La cuoca e la segretaria

Il Teatro L’Istrione riapre le sue porte per il secondo appuntamento della stagione A Ciasc1 Il Suo, ovvero “La cuoca e la segretaria” di Eugène Scribe. Un’esilarante vaudeville che in Italia in molti probabilmente ricordano ancora poiché la versione originale “Il cuoco e la segretaria” fu uno degli atti unici trasmessi in Rai interpretati dal grande Erminio Macario. Interpreti di questa nuova produzione firmata L’Istrione: Francesco Russo, Rosaria Francese, Concetto Venti, Valerio Santi, Cindy Cardillo, Luigi Nicotra e Tino Mazzaglia, argutamente diretti da Federico Magnano San Lio.

Lo spettacolo sarà in scena venerdì 8 e sabato 9 alle ore 21.00 e domenica 10 alle ore 18.00

Note di regia

Il Cuoco e il segretario, titolo originale della commedia di Eugène Scribe, riadattata al femminile da Valerio Santi, è sicuramente una commedia leggera tradizionale. Un genere di commedia francese, il vaudeville, nato alla fine del settecento che trattava in maniera leggera, intrecci dove lo scambio di persona e l’equivoco generavano situazioni e personaggi esilaranti. Questo tipo di commedia, parte integrante della tradizione comica, consentiva agli interpreti di costruire personaggi comici efficaci che avevano un’abilità tecnica consolidata e una conoscenza profonda dei caratteri e degli stili recitativi comici. Oggi l’arte recitativa teatrale deve fare i conti con realtà e generi diversi e la stessa definizione di “attore comico” viene dilatata per definire anche performer del piccolo schermo che, in realtà, fanno un uso del linguaggio e della battuta più vicina all’intrattenimento che al teatro;  sarebbe utile distinguere, con grande rispetto per entrambi, l’intrattenitore dall’attore, riconoscendo a quest’ultimo la capacità di “costruire” personaggi che rivelano una consistenza ed una “bellezza” artistica che va oltre il continuo susseguirsi di gag, spesso monotone e alla lunga, noiose. Mettere in scena “la Cuoca e la Segretaria” significa voler riscoprire il sapore antico del teatro. E se “mangiare bene” mantiene il corpo più sano,  “venire a vedere bene” offre la possibilità di mantenere la nostra mente viva.  Grazie al teatro L’Istrione  che ci dà questa possibilità. 

 

Federico Magnano San Lio

 

 

 

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