Apprezzamento e successo per l’evento della realizzazione dei dolci della nostra tradizione pasquale, organizzato dalla Rete Regionale Istituti Alberghieri siciliani, ospitati al “Falcone” di Giarre

Apprezzamento e successo per l’evento della realizzazione dei dolci della nostra tradizione pasquale, organizzato dalla Rete Regionale Istituti Alberghieri siciliani, ospitati al “Falcone” di Giarre

Lella Battiato Majorana

 

L’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, capofila della Rete degli Istituti Alberghieri Siciliani, ha promosso l’importante manifestazione “Le Tradizioni Siciliane della S. Pasqua”, in sinergia con la Rete e l’IPSSEOA Giovanni Falcone di Giarre, che ha ospitato con successo la kermesse.

Hanno partecipato gli Istituti Alberghieri:  “Rocco Chinnici” di Nicolosi, “Paolo Calleri” di Pachino, “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice, “Fortunato Fedele” di Centuripe e  “Federico II di Svevia” di Siracusa, esponendo i dolci realizzati e degustati in un interessante lunch-buffet, curato dai docenti e studenti di cucina e sala del “Falcone”, riscuotendo apprezzamenti.

L’esposizione è stata impreziosita dai lavori realizzati da uno degli illustri ospiti della manifestazione, il Maestro del Lavoro Lillo De Fraia, che ormai da alcuni anni dedica molto del suo tempo a “rivelare” ai giovani i segreti della grande pasticceria siciliana. Eccellenza nissena di fama internazionale, il pluripremiato Maestro, che ha anche avuto il privilegio di aver preparato dolci per l’amatissimo Papa Giovanni Paolo II, ha preparato per l’occasione due dolci della tradizione conventuale pasquale siciliana, risalenti al 1908: “la Crocetta di Caltanisetta” e “la Spina Santa”, legate alla Corona della Passione di Cristo.

Il Monastero a cui ha fatto riferimento è quello delle Monache Benedettine del Convento della Santa Croce. La ricetta, riscoperta dal maestro pasticciere dopo ricerche ventennali, accompagnate dal racconto orale di un’abitante del quartiere, che ricordava la tradizione tramandata da madre in figlia dell’antico dolce nisseno; il Maestro De Fraia condivide la conoscenza dell’antica ricetta con quattro donne del  quartiere di Santa Croce.

L’esposizione e la degustazione dei dolci preparati con impegno e passione dai giovani talenti delle scuole partecipanti, è stata preceduta nella mattinata da un’interessante Tavola Rotonda presieduta dal Dirigente Scolastico dell’IPSSEOA “Giovanni Falcone”, dott.ssa Monica Insanguine, “l’evento rappresenta il momento conclusivo dei lavori svolti, durante quest’anno, dalla rete di scopo degli Istituti Alberghieri di Sicilia; una festa degli studenti che si sono espressi al meglio con le loro splendide creazioni”.

Sono seguiti i saluti del Dirigente Scolastico del “Karol Wojtyla” di Catania, dott.ssa Daniela Di Piazza, che condivide con gioia l’iniziativa sottolineando “momento importante grazie alla presenza degli Istituti Alberghieri, la Rete Regionale è nata per volontà di tutti noi, rappresenta una grande forza a livello territoriale e può esserla ancora di più, collaudando questa esperienza, anche come modalità di formazione per i docenti; tutte attività e proposte realizzate a favore di una migliore offerta formativa per i nostri studenti, allo scopo di avere una generazione futura di indirizzo professionale alberghiero sempre più erudita”.

Una giornata di arricchimento didattico e culturale, offerta dalle testimonianze rivolte alle giovani generazioni sulle quali si investe, nell’ottica della ricaduta turistica e culturale. Nell’intervanto del prof. Rosario Cantarella, docente Istituto “Falcone” indirizzo pasticceria, la relazione con attenta puntualizzazione su “L’esperienza di docenza nei corsi di produzione dolciaria degli Istituti Alberghieri”.

Il Maestro De Fraia, appassionando la platea, ha approfondito “I rituali della pasticceria”, dando un saggio della sua straordinaria maestria attraverso una dimostrazione pratica della preparazione dei dolci da lui esposti.

Tra gli illustri ospiti, il Maestro Pasticcere Conpait, Giuseppe Leotta, che ha coinvolto gli allievi con le sue argomentazioni su “la pasticceria fra tradizione e innovazione” chiarendo la sinergia tra professionisti, ragazzi e insegnanti e le associazioni di categoria che porta alla crescita continua e al confronto; il Maestro Chef nisseno, Ottavio Miraglia, fautore di una cucina nel segno della tradizione e della salute, ha puntato sulla valorizzazione dei prodotti, anche “poveri” del territorio, come le verdure spontanee.

Durante la Tavola Rotonda, sono stati proiettati video realizzati dagli studenti delle scuole partecipanti, nei quali sono state illustrate le fasi di realizzazione dei dolci preparati.

Un apprezzamento va alla coordinatrice prof. Teresa Casa che ha sottolineato l’importanza delle tradizioni che si possono tramandare ai giovani nel settore dell’indirizzo enogastronomico, ai proff. Danilo De Feo, Carmelo Bucceri, e tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione e preparazione dei prodotti.

Dagli interventi emerge il desiderio di continuare a far crescere la “Rete” per la realizzazione e la condivisione di progetti che abbiano al centro la crescita umana e professionale dei giovani e l’esigenza di consolidare e ampliare le sinergie tra scuola e mondo del lavoro.

L’esperienza e il racconto appassionato dei Maestri che hanno realizzato importanti prodotti lavorativi con sacrificio e passione non possono che rappresentare un patrimonio e un insegnamento importante per i giovani studenti, e diventano una guida per gli studenti che hanno partecipato con entusiasmo alla kermesse.

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