L’inclusione dei migranti nello sport: un obiettivo importante per promuovere la partecipazione attiva, l’integrazione e la coesione sociale

Il convegno organizzato dal Panathlon International – Club di Trapani che si è svolto, negli spazi della Camera di Commercio di Trapani è stato un’opportunità preziosa per esplorare la connessione tra lo sport, le politiche migratorie e l’integrazione.

Hanno partecipato: Filippina Cocuzza, prefetto di Trapani; Roald Vento, presidente Panathlon Club Trapani; Caterina Marcella Cannariato, vice presidente della “Fondazione Tommaso Dragotto”; Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani; Pietro Maria Fragnelli, vescovo della Diocesi di Trapani; Sandro Palmieri della Comunità Sant’Egidio; Tommaso Ricciardi, già prefetto di Trapani; Luigi Biondo, direttore del Parco Archeologico di Segesta; Stefano Gobbi, responsabile Politiche Sociali e Terzo Settore – Sport e Salute SpA – Roma; Antonio Morana, vice capo del Centro Operativo Nazionale del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera.

Testimonial dell’evento: il prefetto Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Viminale e Commissario del Governo per l’emergenza migranti (che trarrà le conclusioni); Francesca Basile, responsabile dell’Unità Operativa Migrazioni della Croce Rossa Italiana; Gaspare Polizzi, Tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera con i suoi atleti Osama e Ala Zoghlami, di origine tunisina, emigrati in provincia di Trapani, oggi fra i migliori atleti del mezzofondo mondiale.

I lavori del convegno sono stati moderati da: Eugenio Guglielmino, Direttore del “Dipartimento Ingegneria” dell’Università di Messina e Consigliere Internazionale del Panathlon.

Tante le riflessioni che hanno portato alla determinazione che lo sport può svolgere un ruolo significativo nell’integrazione dei migranti nelle comunità di accoglienza. Può favorire l’incontro e l’interazione tra individui provenienti da diverse culture, promuovendo la comprensione reciproca, la coesione sociale e l’inclusione. Tutti gli esperti e i professionisti del convegno sono convenuti su un punto di vista comune: la promozione dell’integrazione attraverso lo sport richiede una collaborazione efficace tra attori diversi, tra cui organizzazioni sportive, istituzioni governative, organizzazioni della società civile e comunità locali. La condivisione di buone pratiche, la cooperazione e la sinergia tra questi attori possono favorire risultati positivi e duraturi. Il convegno ha presentato e analizzato casi di successo e buone pratiche di progetti sportivi che si occupano dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti.
Questi sono solo alcuni spunti generali del convegno.
Ogni giorno, migliaia di migranti tentano di raggiungere le coste italiane e di altri paesi europei attraverso rotte pericolose e spesso affollate, mettendo a rischio le loro vite. Il tema dei migranti è complesso e sono emerse numerose questioni politiche, sociali e umanitarie che sono state affrontate dai diversi relatori. Tanti i soggetti coinvolti. Un vero e proprio approfondimento sul tema dei migranti.
La Guardia Costiera svolge un ruolo fondamentale nel gestire la questione dei migranti. La sua responsabilità principale è quella di garantire la sicurezza e il controllo delle acque territoriali e delle frontiere marittime.

Collabora con altre autorità e agenzie, come le forze dell’ordine, le organizzazioni internazionali e le ONG, per coordinare gli sforzi e affrontare la sfida complessa e delicata della migrazione. La Capitaneria di Porto sul tema dei migranti svolge anch’essa un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e il benessere delle persone che attraversano il mare in cerca di una vita migliore. In particolare si occupa delle operazioni di ricerca e soccorso in mare per le persone che si trovano in difficoltà durante il loro viaggio attraverso il Mediterraneo.
La fase dell’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e migranti in Italia è un altro tema importante e prevede diversi step: una prima assistenza nei centri governativi, seguita dalla fase di prima accoglienza nei Cpa (Centri di prima accoglienza) e dalla successiva integrazione nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), in collaborazione con gli enti locali.

La gestione di questa situazione richiede una collaborazione ampia a livello nazionale e internazionale.
A tal proposito Il prefetto Valerio Valenti, commissario all’emergenza migranti, a conclusione del convegno ha infatti parlato della collaborazione con Croce Rossa Italiana per la gestione di tutti gli hot spot siciliani e calabresi. Il Governo ha infatti siglato recentemente con Croce Rossa un accordo quadro che riguarda non solo Lampedusa ma tutti quei luoghi che sono le coste della Sicilia, della Calabria, la rotta balcanica, i luoghi di sbarco delle ong su cui occorre dare una risposta emergenziale, con un modello organizzativo elastico.

Il decreto legislativo 130/2020 introduce percorsi di integrazione successivi alla seconda accoglienza. Le amministrazioni locali possono infatti avviare iniziative per favorire l’autonomia dei cittadini beneficiari del Sai, offrendo formazione linguistica, orientamento lavorativo, accesso ai servizi pubblici essenziali e conoscenza dei diritti e dei doveri sanciti dalla costituzione. E’ fondamentale in questa fase il ruolo degli attori sportivi e delle organizzazioni nella promozione dell’accoglienza che insieme possono dar vita a campagne di sensibilizzazione, progetti di volontariato e collaborazioni. L’inclusione dei migranti nello sport è un obiettivo importante per promuovere la partecipazione attiva, l’integrazione e la coesione sociale – questo lo slogan della giornata.

redazione@thevoicekw.com

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