Fidapa Riviera dei Ciclopi Catania, inaugurato anno sociale

Interessante e apprezzato convegno per l’apertura dell’anno sociale Fidapa “Riviera dei Ciclopi – Catania”

Lella Battiato Majorana

 

Nella splendida cornice dell’hotel “Baia Verde” di Catania, apprezzata e condivisa apertura dell’anno sociale Fidapa “Riviera dei Ciclopi – Catania”, presidente Cinzia Torrisi, e Concetta Corallo, presidente Distretto Sicilia, Giuseppina Seidita, Finance Officer BPW International, Membro dell’Esecutivo Internazionale e Past Presidente Nazionale con il meeting “Organizzazione sanitaria: riflessi sulla qualità della vita”, argomento di grande attualità fortemente dibattuto.

La presidente apre la serata mettendo in risalto il programma sociale del club, tema nazionale “La creatività femminile e la cultura dell’innovazione, motori di diverso sviluppo socio-economico e politico: obiettivi e progetti”, guardando all’Europa, con la prospettiva sul riconoscimento delle donne e un messaggio evocativo nella giornata contro la violenza sulle donne, ripreso anche dagli illustri relatori che hanno reso il convegno, grazie ai loro argomenti e proficua esperienza, interessante e coinvolgente.

Apre i lavori l’approfondita relazione, che ha permesso di acquisire dati, del prof. Massimo Buscema, presidente Ordine Medici Chirurghi Odontoiatri Catania, focalizzando l’aspetto sulla complessa politica sanitaria e come si riflette sulla qualità della vita dei cittadini. Presenta un modello di sanità articolato tra ricerca scientifica e tecnologica, formazione e assistenza sanitaria.

Dichiara “qualunque Paese per rilanciare l’economia parte dal prodotto interno lordo, investendo in ricerca scientifica per far sì che il Pil aumenti; il progetto europeo prevede il 3,3% del Pil, in Italia siamo all’1,1 %, al di sotto di ciò che chiede l’Europa. Gli Stati Uniti investono in maniera importante”. La formazione offre qualità e assistenza ai pazienti, abbiamo parecchi operatori sanitari, e studenti specializzandi con costi da € 300.000,00 l’anno, trovando lavoro all’estero poiché da noi non esiste “concetto reale della meritocrazia”, la governance politica dovrebbe adoperarsi di più per dare prodotti di eccellenza.

Lancia l’allarme sociale “si costruisce la sanità con gli scarti degli altri Paesi. La società cambia e ha bisogno di specializzazioni diverse”. Da non trascurare l’assistenza, modalità passiva della Sicilia che paga cifre alte, 250 milioni di euro circa, ad altre Regioni, mentre il Veneto registra forte mobilità attiva. Si sofferma su aspettativa di vita e buon invecchiamento: in Sicilia si computano due anni meno rispetto alla media nazionale, problemi cardine prevenzione, screening e sanità di emergenza che al Nord funziona meglio; 11 milioni di italiani rinunciano alle cure impossibilitati ad accedere alle cure mediche non potendo pagare ticket, con alta percentuale al Sud.

Brillante e seguito con partecipazione l’intervento del dott. Erminio Costanzo, direttore Dipartimento scienze neurologiche, per i contenuti trattati che arricchisce con interessanti diapositive, fil rouge invecchiamento fisiologico e annesse patologie; ormai gli ultra settantenni costituiscono il 25 % della popolazione con un cambiamento demografico territoriale.

Esordisce spiegando che il cervello possiede 10 e più miliardi di neuroni, creando 1 milione di miliardi di attività sinaptiche che si modificano nel tempo. Rilancia “emozione e motivazione ci aiutano ad attivare i processi cognitivi, con un range che comprende attenzione e memoria che nel tempo perdono funzione”.

Richiama all’attenzione il filosofo Platone, che nel Teeteto osservava “la conoscenza è come una tavoletta di cera su cui si imprimono delle conoscenze, è errato scambiare una percezione con una precedentemente avuta”.

Approfondisce le tematiche inerenti alla demenza vascolare e ai corpi di Lewj, malattia neurodegenerativa, forma di demenza simile alla malattia di Alzheimer ad esordio più precoce.

Fa un excursus storico partendo dal I sec. d. C.: Celso, Galeno, T. Bonet (1620),  P. Pinel (1743), J. E. D. Esquirol, J. Bunows. Malattia sociale con grande incidenza l’Alzheimer, ha le sue radici in Alois Alzheimer (1864 – 1915) che descrisse per primo i sintomi e gli aspetti neuropatologici come le placche e gli sviluppi neuro-fibrillari nel cervello, trattando il primo caso diagnosticato su una donna di 51 anni e mezzo. Il grande Gaetano Perusini (1879 – 1915) studiò quattro casi e percepì l’azione di una specie di cemento che incollava insieme le fibrille neuronali.

