I melomani di Ragusa Ibla ipnotizzati dalle cantate classiche del Novecento eseguite da Marianna Cappellani e Giuseppe Distefano e dall’esibizione pianistica di Manuel Cicero Carlo Majorana Gravina
I melomani di Ragusa Ibla ipnotizzati dalle cantate classiche del Novecento eseguite da Marianna Cappellani e Giuseppe Distefano e dall’esibizione pianistica di Manuel Cicero
Carlo Majorana Gravina
Nella magica atmosfera del Teatro di Palazzo Donnafugata, a Ragusa Ibla, c’è stato il gradito ritorno del soprano Marianna Cappellani in una serata di piano e canto insieme al tenore Giuseppe Distefano, accompagnati al pianoforte dal Maestro Ivan Manzella, altro ritorno molto apprezzato; titolo “La canzone siciliana e napoletana, e omaggio alla Cavalleria Rusticana”.
L’apertura del 393° concerto dalla fondazione (XIV stagione concertistica “Ibla Classica International” direttore artistico Giovanni Cultrera), è stata affidata all’esibizione del giovanissimo e talentuoso Manuel Cicero con musiche ardimentose di Liszt e Rachmaninov.
Successivamente, il ricco programma ha trasportato il folto pubblico in una carrellata sul Primo Novecento musicale italiano, partendo dal capolavoro di Pietro Mascagni “Cavalleria Rusticana” (Preludio, Siciliana, Intermezzo, “Voi lo sapete”, il duetto “Ah! Lo vedi?”), via via verso le melodie immortali: “O sole mio” e “I te vurria vasà” (Di Capua), “La vucchella” (Tosti), “Mattinata” (Leoncavallo), “Reginella” (Lama), “Non ti scordar di me” (De Curtis), “Tu che mi hai preso …” (Lehar), “Musica Proibita” (Gastaldòn), “E vui durmiti ancora “ (Calì) e altre ancora, tracciando il percorso che ha legato verismo musicale, operetta e canzone popolare.
Ricordiamo le gesta canore della Cappellani apprezzate all’opera di Roma interpretando il ruolo dell’Ostessa in Sly di Wolf Ferrari all’Opera di Roma al fianco di Placido Domingo; il debutto nel 2000 al Teatro Massimo “Bellini” di Catania nel Macbeth di Verdi; la collaborazione con il Teatro Comunale di Cagliari, il “Regio” di Torino, il “Verdi” di Busseto e lo “Sferisterio” di Macerata, dove ha interpretato Lola in “Cavalleria Rusticana” e ancora, nel 2004, l’importante produzione del Teatro San Carlo di Napoli “Faust” di Gounod, nel ruolo di Martha, al fianco di Marcelo Alvarez e Ruggero Raimondi; è stata una convincente Mimì nella “Bohème” di Puccini al Teatro “Alfieri” di Asti e Turandot al Festival “U. Giordano” di Baveno. Nella stagione 2007/2008 del Teatro Petruzzeli di Bari si è fatta apprezzare nel ruolo di Meg nel Falstaff, ancora al fianco di Ruggero Raimondi, per la regia di Roberto De Simone. Con Stinchelli, al Teatro Antico di Taormina, ha interpretato Santuzza in “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, e Aida in “Aida” di G. Verdi.
Giuseppe Distefano ha effettuato numerose tournèe all’estero, presente al Lincoln center di New York, in Giappone presso Tokyo, Osaka e Nagoya, ed ancora in Cina; in ambito italiano al Comunale di Bologna, al Regio di Parma, al Teatro antico di Taormina, ecc.
Grande apprezzamento e standing ovation del pubblico per i due interpreti canori e per il maestro pianista che rappresentano e confermano un “scuola catanese e siciliana” che da qualche anno riscuote plauso e consensi di livello globale. Ivan Manzella, in particolare, prosegue il “solco” a suo tempo tracciato dalla straordinaria Emilia Miozzi, attraverso i celebrati e bravi Agatella Catania, Giuseppe Cultrera, Luigi Averna e altri che ne hanno proseguito il magistero nell’Istituto “Bellini” di Catania e il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli: solco nel quale rinveniamo anche il direttore artistico di “Ibla classica International” Giovanni Cultrera.
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