentate mi hanno fatto capire che questa è la mia strada, che io definisco in realtà missione, sì non c’è cosa più bella che riuscire a portare un sorriso a chi ha perso la voglia di farlo, per questo dico che per me è una missione, in quello che faccio ci metto, impegno, passione, buona volontà, pazienza, ma soprattutto il cuore, utilizzando ogni mezzo: la recitazione, il ballo, i laboratori creativi. Sono fiero degli obiettivi raggiunti e delle soddisfazioni che gli ospiti della struttura mi danno”.
Gli anziani della struttura si sono divisi tra spettatori e attori poiché, a causa della situazione pandemica, delle misure di prudenza ancora in vigore e delle restrizioni adottate dalle pubbliche autorità per contenere la diffusione del covid, non è stato possibile ospitare i parenti i quali come nel passato sarebbero stati spettatori di ciò che è stato realizzato: gli ospiti che non hanno preso parte alla recita hanno partecipato come pubblico assieme al personale vaccinato e tamponato.
Forte l’emozione di nonna Rosa che ha interpretato S. Agata con intensità e devozione; molto espressiva e convincente la performance degli altri attori: nonno Gaetano e nonna Antonina nei panni di soldato e carnefice, nonna Carmela nei panni di Quinziano.
Questa felice esperienza happening è stata resa possibile grazie ai direttori della struttura Federica Distefano e Francesco La Spina che amorevolmente seguono gli ospiti coccolandoli e viziandoli coadiuvati dagli operatori, i quali con molto entusiasmo hanno accolto la lodevole iniziativa la quale è stata da loro stessi ripresa e trasmessa attraverso una diretta facebook che ha consentito a parenti, familiari e amici di seguire lo spettacolo da casa.