Plastica free

di Aurora Spampinato 2Q plesso via Anfusodocente di riferimento Prof. Fabio D’Augusta

Negli ultimi anni si parla sempre di più di inquinamento e di come stiamo rovinando e distruggendo il nostro mondo. (Anche a scuola se ne parla molto, giorno 3 maggio  abbiamo partecipato ad un incontro su tema dell’inquinamento marino che mi ha dato molti spunti di riflessione?). Siamo tutti cittadini del mondo ma non siamo ancora capaci di prendercene cura. Per vivere in un determinato luogo bisogna che si rispettino le regole di civiltà. Con le regole impariamo a rispettarci e a tenerci in perfetta armonia per il bene della nostra “casa”. Abbiamo bisogno di collaborazione e partecipazione. Anche solo un individuo della società può contribuire a cambiare la terra, cambiare anche solo una virgola può fare la differenza. Ognuno di noi è importante, ma se ci ostiniamo a pensare che il mondo non può cambiare, abbiamo già fallito, senza mai averci provato.

A causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale le stagioni non sono più definite, sempre di più il nostro  diventerà un Pianeta senza forma, senza decorazioni, senza bellezza.

Gli animali che vivono in acqua mangiano i rifiuti che vi si trovano. Specialmente la plastica che ha un processo di decomposizione molto lungo e rilascia  microplastiche, rischia di far estinguere alcuni di essi Anche noi, nutrendoci di questi animali, ingeriamo tutto questo orrore. Secondo le sperimentazioni condotte sull’uomo, ognuno di noi ingerisce 18 grammi di microplastiche al mese  Una delle specie marine che ne risente di più sono le tartarughe che sono sopravvissute a qualsiasi evento avvenuto negli anni precedenti, ma con il disastro che l’uomo sta causando, oggi sono tristemente in fase di estinzione. L’umanità con i propri atteggiamenti causa del male anche a stessa. La vera domanda che sorge spontanea è: «Perché non riusciamo a cambiare se neanche noi stiamo bene in questa catastrofe?» La risposta è indecifrabile, ma non del tutto impossibile, ancora da comprendere, ma bisognerebbe rispondere con i fatti, cambiando radicalmente le proprie abitudini, quelle più sbagliate. A partire dai gesti più semplici che sembrano insignificanti ma in realtà sono profondi nella loro elementaritá. Una cosa molto semplice dalla quale tutti potremmo partire  sarebbe quella di eliminare l’uso di bottiglie e bottigliette in plastica sostituendole con borracce e  bottiglie di vetro con vuoto a rendere, magari riempite alla fontana o al rubinetto di casa dove possibile..  In questo modo berremo anche acqua meno inquinata, perché la plastica della bottiglia nel lungo processo di commercializzazione potrebbe lasciare microplastiche. Un altro semplice modo per aiutare il pianeta è fare sempre la raccolta differenziata che ancora troppi di noi non fanno correttamente. Si inizia facendo piccoli passi. Ci si stupisce di come l’uomo con la sua intelligenza, non possa risolvere un problema del genere creato da lui stesso. Si parla tantissimo di inquinamento, ma troppo spesso parliamo ma non agiamo.  Per avere risultati occorre più impegno e meno chiacchiere, meno parole e più fatti. La vera svolta è iniziare una nuova sfida con noi stessi, è un pensiero che deve partire da sé. È ora di agire, basta inquinamento, salviamo il mondo.

PER NON FAR SENTIRE IL MONDO SOLO E DISPREZZATO, PER LE GENERAZIONI CHE VERRANNO, PER QUELL’ALBERO NON ABBATTUTO E QUEL FIUME NON AVVELENATO. DEVE ESSERCI UN MODO CHE NON INQUINI IL CIELO, L’ACQUA, LA TERRA. PERCHÈ DIFENDERE L’AMBIENTE È UN DOVERE VERSO LA VITA.

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana