Rifiuti, “rivoluzione” a Catania: codici a barre nei mastelli, premi a punti per chi differenzia e più multe ai “furbetti”

È una delle poltrone più impegnative, per non dire più rognose, come rognosa è la questione dei rifiuti in città, ma qualcuno doveva pur occuparla. E poi il primo giorno di lavoro comporta sempre per “tradizione” un pegno da pagare.

«È una bella sfida che mi appresto ad affrontare con rispetto, ma è anche meglio poter lavorare con impegno, all’ingresso mi hanno scambiato per uno dei ragazzi del Pon – afferma il neo assessore all’Ambiente Salvo Tomarchio – qualcuno mi ha anche chiesto dove stessi andando, visto che la giornata di lavoro è cominciata alle 7 del mattino, sono stato tre ore in riunione con il direttore dell’Ecologia Lara Riguccio e con il dec (direttore esecuzione del contratto, ndr) Salvo Fiscella che mi hanno esposto la situazione, ho anche sentito i precedenti assessori all’Ecologia, Andrea Barresi e Fabio Cantarella, che hanno fatto un ottimo lavoro, certo la situazione è complicata ma si comincia da un buon punto di partenza».

La città è in emergenza, come intende affrontarla?
«Ritengo fondamentale completare le quattro isole ecologiche in fase di costruzione a San Giuseppe la Rena, Librino, Nesima e Borgo Sanzio, per integrare così le due in funzione a Picanello e al viale Tirreno, per questo ho chiesto ai tecnici il cronoprogramma, secondo le previsioni dovrebbero essere ultimate entro dicembre».

Con la raccolta porta a porta è cresciuta la differenziata ma nel servizio qualcosa non va, specie nel lotto Centro sommerso dalle discariche.
«Nel lotto Centro è allo studio una variazione del servizio, se tutti si lamentano qualcosa non va – spiega l’assessore Tomarchio -; ho chiesto un incontro con le tre imprese, si può migliorare ovunque, stiamo leggendo carte e atti di gara e a quanto mi risulta il Comune sta rispettando i tempi di pagamento delle fatture, così come le imprese stanno effettuando il servizio, dunque bisogna capire subito cosa non funziona». Nella linea di Tomarchio c’è un’“apertura” ai cittadini che punta ad andare oltre la questione del mancato rispetto delle regole, che pure c’è tutta da parte di troppi utenti.

«Questo è un terzo punto che intendo affrontare, il sistema della raccolta porta a porta va un po’ rivoluzionato, noi non possiamo liquidare tutto dicendo che la gente non vuole fare la differenziata, quindi dobbiamo incrociare i dati per capire esattamente quanti hanno ritirato i mastelli, fornendoli a chi ancora non li ha. Fatto questo, dobbiamo incentivare la differenziata con un sistema di premialità a punti in base ai rifiuti separati nei mastelli, questa è una prima fase che nel tempo potrà portare a una seconda fase, con la riduzione della Tari per gli utenti virtuosi. L’attuale incentivo in base ai rifiuti consegnati alle isole ecologiche è irrisorio, e non funziona quello del 30% sul compost».
Per avviare questo percorso, dunque, bisognerà attivare il funzionamento del codice a barre all’esterno dei mastelli, così da “riconoscere” ciascun utente e la sua differenziata. Al quarto punto il neo assessore all’Ambiente, che evidenzia anche l’importanza della delega a Verde pubblico e parchi, mette le sanzioni ai cittadini ostinati a non rispettare le regole, sanzioni che comunque saranno da subito intensificate e anzi raddoppiate come prevede una nuova ordinanza nel caso estremo della lotta alle discariche in città. Intanto venerdì prossimo è in programma uno sciopero degli operatori del lotto Centro indetto dalla Cgil, l’assessore Tomarchio si dice pronto al dialogo, la sua difficilissima sfida alla piaga dei rifiuti a Catania è appena cominciata.

redazione@thevoicekw.com

redazione@thevoicekw.com

Related Posts