Inaugurata la stagione lirica del “Bellini” alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella
Inaugurata la stagione lirica del Teatro Massimo “Bellini” di Catania alla presenza del Capo dello Stato
In scena “La Rondine” di Giacomo Puccini, nell’allestimento firmato da Gianluigi Gelmetti nella doppia veste di direttore d’orchestra e regista.
Lella Battiato Majorana
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Catania, si è recato nel popolare quartiere di Librino per visitare gli orti urbani realizzati dai residenti del quartiere etneo, accolto dall’orchestra e coro giovanile dell’associazione “Musica insieme a Librino” diretti da Alessandra Toscano, che hanno intonato la canzone “La città dei bambini”. Successivamente Mattarella si è spostato alla rotatoria di viale Moncada che sarà intitolata a Carlo Azeglio Ciampi, ed ha visitato la Biblioteca “Civica e Ursino Recupero” annessa al complesso monumentale del Monastero dei Benedettini, dove è custodita, tra tante opere importanti, la preziosa e rara Bibbia miniata del Cavallini, ritenuta tra le cinque più belle l mondo
La presenza del Capo dello Stato alla serata inaugurale della stagione lirica del Teatro Massimo “Bellini”, sottolinea l’importanza dell’evento e il retaggio ultracentenario del tempio catanese della musica. Ad accoglierlo il Presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco di Catania Enzo Bianco e il prefetto Silvana Riccio. In suo onore è stato eseguito l’inno nazionale, al quale ha partecipato la numerosa platea con lunghi applausi per il Presidente.
Ad aprire la stagione, “La rondine” di Giacomo Puccini, opera della piena maturità del genio lucchese, celebrandone il centenario della prima rappresentazione avvenuta il 27 marzo del 1917 all’Opéra di Montecarlo. E non è un volo effimero, ma un’autentica Renaissance quella che ha riportato in auge un’opera per molti aspetti innovativa, suscitando consensi sempre più convinti nel panorama operistico internazionale.
La produzione catanese, col maestro Gianluigi Gelmetti nella doppia veste di direttore e regista, si è avvalsa della presenza di una star mondiale qual è il soprano Patrizia Ciofi e di un tenore di chiara fama come Giuseppe Filianoti, che hanno impreziosito un titolo che mancava dal palcoscenico etneo dal 1991(anche allora inaugurava il cartellone con un allestimento doc, proveniente proprio dall’Opéra monegasca, con scene e costumi firmate dallo stilista tedesco Karl Lagerfeld).
Questo nuovo allestimento pone l’accento sulla libera determinazione della donna nel perseguire la propria realizzazione, una lettura lungamente meditata da Gelmetti, tra i primi e più ferventi difensori di questa raffinata commedia lirica in tre atti – su libretto di Giuseppe Adami – che il maestro romano ha inciso con l’Orchestra della Rai di Milano nel 1981.
Seguendo una blasonata tradizione, già di Karajan, Gelmetti ha firmato altresì la regia de «l’opera più inquieta, ambigua, attuale e drammaturgicamente più avanzata di Puccini». L’allestimento si è valso del magistero scenografico di Pasquale Grossi, che la riporta com’era e dov’era, a Parigi negli anni in cui Puccini la compose, in un fitto gioco di rimandi all’arte figurativa e alle decorazioni d’epoca, mentre la Grande Guerra spegne gli ultimi splendori dell’Art Nouveau.
Nei ruoli principali si segnalano ancora il soprano Angela Nisi (Lisette), il tenore Andrea Giovannini (Prunier) e il baritono Marco Maracchioni (Rambaldo). Nelle parti di fianco Ivanna Speranza (Yvette), Katarzyna Medlarska (Bianca), Pilar Tejero (Suzy /un cantore), Jesus Piñeiro (Gobin), Giuseppe Toia (Périchaud), Salvo Di Salvo (Crébillon / Un maggiordomo).
Di gran pregio l’intera costruzione ideata da Gelmetti. Nel ruolo di Magda, «personaggio enigmatico, sensibile, egoista e altruista, affascinante, sognatrice, pragmatica e realista, dolce, materna», debutta Patrizia Ciofi, raffinata belcantista per la prima volta al “Bellini”. Pure per il tenore Giuseppe Filianoti è stata la prima volta nella sala del Sada.
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