Continua il suo percorso con E. Kraplein, padre delle moderne classificazioni della patologie psichiche, che introduce la diagnosi del termine Alzheimer disturbi comportamentali, confusione e cambiamento umore, agitazione motoria con disorientamento spazio-temporale, perdita della memoria, catatonia, demenza precoce, paranoide e mania depressiva.

Malattia che spesso si confonde con la depressione, ha un decorso con processo degenerativo che distrugge lentamente progressivamente le cellule del cervello. Must conclusivo “se hai cervello usalo”.

Piacevole e riflessiva argomentazione, esposta con saggezza, ispirandosi ai grandi autori della classicità greca latina e della letteratura italiana dal prof. Vito Leanza, docente ginecologia ostetricia, che esalta i sentimenti positivi di cui il mondo ha bisogno, la positività produce endorfine, fa stare meglio quelli che stanno accanto a lui.

Con belle e profonde metafore ci riporta alla saggezza della classicità greca e dai grandi condottieri dell’Impero Romano “cambia quelle cose che puoi cambiare”. Nel segreto della felicità commenta: “vita familiare perenne, evitare le liti, avere un campicello, toga rara, avere la mente quieta. La vita, continua, è un’ascesa continua” come diceva Sant’Agostino, “nutri la mente con ciò che fai e trova l’eccellenza non con il senso del dovere ma con il senso del piacere” e, riallacciandosi a Socrate “il piacere rende felice l’essere umano”.

Nella sua elaborazione storica citazioni di S. Tommaso d’Aquino con le sue cinque vie (moto, ordine causale, rapporto tra possibile e necessario, grado di perfezione, governo delle cose) che operano per perseguire la perfezione, l’ordine supremo e portano a Dio.

Iucunditas (piacevolezza), capacità di convertire la vita in un sorriso, giocando le cose udite e vedute “con le discordie vanno uccise, l’uomo saggio è sempre felice”, riporta anche Confucio, per i sofisti abbiamo beata ignoranza; il sapere rivolto al bene, il male rende infelice l’essere umano.

E che dire dell’invidioso? Cita Sapìa Salvani, ironizzando benché non fosse savia dato che  godeva del male altrui che della fortuna propria, gentildonna senese che Dante incontra nel XIII canto del Purgatorio, ove espiano le anime degli invidiosi tutte addossate su una roccia e cieche poiché hanno le palpebre cucite da un fildiferro, dalle orribili cuciture trapelano le lacrime. Nell’incontro con Dante racconta che quando già era anziana, durante la battaglia di Colle Val d’Elsa pregava per la vittoria dei nemici fiorentini.

E ancora Eschilo, Dio non punisce ma ci vuole felici, per Schopenhauer, bisogna vivere attraverso musica meditazione e gentilezza, benefiche anche per salute mentale. Richiamo a S. Agostino “non uscire fuori da te stesso, noi riceviamo dall’esterno”, alleniamo il nostro cervello, no all’Alzheimer, la vecchiaia si vive bene se hai vissuto bene la tua vita, accettandoti per quello che sei. Oscar Wilde qual è il segreto della felicità? “La felicità non è quello che si desidera, ma quello che si ha”. Purtroppo noi vediamo le cose nel modo in cui siamo, occorre imparare a guardare il nostro corpo e il mondo che ci circonda con occhi diversi per trovare armonia e serenità. Leonardo da Vinci notava “come il ferro si arrugginisce senza l’esercizio, così come avviene quando non si coltiva l’ingegno”. Non costa nulla praticare “la gratitudine attiva” e il sorriso. Invita la platea  e le donne a fare sport e conclude “senza amore non c’è vita”.

Letture dell’attrice Ersilia Saverino con sottofondo musicale, emozionando e coinvolgendo la platea, con le poesie del prof. Leanza fra cui “Amore per la chirurgia” e, omaggio della presidente Cinzia Torrisi a tutte le donne presenti, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, proiezione di immagini femminili in un excursus storico – artistico, e conclusiva recita dei celeberrimi versi del XXXIII canto del Paradiso dedicati alla Beata Vergine.

Una serata che ha contribuito ad approfondire conoscenze mediche, scientifiche e filosofiche portando gioia e serenità.

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