Tanguedia al teatro “Sangiorgi” di Catania

Musiche struggenti a ritmo di tango per una serata applauditissima al teatro “Sangiorgi” di Catania

Carlo Majorana Gravina

 

Calorosi applausi, al teatro ”Sangiorgi” di Catania, per Tanguedia, concerto-spettacolo in co-produzione tra Teatro Massimo “Bellini” e l’associazione Agimus-Nonsoloclassica, direttore artistico Giovanni Cultrera.

Tango, milonga, vals ben orchestrati e la scomposizione contemporanea degli spartiti di Astor Piazzolla: un viaggio nel tango suonato e ballato, senza sovrastrutture, fronzoli, costruzioni, e soliti cliché.

Sul palco coppie brillanti di caratura internazionale, per tre quarti siciliani – Claudio Forte e Barbara Carpino, Fausto Carpino e Stephanie Fesneau (francese) – a fare da contrappunto alle esecuzioni ineccepibili della Chroma Ensemble.

Lo show approdato al “Sangiorgi”, scaturisce dall’incontro tra i maestri siracusani e Cultrera. “È stato lui che lo scorso anno ci ha proposto di mettere su uno spettacolo incentrato sul tango – rivela Forte -. È la prima volta che lo proponiamo a Catania e certamente esibirci su un palco importante come questo è una grande emozione”.

A fine serata, il direttore artistico dirà “Un grazie al pubblico di questo teatro, riempito di passione dagli splendidi artisti che si sono esibiti, i magnifici ballerini e musicisti della Chroma Ensemble Marco Cascone (pianoforte), José Massaro (violino e al mandolino) Marina Zago (violino), Michela Bonavita (viola), Jascha Parisi (violoncello), Gianluca Abate (fisarmonica), Giuseppe Blanco (contrabbasso)”.

“Lo spettacolo non ha una costruzione scenica teatrale, ma è incentrato su musica e ballo”, commentano insieme i danzatori, che hanno ballato cambiando partner e improvvisando come impone la cultura del tango e concedendosi solo qualche sprazzo di coreografia, in chiusura dei pezzi; lasciandone alcuni alle sole note dell’orchestra.

Una ventina i brani in scaletta, scelti con la Chroma Ensemble – aggiunge Forte – di Gardel, Piazzolla e Galliano. Abbiamo proposto un tango più saloon concedendoci figure nuove sui pezzi contemporanei”.

Il pubblico si è mostrato entusiasta apprezzando la magia musicale di questo ritmo nostalgico di atmosfera. Ventarron, ha aperto il concerto, arriva applauditissimo La milonga El Potro, seguita da uno struggente Adios nonino, e ancora due Tangovals, Vibraciones del Alma e Illusion de mi vida, ballato a turno dalle due coppie di ballerini, per conquistare la platea con Zum di Osvaldo Pugliese, fino ai capolavori di Piazzolla come Oblivion e Libertango. In chiusura hanno regalato Por una Cabeza firmato dall’intramontabile Carlos Gardel.

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